Come avviene la pubblicazione di un testamento olografo?
Guida alla pubblicazione del testamento olografo: processi, partecipanti e documentazione necessaria.
La pubblicazione del testamento rappresenta un passaggio cruciale nella gestione delle ultime volontà del defunto. Questo processo, regolato dal Codice Civile, assicura che le disposizioni testamentarie siano portate a conoscenza degli eredi e legalmente riconosciute. In questo articolo, esploreremo come avviene la pubblicazione di un testamento olografo, chi deve essere presente e quali documenti sono indispensabili.
Cos’è e a cosa serve la pubblicazione del testamento?
La pubblicazione del testamento è un atto formale, compiuto da un notaio, rivolto a rendere pubblico il contenuto di un testamento olografo o segreto, dopo la morte del testatore.
Ma perché si pubblica il testamento? Tale fase ha diverse funzioni:
- garantire la certezza del contenuto del testamento dinanzi a un notaio che, essendo pubblico ufficiale, consente la verifica e l’accertamento del suo contenuto evitando contestazioni o manipolazioni;
- evitare contestazioni: la pubblicazione del testamento può contribuire a prevenire contestazioni tra gli eredi sulla validità del testamento o sul suo contenuto;
- tutelare i diritti degli eredi: la pubblicazione del testamento consente agli eredi di conoscere le disposizioni testamentarie del defunto e di far valere i propri diritti, evitando che il documento sia nascosto da chi lo detiene. E difatti il codice stabilisce che chiunque sia in possesso di un testamento olografo è obbligato a consegnarlo a un notaio di sua fiducia per la relativa pubblicazione.
Solo un accordo unanime di tutti gli eredi potrebbe evitare la pubblicazione del testamento, con divisione bonaria dei beni tra gli stessi. Ma di tanto parleremo meglio più avanti.
Chi deve essere presente durante la pubblicazione?
Contrariamente a quanto si possa pensare, non è necessaria la presenza di tutti gli eredi durante la pubblicazione del testamento. Basta la presenza del solo richiedente (colui cioè che è in possesso del documento), il quale potrebbe anche essere una terza parte non erede.
Tuttavia, nel caso di accettazione espressa dell’eredità, la presenza degli eredi diventa obbligatoria.
Come avviene la pubblicazione del testamento?
La pubblicazione del testamento olografo avviene su richiesta di un interessato (un erede, un legatario, un creditore del defunto) al notaio.
La pubblicazione si verifica nel momento in cui il notaio redige un verbale in forma di atto pubblico, riportando fedelmente le volontà espresse dal testatore. È fondamentale che il documento originale del testamento e un estratto dell’atto di morte siano presentati al notaio per procedere con la pubblicazione.
In particolare, il notaio provvede a:
- aprire il testamento olografo in presenza di due testimoni;
- redigere un verbale di pubblicazione che contiene la descrizione del testamento, la data e il luogo di apertura, i nomi dei testimoni e il contenuto del testamento;
- trasmettere il verbale di pubblicazione all’ufficio di stato civile del Comune in cui è avvenuta la morte del testatore.
È possibile utilizzare la fotocopia del testamento per la pubblicazione?
La legge è chiara: solo l’originale del testamento ha valore legale per la pubblicazione. Le fotocopie non sono accettate in quanto non garantiscono l’autenticità delle volontà del defunto.
Quali documenti sono necessari per la pubblicazione?
Per procedere alla pubblicazione del testamento olografo, sono indispensabili il testamento originale e l’estratto per riassunto dell’atto di morte. Quest’ultimo documento si distingue dal certificato di morte e deve essere richiesto al Comune del luogo di decesso.
È obbligatorio pubblicare il testamento olografo?
Il Codice Civile stabilisce che chiunque sia in possesso di un testamento olografo debba presentarlo a un notaio per la pubblicazione. Tuttavia, esiste la possibilità che tutti i coeredi concordino per non procedere alla pubblicazione, purché tale accordo sia formalizzato per iscritto, altrimenti è nullo. La validità di questo “patto di non pubblicazione” deve essere valutata caso per caso.
Entro quanto tempo deve avvenire la pubblicazione del testamento?
La legge non fissa un termine di scadenza per la pubblicazione del testamento ma questo si può evincere indirettamente dalle norme del codice civile. La legge infatti assegna agli eredi un termine di 10 anni dal decesso per l’accettazione dell’eredità. Dunque è bene che la pubblicazione avvenga non oltre tale termine: diversamente essa non avrebbe più alcun senso, non potendo più i potenziali eredi accettare la successione.
Che differenza c’è tra pubblicazione del testamento e dichiarazione di successione?
A volte si fa confusione tra la pubblicazione del testamento e la dichiarazione di successione. Quest’ultima è una formalità con uno scopo completamente diverso che viene eseguita con dichiarazione telematica trasmessa all’Agenzia delle Entrate. La dichiarazione di successione è sempre obbligatoria e serve solo per mettere il fisco al corrente dell’apertura della successione onde calcolare e liquidare le imposte di successione. Tale adempimento inoltre deve essere effettuato entro 1 anno dal decesso, a pena di sanzioni tributarie.
Quando non bisogna fare la dichiarazione di successione?
In alcune circostanze specifiche, la trasmissione della dichiarazione di successione non è obbligatoria. Ma a tal fine devono ricorrere tutte le seguenti condizioni:
- l’eredità deve essere devoluta solo al coniuge e/o ai parenti in linea retta (figli, genitori, nonni) del defunto;
- il valore dell’attivo ereditario non deve superare 100.000 euro;
- l’eredità non deve comprendere beni immobili o diritti reali immobiliari (come usufrutto, ipoteca, servitù),
Mario lascia in eredità ai suoi figli un’auto del valore di 15.000 euro e un conto corrente con 85.000 euro. In questo caso, i figli non devono presentare la dichiarazione di successione.
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