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Buoni fruttiferi postali per minori: prescrizione

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(@mariano-acquaviva)
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Come funzionano gli strumenti di risparmio emessi dalle Poste italiane? Quanto dura un buono per minorenni e dopo quanto tempo si prescrive?

Chi vuole mettere al sicuro i propri risparmi può depositarli alle poste sottoscrivendo uno o più buoni fruttiferi. Un tempo si trattava del principale investimento degli italiani; oggi, invece, per via dei tassi d’interesse praticamente nulli, i buoni servono solamente per mettere da parte i soldi senza dover pagare i costi tipici di un conto corrente. Con questo articolo ci occuperemo di uno specifico argomento: vedremo cioè come funziona la prescrizione dei buoni fruttiferi postali per minorenni.

Come diremo nel prosieguo, le poste hanno pensato a uno speciale prodotto che può essere sottoscritto dai genitori a favore dei propri figli minori, mettendo così da parte un gruzzoletto per quando la prole sarà più grande. Una specie di salvadanaio, insomma. Se l’argomento t’interessa, prosegui nella lettura: capiremo come funziona la prescrizione dei buoni fruttiferi postali per minorenni.

Cosa sono i buoni postali?

I buoni fruttiferi postali sono strumenti di risparmio emessi dalla Cassa depositi e prestiti (società a partecipazione statale controllata dal Ministero dell’Economia e delle Finanze), distribuiti in via esclusiva dalle Poste italiane.

A differenza dei titoli che si possono sottoscrivere presso altri istituti di credito, i buoni fruttiferi postali sono garantiti dallo Stato; ciò vuol dire che sono equiparabili ai Buoni del Tesoro (Bot) ma, a differenza di questi, la cui oscillazione sul mercato può comportare dei rischi per l’investitore, sono sicuri perché sono sempre rimborsati al loro valore nominale: in altre parole, il capitale versato viene sempre restituito. I buoni postali sono quindi investimenti sicuri.

Buoni postali dedicati ai minori: come funzionano?

I buoni postali dedicati ai minori sono strumenti di risparmio destinati a coloro che non hanno ancora compiuto 18 anni. Possono essere sottoscritti, nell’interesse dei minorenni, praticamente da chiunque: non solo dai genitori o da chi ne ha la rappresentanza legale (il tutore, ad esempio), ma anche dagli altri parenti (nonni, zii, ecc.), da amici, ecc. L’importante è che il sottoscrittore sia maggiorenne mentre l’intestatario minorenne.

I buoni postali per minorenni si caratterizzano per avere un tasso di interesse più alto rispetto agli altri buoni. Per essere più precisi, questi particolari strumenti producono interessi in misura crescente, fino al compimento del 18°anno di età del minore. il massimo rendimento possibile è del 2,5%.

Rimborso buoni postali per minorenni: come funziona?

L’incasso di un buono postale prende il nome di rimborso: con tale operazione l’investitore ottiene la somma di denaro che aveva versato al momento della sottoscrizione, maggiorata degli interessi nel frattempo maturati fino alla scadenza del titolo.

Poiché il buono è un titolo emesso dalle Poste Italiane, l’investitore potrà recarsi presso qualsiasi ufficio postale per ottenerne il rimborso. È probabile, però, che l’interessato riesca a ritirare il denaro immediatamente soltanto presso l’ufficio che ha concretamente rilasciato il buono, mentre presso gli altri dovrà attender qualche giorno (non più di una settimana).

Per incassare i propri buoni il cliente deve esibire, oltre al titolo, la carta di identità (o la patente di guida) ed il codice fiscale (tessera sanitaria).

Il rimborso dei buoni postali dedicati ai minori è invece un po’ più particolare: poiché le somme vengono praticamente intestate al minorenne, per chiederne la riscossione anticipata, cioè il rimborso prima della scadenza, occorre ottenere l’autorizzazione del Giudice tutelare, spiegando le ragioni per cui si chiede il ritiro delle somme.

Una volta maggiorenne, invece, lo stesso beneficiario può chiedere la riscossione del titolo in un ufficio postale, portando con sé ricevuta cartacea del buono e un documento di identità valido.

Buoni fruttiferi per minori: quando scadono?

Tutti i buoni fruttiferi postali hanno una scadenza. La scadenza indica il termine ultimo oltre il quale il titolo non produce più interessi (si dice, cioè, che il buono diventa infruttifero).

La scadenza è diversa a seconda del tipo di buono sottoscritto. Ciò vale anche per quelli dedicati ai minori: non hanno scadenza fissa, ma smettono di produrre interessi al compimento del 18esimo anno di età del beneficiario.

In altre parole, il buono fruttifero postale dedicato ai minori ha una durata massima variabile in funzione dell’età dell’intestatario alla data di sottoscrizione, determinata dall’intervallo di tempo intercorrente tra la data di sottoscrizione e la data di compimento del 18° anno del minore.

Ad esempio, se viene sottoscritto un buono a favore di un 14enne, il titolo scadrà dopo soli 4 anni; se invece l’intestatario è appena nato, allora il buono scade dopo 18 anni.

Oltre la data in cui il minore compie 18 anni il buono non può più produrre interessi. La maggiore età rappresenta dunque la scadenza del buono, superata la quale il titolo non è più fruttifero.

Buoni fruttiferi per minori: quando si prescrivono?

Dal giorno successivo alla scadenza, i buoni fruttiferi postali cartacei, anche quelli per minori, si prescrivono trascorsi 10 anni. Non così quelli dematerializzati, alla cui scadenza l’importo viene versato sul conto collegato.

A differenza della scadenza, la prescrizione è identica per tutti i tipi di buoni (dieci anni) e decorre sempre dalla scadenza.

Quindi, mentre la scadenza individua il periodo “fruttifero” del buono, la prescrizione ne individua la sua morte, cioè il momento in cui il titolo non è più rimborsabile, nemmeno in riferimento al capitale.

La differenza è importante: un buono scaduto può senza dubbio essere riscosso; un buono prescritto, invece, no. La prescrizione, come detto, decorre dal giorno di scadenza del titolo che, nel caso di buoni per minori, coincide con il raggiungimento della maggiore età dell’intestatario.

buoni fruttiferi dematerializzati, invece, non cadono mai in prescrizione poiché alla scadenza vengono automaticamente rimborsati mediante accredito a favore del conto corrente postale o bancario del sottoscrittore.

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Pubblicato : 15 Ottobre 2022 16:00