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Come andare in pensione prima con la RITA

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(@valentina-azzini)
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RITA, la pensione anticipata, a determinate condizioni, per coloro che aderiscono a fondi di previdenza complementare 

Sei prossimo alla pensione e non te la senti più di lavorare, magari per problemi fisici, oppure ho perso l’occupazione proprio a ridosso della maturazione dell’età pensionabile. Forse non sai che esiste la rendita integrativa temporanea, uno strumento che consente, a determinate condizioni, di accedere anticipatamente al trattamento pensionistico. Cerchiamo allora in questa breve guida di capire come funziona e come richiederla, in altre parole, come andare in pensione prima con la RITA.

Cos’è la RITA

La RITA, o rendita integrativa temporanea anticipata, è uno strumento che permette di anticipare la liquidazione della pensione integrativa versata ai fondi di pensione complementare, o alle compagnie assicuratrici sulla base di piani pensionistici di tipo assicurativo o PIP.

In altre parole, con la RITA gli interessati possono richiedere, al fondo di previdenza complementare cui sono iscritti, un anticipo del capitale maturato rispetto al momento in cui avrebbero diritto di riceverlo sulla base del raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione.

I requisiti per accedere alla RITA sono i seguenti:

  • cessazione dell’attività lavorativa al momento della presentazione della domanda, potendo invece successivamente il beneficiario intraprendere nuovi lavori
  • raggiungimento dei requisiti per l’accesso alla pensione di vecchiaia nel 5 anni successivi la presentazione della domanda. Considerando che, ad oggi, l’età pensionabile è pari a 67 anni, sarà necessario aver compiuto almeno 62 anni al momento della presentazione della domanda.
  • conseguimento di almeno 20 anni di contribuzione nei regimi obbligatoria

In alternativa il possesso dei predetti requisiti, l’accesso alla RITA è riconosciuto anche ai lavoratori disoccupati di lungo periodo qualora:

  • l’inoccupazione duri da un periodo superiore a 24 mesi al momento della domanda
  • si consegua la maturazione dell’età anagrafica per la pensione di vecchiaia entro i 10 anni successivi la presentazione della domanda

I vantaggi della RITA

L’accesso alla RITA è vantaggioso per coloro che abbiano perso l’occupazione e necessitino di un reddito nel periodo necessario per conseguire i requisiti per ottenere la pensione di vecchiaia nei 5 o 10 anni successivi.

La RITA comporta altresì notevoli vantaggi per il beneficiario.

Innanzitutto, sono previsti per coloro che accedono alla RITA alcuni benefici fiscali: tale rendita è tassata al 15% con una riduzione dello 0,30% per ogni anno eccedente il 15º di partecipazione a forme pensionistiche complementari.

Inoltre, la RITA è compatibile con altri redditi derivanti da attività lavorativa, o pensione anticipata. APE sociale, Isopensione e NASpI.

Infine,  in caso di decesso del beneficiario durante la percezione della Rita, questa potrà essere riscattata, come nelle ordinarie ipotesi di premorienza del beneficiario, dagli eredi.

Qualora accada che il beneficiario della RITA non necessitI più di un “reddito ponte” fino al raggiungimento dei requisiti pensionistici, costui potrà revocare la scelta e interrompere la percezione di tale rendita

Il beneficiario potrà inoltre trasferire il capitale accumulato ad altra a forma pensionistica integrativa, così interrompendo l’erogazione della RITA, chiedere anticipazioni o riscatto totale o parziale della posizione maturata, continuare a contribuire al fondo pensione e usufruire degli ordinari vantaggi previsti in materia pensionistica, quali – ad esempio – la pignorabilità nel limite del quinto delle somme che eccedono il c.d. “ minimo

Come richiedere la RITA

Per richiedere la Rita è necessario fare una domanda tramite apposito modulo, messo a disposizione dal fondo pensionistico prescelto e dimostrando il possesso dei requisiti richiesti per l’accesso a tale rendita anticipata.

La RITA viene dunque erogata con una tempistica variabile, in base alle regole del fondo pensionistico prescelto.

Cumulabilità della RITA con altri redditi

Le somme erogate a titolo di rendita anticipata sono assoggettate al regime fiscale agevolato.

L’erogazione della RITA cessa nel momento in cui il beneficiario consegue la pensione di vecchiaia.

Essa, invece, è cumulabile con altre prestazioni, quali la Quota 100 o la Quota 102, la pensione anticipata, l’opzione donna, l’APE sociale, la NASpI, nonché con i redditi da lavoro, qualora il beneficiario trovi successivamente altra occupazione.

 
Pubblicato : 27 Luglio 2023 10:11