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Come diventare carabiniere

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(@carlos-arija-garcia)
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In che cosa consistono le selezioni per entrare nell’Arma. Quali sono le sue funzioni. Come ottenere gradi superiori a quello di appuntato.

Chi ha spirito di servizio e immagina il suo futuro nelle forze dell’ordine forse si è chiesto qualche volta come diventare carabiniere. Si tratta di un lavoro che richiede un’adeguata preparazione: non basta attendere in caserma che qualche cittadino arrivi a presentare una denuncia da passare al pubblico ministero o fare qualche posto di controllo per segnalare gli automobilisti che violano il Codice. Essere un carabiniere significa molto di più: vuol dire entrare a far parte delle Forze armate e delle Forze di polizia al servizio del Paese. Chi appartiene all’Arma, infatti, ha questa doppia veste riconosciuta dalla legge.

Occorre anche precisare che i Carabinieri hanno diverse funzioni: ci sono, infatti, dei reparti specializzati in vari settori, da quello investigativo nel settore antisofisticazione (i Nas) a quelli che si dedicano principalmente alla lotta al traffico di stupefacenti, da chi è inserito nel reparto dei cinofili o dei forestali a chi viene impiegato nelle unità antisabotaggio o come tiratore scelto. Ecco come diventare carabiniere.

Cosa fanno i Carabinieri?

L’Arma del Carabinieri svolge storicamente le funzioni di:

  • difesa;
  • polizia di sicurezza;
  • polizia giudiziaria;
  • protezione civile.

Il tutto raggruppato in due grandi aree, quella delle Forze armate e quella delle Forze di polizia.

In qualità di forza armata, i Carabinieri svolgono diversi compiti come, ad esempio:

  • partecipare alla difesa del Paese e alle missioni di mantenimento e ripristino della pace e della sicurezza internazionali;
  • svolgere le funzioni di polizia militare;
  • garantire la sicurezza di tutte le sedi diplomatiche e consolari italiane all’estero.

Come forza di polizia, invece, l’Arma è impegnata nello svolgimento di tutte le attività a tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica, come il controllo del territorio, i servizi di ordine pubblico e la tutela degli interessi della collettività, cui sono dedicati reparti specializzati.

Tra i suoi compiti militari ci sono anche:

  • l’esercizio delle funzioni di polizia giudiziaria militare;
  • l’esercizio, in via esclusiva, di polizia militare per le forze armate italiane.

Va segnalato, infine, l’impegno nella lotta alla criminalità accanto alla Magistratura e nella protezione civile, prestando soccorso alla popolazione in caso di calamità e, comunque, quando viene richiesto.

Da chi dipendono i Carabinieri?

I Carabinieri devono rendere conto del proprio lavoro a diverse istituzioni:

  • in qualità di forza armata, tramite il Capo di Stato Maggiore della Difesa, al ministro della Difesa per l’assolvimento dei compiti militari (tra i quali rientrano quelli esclusivi di polizia militare e sicurezza a favore di tutte le Forze armate, la partecipazione alle operazioni fuori dal territorio nazionale e la sicurezza delle rappresentanze diplomatiche italiane all’estero);
  • in qualità di forza di polizia, al ministro dell’Interno per i compiti di ordine e sicurezza pubblica.

I singoli comandi o reparti che si occupano di specifiche materie (ambiente, tutela del territorio, dipendono funzionalmente dai titolari dei ministeri di riferimento.

Chi, invece, opera alle dipendenze funzionali di titolari di Organi o Autorità nazionali dipende dall’istituzione di riferimento (Presidenza della Repubblica, Senato, Camera dei deputati, Corte costituzionale, Corte dei conti, Consiglio di Stato).

Infine, e per l’espletamento delle attività di polizia giudiziaria, i Carabinieri dipendono funzionalmente dall’Autorità Giudiziaria, secondo le norme di procedura penale.

Qual è la gerarchia all’interno dei Carabinieri?

L’organigramma dei Carabinieri presenta, in linea di massima, quattro ruoli principali, ovvero:

  • appuntati e carabinieri;
  • sovrintendenti;
  • ispettori;
  • ufficiali.

Ciascuno è suddiviso, a sua volta, in vari ruoli. Ad esempio, tra appuntati e carabinieri troviamo:

  • carabiniere;
  • carabiniere scelto;
  • appuntato;
  • appuntato scelto.

Tra i sovrintendenti:

  • vice brigadiere;
  • brigadiere;
  • brigadiere capo.

Tra gli ispettori:

  • maresciallo;
  • maresciallo ordinario;
  • maresciallo capo;
  • maresciallo aiutante – sostituto ufficiale di pubblica sicurezza.

Infine, tra gli ufficiali:

  • sottotenente;
  • tenente;
  • capitano;
  • maggiore;
  • tenente colonnello;
  • colonnello;
  • generale di brigata;
  • generale di divisione;
  • generale di corpo d’armata.

Come si diventa carabiniere?

Per accedere all’Arma e diventare carabiniere o appuntato, è necessario superare un concorso pubblico per titoli ed esami. Sono previste:

  • la prova di selezione: è un test culturale e/o di logica e deduzione con 100 domande a risposta multipla su varie materie (lingua italiana, storia, informatica, attualità, ecc.);
  • la prova di efficienza fisica: consente di valutare la preparazione atletica del candidato;
  • la visita medica;
  • gli accertamenti attitudinali: permettono di verificare le capacità psichiche del candidato;
  • la valutazione dei titoli

Superati questi test, si entra nella graduatoria per accedere ai posti messi a disposizione. Chi ottiene il posto, deve fare un corso di formazione per allievi carabinieri della durata di un anno in una delle scuole dell’Arma. Dopo sei mesi dalla data di inizio corso si ottiene la nomina di carabiniere.

Gli allievi, all’atto dell’arruolamento, ottengono una ferma volontaria di quattro anni, al termine della quale sono ammessi in servizio permanente purché dimostrino di mantenere le capacità psicofisiche e di essere meritevoli del loro ruolo.

Come si diventa sovrintendente

Per diventare vice brigadiere bisogna superare un concorso interno riservato:

  • per il 60% dei posti disponibili agli appartenenti ai ruoli iniziali in servizio permanente che ricoprono il massimo grado;
  • per il 40% a chi ha il grado di appuntato, carabiniere scelto e carabiniere con almeno quattro anni di servizio.

Per partecipare al concorso è necessario:

  • non avere riportato nell’ultimo biennio sanzioni disciplinari più gravi della cosiddetta «consegna»;
  • non avere riportato nello stesso periodo di tempo in sede di valutazione caratteristica una qualifica inferiore a «nella media» o equivalente;
  • non essere sottoposto a procedimento disciplinare che possa comportare una sanzione di stato;
  • non essere sospeso dal servizio;
  • non essere in aspettativa per un periodo superiore a 60 giorni;
  • avere prestato servizio come addetto in un comando di stazione o in luogo equipollente.

Come si diventa maresciallo

Il grado di maresciallo si ottiene tramite concorso interno. Il 10% dei posti disponibili è riservato ad appuntati e carabinieri che:

  • non abbiano riportato nell’ultimo biennio sanzioni disciplinari più gravi della «consegna»;
  • siano in possesso di una qualifica superiore a «nella media»;
  • abbiano una laurea triennale a indirizzo giuridico.

Come si diventa sottotenente

Appuntati e carabinieri possono, infine, optare al grado di sottotenente, purché abbiano:

  • una qualifica superiore a «eccellente»;
  • un’età inferiore a 40 anni;
  • una laurea triennale ad indirizzo giuridico.
 
Pubblicato : 25 Giugno 2023 08:15