Quali sono i diritti e i doveri di chi vive in condominio? L’inquilino può partecipare all’assemblea?

Vivere in condominio significa doversi confrontare necessariamente con una realtà complessa. Il condominio è infatti caratterizzato dalla compresenza di proprietà private e di parti comuni: poiché queste ultime appartengono, pro quota, a tutti, quando bisogna assumere decisioni al riguardo occorrerà necessariamente riunirsi. Con il presente articolo risponderemo a una specifica domanda: chi è in affitto è un condomino?

Per quanto banale possa sembrare, si tratta di un quesito di fondamentale importante, soprattutto per ciò che concerne la partecipazione alle assemblee e al pagamento degli oneri. Vediamo cosa dice la legge.

Cos’è un condominio?

Secondo l’ordinamento giuridico, il condominio è una comunione forzosa e indivisibile, in quanto stabilita direttamente dalla legge senza che ciascun proprietario possa decidere di scioglierla, come avviene invece per la comunione ereditaria.

Ogni condomino è quindi, al tempo stesso, proprietario esclusivo della sua unità immobiliare e contitolare delle parti comuni, in una quota pari a quella che viene attribuita in base al valore della sua proprietà (in genere espresso all’interno delle tabelle millesimali).

Chi è condomino?

Il condomino è il proprietario di almeno un’unità immobiliare sita all’interno di un edificio condominiale. Ciò significa che si può essere condòmini anche senza essere titolari di un appartamento, essendo sufficiente anche soltanto un semplice box auto, una cantina o un terrazzo.

Condomino: quali sono i diritti e i doveri?

Dalla qualità di condomino derivano sia diritti che doveri. Il condomino ha innanzitutto il fondamentale diritto di partecipare all’assemblea e di esprimere il proprio voto, così come di contestare le decisioni nelle opportune sedi giudiziarie.

Il condomino ha inoltre diritto a prendere visione di tutta la documentazione condominiale di cui è in possesso l’amministratore, di chiedere la convocazione dell’assemblea straordinaria e di disporre liberamente delle cose comuni, senza impedire agli altri di fare altrettanto, nel rispetto dei limiti imposti dal regolamento.

Il condomino ha però anche dei doveri, il principale dei quali è quello di pagare le spese condominiali, cioè i costi che servono per il mantenimento e la manutenzione delle parti comuni.

L’inquilino è un condomino?

Chi vive in affitto non è un condomino; come detto in precedenza, infatti, condomino è solamente chi è proprietario di un’unità immobiliare. Vivere in condominio, quindi, non è requisito sufficiente per acquistare la qualità di condomino.

L’inquilino (o conduttore o affittuario) non è dunque un condomino, con tutto ciò che ne consegue in termini di diritti ed obblighi. Approfondiamo la questione.

Inquilino: quali sono i diritti e i doveri di chi vive in affitto?

Chi vive in affitto non ha diritto a partecipare all’assemblea, salvo nell’ipotesi in cui si tratti di deliberazioni relative alle spese e alle modalità di gestione dei servizi di riscaldamento e di condizionamento d’aria: in questi casi la legge [2] dice che l’inquilino ha diritto di voto.

L’inquilino ha inoltre diritto di intervenire, ma senza poter votare, sulle delibere relative alla modificazione degli altri servizi comuni.

Chi vive in affitto deve contribuire alle spese condominiali. Per la precisione, all’inquilino spetta il pagamento delle spese di ordinaria amministrazione, cioè quelle per:

• luce, acqua, gas, aria condizionata, riscaldamento;
• la pulizia dell’edificio;
• la fornitura di servizi comuni nel condominio;
• l’ordinaria manutenzione dell’ascensore.

I rimanenti oneri sono invece a carico del proprietario, cioè del condomino.

Chi vive in affitto deve anche rispettare il regolamento condominiale. Secondo la giurisprudenza, peraltro, degli inadempimenti dell’inquilino risponde in via solidale anche il condomino. Per ulteriori approfondimenti si legga l’articolo dal titolo Inquilino in affitto: diritti e doveri col condominio.