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Bonus mobili: come funziona la detrazione fiscale 2023-2024

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(@paolo-florio)
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Benefici fiscali per l’acquisto di arredo e mobili in una casa soggetta a ristrutturazione. 

l bonus mobili è una agevolazione fiscale molto importante per chi ha in programma di ristrutturare la propria abitazione e ha bisogno di arredarla con nuovi mobili e grandi elettrodomestici. La detrazione fiscale, prevista dalla legge, consente di risparmiare sui costi dell’acquisto e dell’installazione degli arredi, ma non tutti sanno come funziona e quali sono le novità per il 2023 e il 2024.

In questo articolo giuridico, approfondiremo il bonus mobili e vedremo come funziona la detrazione fiscale prevista per il 2023 e il 2024. Saranno analizzate le modalità per richiedere il bonus, il tetto massimo di spesa su cui calcolare la detrazione, le scadenze e le condizioni necessarie per usufruire dell’agevolazione.

In particolare, si analizzeranno le differenze tra la detrazione fiscale prevista per il 2023, pari ad un importo massimo di 8.000 euro, e quella prevista per il 2024, pari ad un importo massimo di 5.000 euro. Inoltre, saranno esaminate le modalità di pagamento ammesse e quelle vietate, nonché le spese che possono essere considerate per la detrazione fiscale.

Se stai per ristrutturare la tua abitazione e hai bisogno di arredarla con nuovi mobili e grandi elettrodomestici, non perdere l’occasione di approfondire il bonus mobili e la detrazione fiscale prevista per il 2023 e il 2024. Leggi questo articolo giuridico per conoscere tutti i dettagli e i passaggi necessari per ottenere l’agevolazione.

Cos’è il bonus mobili

Il bonus mobili è una detrazione fiscale del 50% prevista dalla legge per incentivare l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione. 

Nel 2023, la spesa massima detraibile dalla dichiarazione dei redditi è di 

  • 8.000 euro per il 2023;
  • 5.000 euro per il 2024. 

Questi importi includono anche le eventuali spese di trasporto e montaggio e deve essere ripartito in dieci quote annuali di pari importo.

Per ottenere il bonus mobili, è necessario effettuare il pagamento tramite bonifico o carta di debito o credito, mentre non sono ammessi pagamenti con assegni bancari, contanti o altri mezzi di pagamento.

In sintesi, il bonus mobili è una detrazione fiscale che permette di risparmiare sull’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici per l’arredo di un immobile oggetto di ristrutturazione. 

Come funziona il bonus mobili?

Il bonus mobili opera solo sugli immobili oggetto di ristrutturazione e copre l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore a: 

  • classe A per i forni;
  • classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
  • classe F per i frigoriferi e i congelatori destinati ad arredare un immobile oggetto di ristrutturazione.

La detrazione opera nella misura del 50% della spesa. Essa va ripartita in dieci quote annuali di pari importo, e il pagamento deve essere effettuato con bonifico o carta di debito o credito.

Come anticipato la spesa massima su cui può essere applicato il bonus mobili nel 2023 è 8mila euro mentre nel 2024 scende a 5.000 euro. 

Il limite massimo di spesa riguarda la singola unità immobiliare, comprensiva delle pertinenze, o la parte comune dell’edificio oggetto di ristrutturazione. Quindi, il contribuente che esegue lavori di ristrutturazione su più unità immobiliari avrà diritto più volte al beneficio.

È importante tenere presenti queste cifre, perché la legge istitutiva del bonus mobili (articolo 16, comma 2, del Dl 63/2013) impone di scomputare le spese sostenute nell’anno precedente e riferibili alla stessa operazione. Ad esempio, se un contribuente spende 6mila euro nel 2022 per l’acquisto agevolato degli arredi, quest’anno gli restano 2mila euro di spese agevolabili. Idem per il 2024: se quest’anno vengono spesi 4mila euro, l’anno prossimo ne rimarranno solo mille.

A chi spetta il bonus mobili?

L’agevolazione sugli arredi spetta solo ai contribuenti che beneficiano della detrazione sul recupero edilizio del 50% per interventi che siano almeno di manutenzione straordinaria nei singoli appartamenti e siano iniziati dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello in cui avvengono gli acquisti agevolati. 

Detto in altri termini, per sfruttare il bonus mobili nel 2023 è necessario che l’intervento edilizio sia iniziato dal 1° gennaio 2022. Se è cominciato prima, quest’anno non si ha diritto all’agevolazione.

Per dimostrare la data di avvio dell’intervento edilizio ci sono diverse possibilità:

  • utilizzare le abilitazioni amministrative necessarie per i lavori (ad esempio, la Cila);
  • ricorrere alla comunicazione preventiva alla Asl (quando richiesta dalla normativa specifica in materia);
  • predisporre una dichiarazione sostitutiva di un atto di notorietà, quando l’intervento ricade nell’attività edilizia (in pratica, si tratta di un’autocertificazione firmata dal contribuente, accompagnata dalla sua carta d’identità, in cui si indica l’immobile oggetto dei lavori riportandone i dati catastali e si dichiara che l’intervento eseguito non richiede permessi o titoli abilitativi).

Come deve essere fatto il pagamento per il bonus mobili?

A differenza del bonus ristrutturazioni, per il bonus mobili non c’è bisogno del bonifico parlante. Pertanto il pagamento agevolato può essere fatto con uno strumento di pagamento tracciabile come: 

  • bonifico ordinario;
  • bancomat; 
  • carte di credito. 

Non sono ammessi pagamenti in contanti o con assegno.

Il pagamento degli arredi può anche avvenire prima del pagamento dei lavori di ristrutturazione, purché però l’intervento edilizio sia già iniziato. Non c’è alcun problema se la spesa per i mobili supera quella per le opere edilizie.

Gli acquisti agevolati

La detrazione spetta per l’acquisto di mobili di arredo e per i cosiddetti  grandi elettrodomestici ad alta efficienza. Come detto sopra si deve trattare di: 

  • classe minima A per i forni, 
  • classe minima E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie, 
  • classe minima F per i frigoriferi e i congelatori.

L’acquisto è comunque agevolato per gli elettrodomestici privi di etichetta, a condizione che per essi non ne sia stato ancora previsto l’obbligo.

Quanto ai mobili, deve trattarsi di arredi nuovi. Il bonus non spetta per l’acquisto di porte, pavimentazioni (per esempio, il parquet), tende e tendaggi, altri complementi di arredo. 

Tra le spese agevolate sono comprese quelle di trasporto e montaggio.

La manutenzione straordinaria

Il bonus mobili spetta solo a patto che l’unità abitativa sia interessata da lavori di manutenzione straordinaria. Ad esempio si può trattare di:

  • realizzazione dei servizi igienici;
  • sostituzione di infissi esterni con modifica di materiale o tipologia di infisso;
  • sostituzione dei tramezzi interni senza alterazione della tipologia dell’unità immobiliare;
  • sostituzione della caldaia;
  • interventi finalizzati all’utilizzo di fonti rinnovabili di energia (come l’installazione di una stufa a pellet o di impianti alimentati da biomasse o di un climatizzatore a pompa di calore).

Documenti e invio all’Enea

Quando si acquistano alcuni elettrodomestici (forni, frigoriferi, lavastoviglie, piani cottura elettrici, lavasciuga, lavatrici) bisogna inviare una comunicazione all’Enea (detrazionifiscali.enea.it). Si tratta comunque di un invio a fini statistici che, in mancanza, non causa decadenza dalla detrazione.

Ricordiamo i documenti da conservare in caso di futuri controlli:

  • le fatture di acquisto degli arredi (contenenti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti);
  • le ricevute dei bonifici o, per gli acquisti con le carte, le ricevute di avvenuta transazione e la documentazione di addebito sul conto corrente.

L’acquisto di case ristrutturate

Il bonus mobili spetta anche a chi acquista una casa che si trova in un fabbricato interamente ristrutturato da un’impresa di costruzioni. In questo caso, la data di riferimento è il rogito (o l’atto di assegnazione per le cooperative edilizie): se questo atto è stato eseguito dal 1° gennaio 2022 in poi, si possono acquistare gli arredi con l’agevolazione fino alla fine del 2023.

 
Pubblicato : 1 Marzo 2023 10:00