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Che fare in caso di sequestro del proprio veicolo da parte del carro attrezzi

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(@carlos-arija-garcia)
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Chi chiamare se c’è stata la rimozione forzata dell’auto. Quali documenti presentare e quanto costa recuperare la macchina.

Può capitare di andare a prendere l’auto nel luogo in cui è stata lasciata la sera prima e di non trovarla più. Le possibilità sono due: o è stata rubata o l’ha portata via il carro attrezzi. Quest’ultima ipotesi può essere verificata subito: basta vedere se la macchina era stata parcheggiata in divieto di sosta oppure se ostacolava il passaggio di altri mezzi. Se così fosse, che fare in caso di sequestro del proprio veicolo da parte del carro attrezzi?

Occorre fare una premessa: ogni Comune può stabilire delle procedure diverse per rientrare in possesso della propria auto. Detto ciò, di norma bisogna:

  • recarsi presso il deposito in cui è stata portata la vettura. Se non si è a conoscenza di dove si trova, è sufficiente fare una telefonata al comando della Polizia municipale per chiedere informazioni in proposito;
  • dimostrare di essere il proprietario del veicolo, anche se l’auto può essere ritirata da persona diversa purché munita di documenti e di delega;
  • pagare sul posto le spese di rimozione e di custodia del mezzo.

Quando interviene il carro attrezzi per rimozione forzata?

Il Codice della strada [1] prevede il sequestro del veicolo da parte del carro attrezzi, cioè la rimozione forzata, quando l’auto viene lasciata:

  • nelle strade e nei tratti stradali in cui sia stabilito con ordinanza che la sosta dei veicoli costituisce grave intralcio o pericolo per la circolazione stradale e il segnale di divieto di sosta sia integrato con l’apposito pannello aggiuntivo;
  • nella strada a senso unico di marcia in cui un veicolo in sosta non consente il transito di una fila di veicoli o non lascia libero uno spazio di almeno 3 metri [2];
  • in un luogo in cui sosta e fermata sono vietate;
  • in un punto in cui è vietata la fermata e la sosta per ragioni di pulizia e manutenzione.

Attenzione, però: affinché il mezzo possa essere portato via dal carro attrezzi, insieme al segnale di divieto di sosta, ci deve essere «l’apposito pannello aggiuntivo». È quel cartello rettangolare posto sotto il segnale tondo di divieto con il disegno di un camioncino dotato di gru che si porta via una macchina. Se il citato cartello non c’è, l’automobilista dovrà al massimo pagare la multa per divieto di sosta ma dovrà trovare la sua auto dove l’ha lasciata: la rimozione sarebbe illecita.

Cosa fare in caso di rimozione forzata?

Se si ha il sospetto o la certezza che ci sia stato il sequestro del proprio veicolo da parte del carro attrezzi, occorre chiamare l’ufficio di Polizia municipale del luogo in cui è avvenuto il prelievo dell’auto.

In alcune città (anche all’estero) nel luogo in cui era stata parcheggiata la macchina viene lasciato dagli agenti di polizia, attaccato sul marciapiede, un adesivo che riporta il numero di targa della macchina rimossa ed il numero di telefono da comporre per avere notizie del veicolo e per sapere dove andare a recuperarlo.

Occorre, dunque, chiamare la Polizia locale e comunicare:

  • i dati del veicolo (tipo di auto e numero di targa);
  • il luogo in cui era stato lasciato.

Gli agenti comunicheranno all’interessato dove andare a riprendere la macchina e quali documenti presentare.

Quali documenti servono per riavere l’auto?

I documenti, appunto. Di norma vengono chiesti per recuperare il veicolo sequestrato dal carro attrezzi:

  • documento di identità valido;
  • libretto di circolazione;
  • documento di assicurazione del veicolo.

Nella stragrande maggioranza dei casi, però, libretto e documento di assicurazione si trovano all’interno del veicolo oggetto sella rimozione forzata e non a disposizione del proprietario. In tal caso, è possibile chiedere all’addetto del deposito di poter andare in auto a prelevarli per mostrarglieli.

Quanto costa recuperare l’auto sequestrata dal carro attrezzi?

Per quanto riguarda il prezzo da pagare per recuperare il veicolo sequestrato dal carro attrezzi, bisogna innanzitutto considerare i costi:

  • del prelievo dell’auto nel luogo in cui è stata parcheggiata;
  • del trasporto fino al deposito in cui è custodita;
  • della custodia del mezzo in base ai giorni in cui il veicolo resta fermo in deposito;
  • della sanzione, cioè della multa vera e propria per divieto di sosta.

Occorre, inoltre, considerare:

  • massa a pieno carico e tipologia del veicolo;
  • fascia oraria della rimozione e della restituzione;
  • durata della custodia.

Ogni Comune applica le proprie tariffe. Mediamente, la spesa si aggira tra 150 e 200 euro più Iva. Oltre, ovviamente, il costo della multa per divieto di sosta, che va da 25 a 328 euro a seconda di dov’è stata commessa l’infrazione.

Sequestro veicolo con carro attrezzi in area privata: è lecito?

IL sequestro di un veicolo da parte del carro attrezzi può avvenire solo se l’infrazione è stata commessa su suolo pubblico. Il Codice della strada [1] prevede la rimozione forzata solo nei casi sopra citati, cioè quando il veicolo incriminato:

  • crei intralcio o pericolo alla circolazione;
  • venga lasciato in divieto di fermata o di sosta.

Se, invece, ostacola l’uscita di un vicino dal suo garage oppure occupa un posto auto condominiale che non gli spetta, occorrerà avviare una causa civile in tribunale ma non chiamare il carro attrezzi. A meno che ci sia un cartello (a norma, quindi con tanto di numero di autorizzazione comunale esibito) di passo carrabile: in tal caso, è consentita la telefonata alla Polizia locale affinché disponga la rimozione del veicolo.

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Pubblicato : 23 Febbraio 2023 08:30