Chi ha diritto al lavoro agile?
Fino al 30 giugno 2023 lavoro agile garantito per genitori di figli under 14 e per coloro che debbono assistere un parente disabile
Negli ultimi anni, soprattutto in ragione della pandemia da Covid-19, il ricorso allo smart working ( o lavoro agile) da parte delle aziende è stato davvero massiccio, e ha trovato spesso il favore delle aziende, anche in un’ottica anche di riduzione dei costi di esercizo; l’utilizzo dello smart working ha però agevolato anche i lavoratori, i quali hanno così avuto l’opportunità di meglio poter conciliare i tempi lavorativi con le esigenze famigliari. Il panorama normativo in materia di lavoro agile ha subito negli ultimi anni diverse integrazioni, attraverso l’emanazione di decreto ministeriali che hanno più volte prorogato alcune disposizioni di favore in materia. Cerchiamo allora di fare chiarezza e di capire chi ha diritto al lavoro agile e quali sono gli obblighi, i diritti e le procedure da seguire per la corretta applicazione delle regole in materia.
Il lavoro agile
Il lavoro agile (o smart working) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato caratterizzato dall’assenza di vincoli di orario e sede lavorativa orari nonchè da un’organizzazione del lavoro per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra lavoratore e azienda
La definizione legislativa di “smart working”, evidenzia come questa tipologia di lavoro sia caratterizzata da flessibilità organizzativa, basata sull’accordo tra le parti del rapporto di lavoro, nonchè sull’utilizzo di strumenti informatici che consentano di lavorare da remoto (ad esempio, pc portatili, tablet e smartphone).
Gli smart worker hanno diritto alla parità di trattamento rispetto ai colleghi che lavorano in presenza, sia dal punto di vista retributivo, che assicurativo.
Come si accede al lavoro agile?
- stipulazione di un accordo individuale che contenga i seguenti durata (a termine o a tempo indeterminato), tempi di riposo e misure organizzative e tecniche volte a garantire il “diritto alla disconnessione”, indicazione delle attrezzature di lavoro, regolamentazione delle previsioni per la connessione internet, modalità di recesso dal contratto e relativo preavviso, rispetto del codice disciplinare;
- comunicazione telematica dei dati dei lavoratori, della data di inizio e cessazione delle prestazioni di lavoro in modalità agile
L’accordo individuale sottoscritto tra azienda e dipendenti e comunicato al Ministero del lavoro dovrà essere poi conservato dal datore per i successivi 5 anni.
Chi ha diritto al lavoro agile?
- disabili in situazione di gravità accertata
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lavoratori genitori di figli di età inferiore a 12 anni
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lavoratori con figli disabili
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caregiver di famigliari entro il secondo grado (terzo in caso di disabilità grave) non autosufficienti a causa di malattia, infermità o disabilità