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Bonus acquisto mobili ed elettrodomestici

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(@paolo-florio)
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Come funziona il bonus mobile: il limite delle detrazioni sceso al 50% della spesa.

A partire dal 1° gennaio 2024, il noto bonus per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici introdotto per la prima volta dall’articolo 16, comma 2, del Decreto Legge n. 63 del 2013, vedrà una riduzione nei suoi limiti, pur continuando ad essere disponibile.

Questo incentivo, esteso fino al 2024 dalla legge di Bilancio del 2022 (legge n. 234 del 2021, articolo 1, comma 37), copre le spese effettuate per l’acquisto di mobili e elettrodomestici di grandi dimensioni e non ha ricevuto modifiche nella recente legge di Bilancio per il 2024.

I destinatari di questo incentivo sono i contribuenti che rientrano nell’aliquota dell’imposta sul reddito delle persone fisiche e che sono proprietari o detentori dei fabbricati oggetto di lavori di restauro, a cui sono destinati i beni acquistati. Questo include i possessori dell’immobile in virtù di titolo di proprietà, nuda proprietà, diritti reali di godimento come usufrutto, uso, abitazione, diritto di superficie, nonché coloro che detengono l’immobile come locatari, comodatari, familiari conviventi, assegnatari o conviventi more uxorio.

Dettagli dell’agevolazione

Indipendentemente dall’ammontare speso per i lavori di ristrutturazione, è possibile usufruire di una detrazione fiscale del 50% su una spesa massima di 8.000 euro per il 2023 e di 5.000 euro per il 2024, l’ultimo anno in cui tale detrazione sarà applicabile. Questo riguarda gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici.

La detrazione è applicabile nella dichiarazione dei redditi suddivisa in dieci rate annuali di pari importo, a partire dall’anno in cui le spese sono state sostenute e negli anni successivi.

Qualora i lavori di restauro siano stati conclusi nell’anno precedente a quello dell’acquisto, o iniziati in tale anno e proseguiti nell’anno di acquisto, il limite di spesa considerato deve escludere le spese già detratte nell’anno precedente. Pertanto, per gli acquisti effettuati nel 2024 relativi a lavori terminati nel 2023, o iniziati nel 2023 e continuati nel 2024, la detrazione sarà calcolata su un massimale di spesa pari a 5.000 euro, detratto l’importo delle spese già agevolate nel 2023.

Il massimale di spesa si riferisce a ciascuna unità immobiliare, incluse le sue pertinenze, o alla parte comune dell’edificio ristrutturato; ciò significa che un contribuente che intraprende lavori su più unità può godere del beneficio più volte.

La Corte di Cassazione, nell’ordinanza n. 29852 del 2023, ha chiarito che è fondamentale dimostrare che i mobili o i grandi elettrodomestici siano destinati all’arredamento dell’immobile oggetto dei lavori di restauro, come previsto dall’articolo 16-bis del Tuir.

Come ottenere il bonus mobili

Per accedere ai vantaggi del bonus mobili, è essenziale che siano stati avviati lavori di recupero del patrimonio edilizio a partire dal primo giorno dell’anno precedente a quello in cui si procede all’acquisto di mobili o grandi elettrodomestici. Tra gli interventi ammessi rientrano:

  • l’esecuzione di manutenzione ordinaria sulle parti comuni degli edifici residenziali;
  • la realizzazione di manutenzione straordinaria, opere di restauro, risanamento conservativo e ristrutturazione edilizia, sia sulle parti comuni degli edifici residenziali che sulle singole unità abitative;
  • la ricostruzione o il ripristino di immobili danneggiati a causa di eventi calamitosi, a condizione che sia stato proclamato lo stato di emergenza;
  • la ristrutturazione completa di edifici da parte di imprese edili o cooperative di costruzione, con l’obbligo di vendere o assegnare l’immobile entro diciotto mesi dal completamento dei lavori.

Gli interventi mirati alla diminuzione del rischio sismico, noti come sismabonus, che includono, dal 1° luglio 2020, anche le opere ammesse al superbonus secondo quanto stabilito al comma 4 dell’articolo 119 del decreto Rilancio, come precisato dalla circolare 30/2020/E.

Pertanto, per gli acquisti di mobili e grandi elettrodomestici previsti per il 2024, il bonus sarà applicabile solo se i lavori di ristrutturazione sono iniziati non prima del 1° gennaio 2023, e la data d’inizio lavori deve precedere quella degli acquisti. È importante sottolineare che tra gli interventi di manutenzione straordinaria si includono anche quelli indirizzati all’adozione di fonti energetiche rinnovabili, come l’installazione di stufe a pellet, e la sostituzione di caldaie.

Quali acquisti rientrano nella detrazione?

Il bonus mobili per l’anno 2024 si applica all’acquisto di mobili nuovi, inclusi elementi come letti, armadi, tavoli, sedie e librerie, oltre a coprire le spese di trasporto e montaggio di questi beni.

Da notare, tuttavia, che sono escluse dall’agevolazione le spese per l’acquisto di porte, pavimenti, tende e altri complementi d’arredo, come specificato nella circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 13/2019/E.

La detrazione fiscale si estende anche all’acquisto di dispositivi di illuminazione e di elettrodomestici di nuova fabbricazione, che devono appartenere a specifiche classi energetiche:

  • non inferiore alla A per i forni,
  • E per lavatrici, lavasciugatrici e lavastoviglie,
  • F per frigoriferi e congelatori, come indicato dalle etichette energetiche.

Metodi di pagamento accettati

I pagamenti per questi acquisti devono essere effettuati tramite bonifico bancario o postale, carte di credito o di debito.

L’uso del bonifico parlante per le spese di ristrutturazione edilizia, soggetto a ritenuta, non è necessario in questo contesto.

La data di pagamento, nel caso delle carte, corrisponde al giorno in cui il titolare effettua la transazione, come dimostrato dalla ricevuta telematica. È inoltre possibile procedere all’acquisto tramite finanziamenti rateali.

Non sono ammessi pagamenti in contanti, con assegni bancari o altri metodi non tracciabili.

Interessante notare che è consentito effettuare pagamenti per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici anche prima o contemporaneamente ai lavori di ristrutturazione, a patto che questi ultimi siano già stati iniziati.

Documentazione da conservare

Per beneficiare del bonus mobili è essenziale conservare la documentazione che comprovi il pagamento delle spese e le relative fatture di acquisto.

Sarà quindi necessario custodire:

  • ricevuta del bonifico;
  • ricevuta di avvenuta transazione (per i pagamenti con carta di credito o di debito);
  • documentazione di addebito sul conto corrente;
  • fatture di acquisto dei beni, riportanti la natura, la qualità e la quantità dei beni e dei servizi acquisiti;
  • documenti che confermino l’avvio dei lavori di ristrutturazione dell’immobile cui i beni sono destinati (per provare la corretta tempistica degli acquisti rispetto alla data di inizio dei lavori).
 
Pubblicato : 22 Febbraio 2024 12:15