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Come bloccare un hacker

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(@paolo-remer)
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I migliori metodi per impedire le intrusioni su smartphone o pc; cosa fare per individuarle e rimuoverle se si sono già verificate.

Furti di identità e di dati personali o aziendali, intrusioni in computer e smartphone, appropriazione di informazioni riservate, pagamenti abusivi, svuotamento di conti correnti: gli effetti dannosi della pirateria informatica e telematica sono sotto gli occhi di tutti.

Questi pericolosi fenomeni si verificano quando un soggetto non autorizzato e non identificato prende il controllo dei nostri dispositivi per usarli e manipolarli a suo piacimento. E allora ci si chiede: come bloccare un hacker? Nonostante l’astuzia di questi criminali, i metodi per farlo esistono e te li spiegheremo in questo articolo.

Ci sono sistemi preventivi, come le serrature per chiudere le porte, che impediscono gli accessi non autorizzati, o quantomeno cercano di renderli più difficili. Esistono, poi, dei modi efficaci per capire se qualcuno si è già introdotto nei nostri dispositivi, ed eliminarlo prima che possa provocare danni.

Individuare l’autore di queste condotte illecite è piuttosto difficile, e richiede complesse indagini; invece impedire le intrusioni su smartphone e pc connessi ad Internet è relativamente semplice se usi gli accorgimenti che ti indicheremo.

Quali segni indicano la presenza di un hacker?

Gli accessi abusivi sono subdoli e silenziosi, ma ci sono molti segnali di allarme da cui puoi capire che sei stato «hackerato» in uno o più dei tuoi dispositivi fissi e mobili. Ecco i più comuni:

  • rallentamento anomalo del dispositivo o blocchi improvvisi e non giustificati dal carico di lavoro del sistema;
  • barre di strumenti sconosciuti che appaiono sul browser;
  • reindirizzamento delle tue ricerche internet verso siti sconosciuti e indesiderati;
  • comparsa di popup (finestre) diverse dalle normali pubblicità, e che propongono contenuti vietati dalla legge, come la pedopornografia e i giochi non autorizzati;
  • messaggi che ti comunicano che il tuo dispositivo è stato bloccato e ti viene chiesto un riscatto (è il grave fenomeno chiamato ransomware, una vera e propria estorsione);
  • richieste di amicizia sui social non inviate da te, o post e messaggi che non hai creato tu ma vengono inviati a tuo nome agli indirizzi presenti nella tua lista di contatti;
    password modificate a tua insaputa (te ne accorgi perché quella originale non funziona più; in molti casi ti arriva dal gestore un messaggio di avviso, che ti segnala la possibile compromissione del tuo account).

Come rimuovere le app pericolose

Se hai notato uno dei fenomeni che ti abbiamo descritto nel paragrafo precedente, o comunque noti comportamenti anomali sul tuo pc, tablet o smartphone, come un eccessivo consumo di memoria e risorse, è probabile che il dispositivo sia stato infettato.

Per verificare la fondatezza di questi sospetti e in ogni caso per proteggere i tuoi dati, segui questi semplici passaggi:

  • controlla, dal menu impostazioni, la lista dei programmi presenti sul pc e delle app installate sullo smartphone;
  • ordinale per data, a partire dalle più recenti (le più antiche sono quelle preinstallate con il software in dotazione, e non dovrebbero dare problemi);
  • se ne trovi qualcuna sconosciuta, e che non hai installato tu, verifica sullo store ufficiale (ad esempio, Windows o Google Play) se è presente ed è considerata sicura. In caso negativo, rimuovila con l’utility di disinstallazione;
  • poi riavvia il dispositivo e controlla se non si sia installata automaticamente di nuovo.

Quando serve  un antimalware

Se dopo aver seguito gli step precedenti l’app dannosa è ancora presente, utilizza un prodotto antivirus dotato di funzionalità antimalware, che servono proprio ad evitare le indebite intrusioni e gli attacchi informatici: ce ne sono parecchi gratuiti e molto validi (ad esempio, Avast, Norton, Kaspersky, McAfee), in grado di scansionare il dispositivo e rilevare in pochi secondi la presenza di software malevolo e in grado di infettare il sistema.

In caso positivo, il programma ti indicherà come rimuovere tutti gli elementi dannosi, e su tua richiesta potrà dotarti di una protezione (firewall) in grado di prevenire eventi simili in futuro.

Ricordati di aggiornare periodicamente l’elenco dei virus e malware, in modo che la scansione tenga conto delle ultime versioni di questi programmi malevoli.

Quando è necessario ripristinare il dispositivo

Se neanche il metodo di rimozione degli elementi dannosi con l’antimalware funziona, dovresti ripristinare il dispositivo alle impostazioni di fabbrica (e se è un pc, formattare il disco), in modo da rimuovere tutto il software installato successivamente.

Questa azione, però, comporterebbe l’eliminazione di tutti i dati dell’utente; per non perderli, prima di procedere dovresti fare un backup completo, su un supporto esterno o un cloud. È buona norma, comunque, salvare sempre i propri dati altrove, anziché conservarli esclusivamente sul dispositivo che si sta utilizzando. Questo serve a prevenire non solo le sottrazioni di dati da parte degli hacker, ma anche le distruzioni e le cancellazioni involontarie.

Come rimuovere gli spyware

Alcune app spia – in gergo chiamate spyware, e sono le più pericolose – vengono camuffate e non compaiono nella lista “ufficiale” o non figurano con il loro vero nome. Quindi con esse i metodi che abbiamo descritto nei paragrafi precedente non funzionano, salvo quello estremo del ripristino e formattazione.

Per individuare e rimuovere gli spyware che si infiltrano nei dispositivi e rubano i tuoi dati, anche accedendo in maniera occulta al microfono, alla webcam e allo schermo, occorre un’analisi più profonda dei processi in esecuzione sul dispositivo, ma se non sai come fare è bene rivolgersi a un tecnico informatico. Comunque gli antivirus migliori sono in grado di rilevare la presenza di questi spyware e di aiutare l’utente a rimuoverli anche senza l’assistenza di un esperto.

Come proteggere pc e smartphone dagli hacker

Passiamo ora alla prevenzione. Per impedire agli hacker l’accesso ai tuoi dispositivi fissi e mobili, devi usare questi accorgimenti:

  • installare le app e i software solo da fonti conosciute e verificate, che sottopongono i prodotti a test preventivi di sicurezza;
  • evitare di installare app e programmi non ufficiali e provenienti da store poco affidabili (in genere il sistema operativo propone un avviso di sicurezza per chiedere all’utente se è sicuro di voler procedere ed è consapevole dei rischi che corre);
  • aggiornare periodicamente il sistema operativo e le versioni in uso dei programmi e delle app, per evitare che gli hacker possano approfittare facilmente delle “falle” già conosciute;
  • evitare di collegarti da reti Wi-fi pubbliche e senza protezione dei dati;
  • non tenere inutilmente le porte di connessione aperte (ad esempio, disattiva il bluetooth, se non lo usi: risparmierai anche la batteria);
  • usare una buona password di accesso al dispositivo e la rete: deve essere una strong password, la password forte, difficile da individuare, evitando quelle più comuni, come nomi di battesimo e serie numeriche in progressione, come 12345.

Come difendersi dal phishing

Tutti i rimedi che ti abbiamo descritto, per quanto validi, sono inutili se sei vittima di phishing, cioè se cadi nella trappola di fornire tu stesso le credenziali di accesso rispondendo ad una e-mail o un messaggio “civetta” e cliccando sul link che ti viene proposto (spesso molto somigliante a quello della tua banca, del tuo fornitore di servizi energetici o di un ente pubblico, come l’Inps o l’Agenzia delle Entrate).

Il phishing è un inganno truffaldino che richiede la cooperazione dell’utente e fa in modo che ci caschi, in modo da consentire egli stesso, sia pure inconsapevolmente, l’accesso ai dispositivi. Leggi le cose da sapere per proteggersi dal phishing.

Come denunciare i casi di hackeraggio

Se sei vittima di hackeraggio, puoi denunciare il fenomeno alla Polizia Postale, l’organo specializzato della Polizia di Stato per i crimini informatici. Potrebbero ravvisarsi diversi reati compiuti in tuo danno, come la truffa o l’accesso abusivo ai sistemi informatici e telematici e, nei casi più gravi, le intercettazioni illegali, come quando l’hacker apre e accende a suo piacimento il microfono e la webcam del dispositivo della vittima per sorvegliarla e carpire movimenti e conversazioni. Leggi come fare denuncia per hackeraggio.

Come risolvere profilo social hackerato

Un fenomeno di minore gravità – ma pur sempre preoccupante – è il profilo social hackerato: chi si è impadronito delle tue credenziali potrebbe usare l’account per compiere attività illecite.

In tali casi, devi reagire prontamente, sporgendo denuncia, alla Polizia Postale o ad altre forze dell’ordine, per il reato di furto di identità (e per gli altri ravvisabili, come le truffe e le diffamazioni compiute a tuo nome e dunque in tuo danno), e nel frattempo contattare il servizio clienti del social network interessato chiedendo il blocco del profilo hackerato e il ripristino delle credenziali in favore del vero proprietario.

 
Pubblicato : 15 Luglio 2023 08:15