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Come dimostrare la proprietà di un quadro

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(@mariano-acquaviva)
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Dove si acquistano le opere d’arte? Cosa sono il certificato di proprietà e l’expertise? Come si prova l’acquisto di un dipinto?

Acquistare opere d’arte può essere il capriccio di aristocratici snob oppure la passione di intenditori e collezionisti di manufatti di valore. In realtà, anche una persona non esperta può togliersi lo “sfizio” di acquistare un’opera d’arte, magari dopo aver visitato una mostra in una galleria. Il problema è che questi tipi di acquisti possono celare delle insidie, soprattutto per chi non è particolarmente competente in materia. Con questo articolo risponderemo, tra le altre, anche alla seguente domanda: come dimostrare la proprietà di un quadro?

Come vedremo, l’acquisto di un’opera d’arte non è diverso dall’acquisto di un qualsiasi altro bene. Ciò significa che troveranno applicazione le normali disposizioni previste dal Codice civile a proposito del contratto di compravendita. A queste regole si applicano però alcuni particolari accorgimenti che riguardano essenzialmente la provenienza del bene acquistato.

Infatti, una buona parte del valore di un’opera d’arte è rimessa non tanto alle condizioni e alla “fattura” del bene, quando alla sua provenienza, cioè alla possibilità di essere attribuito a un autore determinato. Ad esempio, una cosa è comprare un dipinto identico a quelli di Van Gogh, altra cosa è acquistare un vero Van Gogh. La provenienza e l’originalità sono fondamentali. Ecco allora come dimostrare la proprietà di un quadro.

Quadri: dove si possono comprare?

Un quadro può essere comprato direttamente dal suo autore oppure da chi ne ha la proprietà. Ad esempio, se a casa di amici noti alla parete un dipinto che ti piace particolarmente, puoi chiedere al proprietario di vendertelo, stipulando così una compravendita a tutti gli effetti.

Ugualmente, se conosci un artista che realizza quadri, puoi acquistarne uno direttamente da lui.

In genere, però, quadri e altre opere d’arte si comprano in luoghi deputati a ciò, cioè in posti in cui il pubblico si reca proprio per prendere visione delle opere che sono esposte. In genere si tratta di:

  • case d’asta, ove è possibile acquistare un quadro in base a chi offre di più;
  • gallerie d’arte, in cui sono esposte le opere di uno o di più artisti.

È poi possibile comprare quadri anche da un antiquario o da un mercante d’arte. Per approfondire ulteriormente l’argomento, si legga l’articolo dal titolo Dove posso vendere quadri di valore?

Certificato di autenticità: cos’è?

Al momento dell’acquisto, chi vende un’opera d’arte deve rilasciare alcuni documenti che, messi insieme, consentono di dimostrare la proprietà di un quadro. Il primo di questi è il cosiddetto certificato di autenticità. Di cosa si tratta?

Secondo la legge [1], “Chiunque esercita l’attività di vendita al pubblico, di esposizione a fini di commercio o di intermediazione finalizzata alla vendita di opere di pittura, di scultura, di grafica ovvero di oggetti d’antichità o di interesse storico od archeologico, o comunque abitualmente vende le opere o gli oggetti medesimi, ha l’obbligo di consegnare all’acquirente la documentazione che ne attesti l’autenticità o almeno la probabile attribuzione e la provenienza delle opere medesime”.

Il certificato di autenticità è il documento che attesta le caratteristiche dell’opera e che riconduce la stessa al suo autore.

Nello specifico, il certificato di autenticità è composto da una relazione scritta con indicazioni tecniche, critiche e biografiche (nel caso di opere firmate) e da foto indicative con i dettagli più rilevanti.

Insomma: il certificato di autenticità è il vero e proprio passaporto dell’opera d’arte, all’interno del quale è riconosciuta la paternità della creazione.

Se l’artista è vivente, il certificato di autenticità viene rilasciato dal gallerista oppure dall’artista stesso.

Se l’artista è morto, allora il certificato di autenticità può essere rilasciato dagli eredi, da chi tutela i diritti dell’autore scomparso oppure, in mancanza, da archivi, fondazioni, comitati di esperti o associazioni che, dopo approfondita valutazione dell’opera, ne possano attestare l’autenticità, cioè l’attribuzione della paternità all’autore.

Perizia o expertise: cos’è?

Oltre al certificato di autentica, quando l’opera d’arte è particolarmente datata il venditore rilascia anche il cosiddetto “expertise”: si tratta di una dettagliata relazione dell’opera con parere motivato di un esperto circa la sua originalità e provenienza.

L’expertise è quindi una perizia che contiene la descrizione completa della storia dell’opera, in base anche a eventuali analisi di laboratorio (se ritenute necessarie), con contestuale valutazione dell’originalità e dell’inquadramento storico-artistico dell’opera stessa.

Proprietà di un quadro: come si dimostra?

Chi vuole dimostrare la proprietà di un quadro non dovrà far altro che esibire i documenti in suo possesso che provano l’acquisto: il certificato di autenticità (o l’expertise) e la ricevuta di pagamento.

In realtà, come per qualsiasi compravendita, l’unico documento davvero indispensabile per dimostrare la proprietà di un quadro è solamente la prova del suo pagamento, costituita dalla ricevuta o dalla fattura.

Nello specifico, è bene che la ricevuta o la fattura riportino in maniera dettagliata le caratteristiche dell’acquisto, in modo tale da essere effettivamente riconducibili alla compravendita del quadro. Ad esempio, la fattura dovrebbe riprendere i termini del certificato di autenticità o dell’expertise.

Proprietà quadro: come provarla senza documentazione?

Come visto, per dimostrare la proprietà di un quadro è sufficiente la ricevuta o fattura d’acquisto, meglio se accompagnata dalla documentazione ulteriore che il venditore rilascia (certificato di autenticità o expertise).

Come dimostrare la proprietà di un quadro in assenza di questi documenti, ad esempio perché non sono stati rilasciati o sono andati perduti?

Se i certificati sono stati consegnati e poi smarriti, allora ci si potrà recare nuovamente dal venditore professionale per chiederne il rilascio di una copia. Ad esempio, è possibile contattare il gallerista o la casa d’aste perché, dai loro registri, estraggano copia dei documenti inizialmente consegnati all’acquirente.

Se ciò non è possibile, ad esempio perché l’acquisto è stato fatto da un privato senza alcuna fattura, allora le cose si complicano.

In ipotesi del genere, la proprietà di un quadro potrà essere dimostrata solamente con il proprio possesso, fermo restando però la possibilità che altra persona munita del titolo di acquisto ne rivendichi la proprietà.

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Pubblicato : 10 Dicembre 2022 19:00