Incidente stradale: il conducente è responsabile per lesioni o omicidio stradale se non controlla che il passeggero aveva la cintura di sicurezza.

Secondo una recente sentenza della Cassazione [1], il conducente di un’auto risponde di omicidio stradale se il passeggero, a seguito di incidente stradale, muore perché non aveva indosso le cinture di sicurezza. Il principio, così letto, se non adeguatamente spiegato, potrebbe dar luogo ad equivoci e far ritenere responsabile l’automobilista per l’omissione posta dal cosiddetto “terzo trasportato” per non aver attivato i dispositivi di protezione. Ecco che allora torna a galla, puntuale, l’eterna domanda: chi prende la multa se il passeggero non ha la cintura? Cerchiamo di chiarire come stanno le cose.

Multa senza cintura: a quanto ammonta?

Le cinture vanno tenute allacciate non solo quando il veicolo è in movimento ma anche quando è fermo davanti al semaforo, incolonnato nel traffico o al casello, ecc. Solo a motore spento e a bordo strada si può stare in auto senza cintura: si deve cioè trattare di una vera e propria sosta e non di una semplice fermata momentanea. 

Detto ciò vediamo cosa rischia chi viene trovato dalla polizia senza cintura. Chiariamo subito che l’obbligo di indossare la cintura vale sia per il conducente che per i passeggeri. E non solo, come spesso erroneamente si crede, per il passeggero che sta sul posto davanti ma anche per quelli che alloggiano di dietro. Resta fermo inoltre l’obbligo del seggiolino o della cosiddetta “alzatina” per i bambini fino a 1,5 metri di altezza, circa 12 anni.

La multa per chi non indossa le cinture va da 80 a 332 euro con decurtazione di 5 punti dalla patente. 

Se invece la cintura viene indossata in modo scorretto, tanto da non consentire un corretto funzionamento della stessa, la multa va da 40 a 162 euro a cui si aggiunge, anche in questo caso, la decurtazione di 5 punti dalla patente.

Per i neopatentati – ossia coloro che hanno ottenuto la patente da meno di tre anni – la guida senza cintura costa una multa da 80 a 332 euro, come per gli altri automobilisti, ma è prevista la decurtazione di 10 punti dalla patente, il doppio quindi rispetto a un automobilista non neopatentato. 

Passeggero senza cintura: su chi grava la multa stradale?

Dinanzi a un passeggero maggiorenne, la multa per il mancato uso della cintura, o per l’uso improprio della stessa, ricade solo sul passeggero medesimo. Dunque, come abbiamo già spiegato più diffusamente nell’articolo Cosa succede se i passeggeri non hanno la cintura?, il conducente non è responsabile se un passeggero non indossa la cintura, non almeno sotto un profilo amministrativo, ossia di violazione del codice della strada. In altri termini, se la polizia, nel corso di un normale controllo su strada, verifica che uno o più passeggeri con almeno 18 anni non hanno la cintura, dovrà multare questi ultimi e non il conducente. 

Attenzione però: la multa al passeggero per l’omesso o non corretto uso della cintura, se per quanto riguarda l’importo è identica a quella prevista per il conducente (rispettivamente da 80 a 332 euro per l’omessa adozione della cintura; da 40 a 162 euro per l’uso non conforme), non prevede invece la decurtazione dei punti dalla patente. E ciò perché, diversamente, si finirebbe per operare una discriminazione tra passeggeri che non hanno conseguito la licenza di guida e quelli invece che ne sono muniti (i quali subirebbero una sanzione più grave).

Quando il conducente è responsabile per il passeggero senza cintura?

In un solo caso il conducente è responsabile da un punto di vista amministrativo per il passeggero senza cinture: è quando quest’ultimo è un minorenne. Difatti, dinanzi a un “terzo trasportato” con meno di 18 anni, la multa deve essere fatta al guidatore e non a quest’ultimo o ai suoi genitori. 

Incidente: il conducente è responsabile per il passeggero senza cintura?

Abbiamo sinora visto tutti quei casi in cui la polizia, nel corso di un normale controllo su strada, ferma il veicolo su cui si accorge che c’è qualcuno senza cinture; e abbiamo detto che, salvo solo per i minorenni, ciascuno è responsabile per le proprie azioni. 

Ma la verifica dell’omesso utilizzo delle cinture può anche essere successiva a un incidente stradale. Qui le cose si complicano. Infatti, oltre alla responsabilità amministrativa – per l’eventuale violazione delle norme del codice della strada – si possono anche aggiungere responsabilità civili (ossia il risarcimento del danno) e penali (per le lesioni o l’omicidio stradale). 

Ebbene, la Cassazione ha detto che, fermo restando il fatto che la multa per l’omesso utilizzo delle cinture da parte del passeggero può essere elevata solo a quest’ultimo, sotto un profilo penale e risarcitorio il conducente può comunque essere ritenuto responsabile: può cioè rispondere del reato nel caso in cui il “terzo trasportato” non sia ben assicurato al sedile, dovendogli peraltro risarcire i danni conseguenti all’infortunio. E ciò indipendentemente dall’individuazione delle colpe per l’incidente: anche se l’urto è stato causato da un’altra auto, chi dà un passaggio ad altre persone deve eventualmente rifiutarsi di mettere in marcia l’auto se queste non allacciano le cinture. 

Sembra una contraddizione ma non lo è. In pratica, se ti ferma la polizia perché nota che, nella tua auto c’è un passeggero senza cintura può multare solo quest’ultimo. Invece se fai un incidente, sarai responsabile dei danni procurati ai passeggeri per non aver obbligato loro di indossare la cintura. E del resto, il conducente sarebbe ugualmente responsabile se il passeggero, pur con le cinture, dovesse morire a causa di una manovra pericolosa commessa dal primo come, ad esempio, l’eccesso di velocità, il passaggio al semaforo rosso, ecc. Insomma, il conducente ha una responsabilità per chi ha dentro la propria auto. Il controllo sull’uso della cintura da parte del conducente deve essere severo: egli deve accertarsene prima della messa in moto del veicolo fino a rifiutarsi di partire in caso di renitenza del passeggero.

Nel caso deciso dalla Corte, l’imputato, con l’aggravante della guida in stato di ebrezza e tenendo una velocità oltre limite, perdeva il controllo dell’auto cagionando la morte del passeggero al suo fianco, il quale non aveva indossato propriamente la cintura di sicurezza, ma si era limitato ad agganciarla dietro la schiena per silenziare il cicalino appositamente installato sulla vettura.

Chi risarcisce il passeggero in caso di incidente

In caso di incidente stradale, il passeggero viene sempre risarcito dall’assicurazione del conducente, anche quando la colpa del sinistro sia dell’altra auto. Egli deve solo dimostrare i danni subìti. Ciò dimostra la tutela piena e completa del terzo trasportato prevista dalla legge.

L’entità del risarcimento può però essere ridotta se i danni potevano essere limitati dall’uso della cintura. 

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