La depressione grave può essere una malattia che esclude la detenzione per il responsabile di un reato.

Chi soffre di depressione va in carcere? Può una patologia psichica di tale natura essere un motivo per evitare la detenzione e scontare la condanna a casa con gli arresti domiciliari? Secondo la Cassazione – pronunciatasi sul caso con la sentenza numero 9432, pubblicata il 5 marzo 2024 – se una persona soffre di una depressione molto grave, per la legge italiana non può essere mandata in carcere, anche se ha commesso reati seri e riprovevoli, come l’omicidio.

Perché chi è depresso non può andare in carcere?

La legge considera che certe malattie, come una depressione grave, possono rendere il carcere un posto non adatto perché potrebbero mettere a rischio la vita della persona o causare danni seri alla sua salute. In questi casi, il giudice deve valutare con attenzione se la persona può ricevere le cure di cui ha bisogno mentre è in carcere oppure no.

Quando il giudice può escludere la detenzione?

La decisione di non mandare qualcuno in carcere per motivi di salute non è presa alla leggera. Il giudice deve trovare un equilibrio tra il bisogno della persona di essere curata in modo adeguato e la necessità di garantire la sicurezza di tutti.

Inoltre, se una malattia psichica come la depressione è così seria da causare anche problemi fisici che non possono essere trattati in carcere, o se rende la pena in carcere troppo dura a causa delle sofferenze che provoca, allora si può decidere di non mandare la persona in carcere.

Questo perché il rispetto per la dignità umana e l’obiettivo di aiutare la persona a migliorarsi sono considerati più importanti. La Costituzione stessa dice che la pena ha una funzione rieducativa, risultato però che verrebbe seriamente compromesso se il detenuto dovesse patire sofferenze superiori rispetto alla sua colpa e, quindi, con sproporzione rispetto ai colpevoli dello stesso delitto che invece godono di buona salute.

Conclusioni

In conclusione, la depressione grave può essere una ragione valida per cui una persona non dovrebbe scontare la pena in carcere, per evitare che la sua situazione psichica peggiori ulteriormente e per mantenere il rispetto per la sua dignità umana.