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Chi tradisce ha diritto al mantenimento?

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(@angelo-greco)
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Esploriamo il diritto al mantenimento in caso di tradimento, l’addebito, la difesa e le eccezioni, analizzando la legislazione e gli esempi pratici.

Spesso ci si chiede se chi tradisce ha diritto al mantenimento. Anche se la risposta potrà sembrare a prima vista banale, non potendo chiedere gli alimenti chi causa la crisi del matrimonio, esistono comunque delle eccezioni non così rare che consentono, anche a chi si macchia di infedeltà coniugale, di ottenere l’assegno di mantenimento e l’assegno divorzile.

In questo articolo esamineremo le implicazioni del tradimento sul diritto al mantenimento in caso di separazione o divorzio. Discuteremo le regole generali relative all’addebito, alla difesa e alle eccezioni, fornendo esempi pratici per facilitare la comprensione del problema.

In che misura il tradimento influisce sul diritto al mantenimento?

Chi tradisce generalmente perde il diritto al mantenimento se l’ex coniuge si rivolge al tribunale e chiede la separazione con addebito. L’«addebito» è l’imputazione di responsabilità che il giudice attribuisce a chi viola le regole del matrimonio, come appunto la fedeltà. La conseguenza dell’addebito è la perdita del diritto al mantenimento. Pertanto, anche se il coniuge infedele non ha reddito ed è disoccupato, non può ricevere gli alimenti e non ha diritti ereditari sull’ex coniuge.

Inoltre l’addebito implica anche la perdita dello stato di erede legittimario che spetta per legge al coniuge finché non interviene il divorzio.

Come può difendersi chi viene accusato di tradimento?

Se accusato di tradimento, il coniuge può sostenere che l’infedeltà non è stata la causa scatenante della crisi coniugale, ma la conseguenza di una crisi preesistente dovuta ad altre ragioni che avevano già compromesso irrimediabilmente l’unione. In tal caso, il giudice potrebbe decidere di non dichiarare l’addebito.

Quali sono le prove valide del tradimento?

La prova del tradimento può essere ottenuta attraverso un investigatore privato, che potrebbe scattare fotografie o testimoniare su ciò che ha visto. Tuttavia, non è possibile utilizzare il cellulare del coniuge come prova, poiché ciò violerebbe la privacy e renderebbe la prova illegittima. La Cassazione ha stabilito che strappare il cellulare dalle mani del coniuge costituisce reato di rapina.

Esistono situazioni in cui si può tradire senza perdere il mantenimento?

Sì, ci sono alcune eccezioni in cui il tradimento non comporta la perdita del diritto al mantenimento. Ad esempio, se la coppia viveva già separata o se il coniuge infedele aveva abbandonato il domicilio coniugale. Un’altra eccezione si verifica quando il coniuge tradito dimostra che l’unione coniugale, pur proseguendo, non era più la stessa a causa di un tradimento subito. In queste situazioni, il coniuge infedele non perde il diritto al mantenimento in quanto non è a lui attribuibile la crisi coniugale. 

Che succede se si scopre il tradimento dopo la separazione?

Purtroppo non è possibile rimettere in gioco la sentenza di separazione, neanche con un appello, se il coniuge scopre solo in un momento successivo il tradimento dell’ex. In tal caso quindi non è possibile ottenere l’addebito e il coniuge che si è visto riconoscere dal giudice il diritto al mantenimento non vi dovrà più rinunciare.

Il perdono del coniuge tradito influisce sul diritto al mantenimento?

Se il coniuge tradito decide di perdonare l’infedeltà e continua a vivere con il coniuge infedele, il diritto al mantenimento potrebbe non essere influenzato. Il perdono può essere interpretato come un’accettazione del comportamento e un superamento della crisi coniugale causata dall’infedeltà. Tuttavia, se in seguito si verifica una nuova separazione, il precedente tradimento potrebbe essere considerato nel contesto della nuova richiesta di addebito, a discrezione del giudice. Insomma, per negare il mantenimento bisognerebbe dimostrare che l’infedeltà non era mai stata superata psicologicamente nonostante il tentativo di tornare insieme. 

Come funziona il diritto al mantenimento in caso di infedeltà reciproca?

Se entrambi i coniugi sono stati infedeli, la situazione potrebbe essere più complessa. In caso di infedeltà reciproca, il giudice valuterà attentamente le circostanze e il contesto dell’infedeltà di entrambe le parti. Potrebbe decidere di non addebitare nessuno dei due coniugi la separazione, oppure potrebbe addebitare entrambi, a seconda dei dettagli del caso specifico. In queste situazioni, il diritto al mantenimento potrebbe essere influenzato, ma sarà il giudice a decidere in base alle circostanze.

L’accordo tra i coniugi sul mantenimento può essere modificato in seguito all’emersione di un tradimento?

In caso di separazione consensuale, i coniugi possono concordare sul mantenimento senza coinvolgere il giudice. Tuttavia, se in seguito emerge un tradimento, l’accordo potrà essere rivisto in sede di divorzio. In questo caso, il coniuge tradito potrebbe chiedere al tribunale di riesaminare l’accordo e apportare le modifiche appropriate, tenendo conto dell’infedeltà e delle sue conseguenze sulla situazione economica dei coniugi. Viceversa, se è già intervenuto il divorzio non è possibile chiedere l’addebito e quindi negare il mantenimento. 

Qual è il ruolo dell’avvocato in caso di tradimento e diritto al mantenimento?

Un avvocato esperto in diritto di famiglia può fornire assistenza e consulenza in caso di tradimento e diritto al mantenimento. L’avvocato può aiutare il coniuge tradito a raccogliere le prove necessarie per dimostrare l’infedeltà e a presentare la richiesta di addebito al tribunale. Inoltre, può fornire consulenza sulle possibili conseguenze del tradimento sul diritto al mantenimento e aiutare il coniuge a difendersi nel caso in cui venga accusato di infedeltà.

Come si può proteggere il proprio diritto al mantenimento in caso di tradimento?

Per proteggere il proprio diritto al mantenimento in caso di tradimento, è importante raccogliere tutte le prove necessarie per dimostrare l’infedeltà del coniuge e consultare un avvocato esperto in diritto di famiglia. Inoltre, è importante essere onesti e trasparenti riguardo alla propria situazione economica e alla propria condotta durante il matrimonio, poiché il giudice valuterà tutte queste informazioni nel determinare il diritto al mantenimento.

 
Pubblicato : 28 Marzo 2023 17:00