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Bollo auto: quali conseguenze per il pagamento in ritardo?

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(@angelo-greco)
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Pagamento in ritardo del bollo auto: sanzioni e conseguenze. Cosa rischia chi non paga affatto. 

Se hai dimenticato di pagare il bollo auto e ora intendi farlo solo ra, probabilmente ti starai chiedendo a cosa vai incontro, quali sono le conseguenze e qual è la mora per il ritardo. Come per tutte le imposte, anche l’omesso versamento del bollo auto è punito da sanzioni di carattere pecuniario: si tratta cioè di sanzioni tributarie che rientrano nel più ampio bacino delle sanzioni amministrative. Potrai già intuire quindi che chi non paga il bollo auto rischia di vedersi notificare una cartella esattoriale e, successivamente, pignorare i beni; è anche molto probabile che l’agente per la riscossione esattoriale provveda ad iscrivergli un fermo amministrativo su una delle sue auto di proprietà (non per forza quella per la quale non è stato regolarizzato il bollo). 

Ecco perché – salvo che tu non abbia nulla da perdere – è sempre meglio ottemperare al versamento dell’imposta automobilistica, anche se oltre i termini di legge. Vediamo allora quali sono le conseguenze per il pagamento in ritardo del bollo auto. 

Come illustreremo a breve, le sanzioni crescono al crescere del ritardo. Sicché, per limitare i danni, sarà bene adempiere al più presto all’obbligo tributario, salvo magari sperare in qualche sanatoria che, di tanto in tanto, il governo approva. Ma procediamo con ordine.

Quando va pagato il bollo auto?

Il bollo auto va pagato una volta all’anno. La scadenza coincide con il mese di immatricolazione dell’auto. Tuttavia la legge prevede una tolleranza: si può cioè pagare, senza subire sanzioni, entro l’ultimo giorno del mese successivo a quello in cui il bollo è dovuto. Ad esempio se hai immatricolato l’auto a febbraio, puoi pagare entro il 31 marzo senza subire sanzioni.

Quella appena esposta è la regola generale sulla scadenza del bollo auto, ma sappi che le Regioni possono prevedere, a proprio piacimento, delle proroghe. 

È inoltre bene che tu sappia che né la Regione, né l’Agenzia delle Entrate ti ricorderanno che il bollo auto è in scadenza. Devi quindi essere tu a memorizzare la scadenza. Se infatti non paghi ti vedrai recapitare a casa direttamente l’avviso di accertamento con tutte le sanzioni e gli interessi nel frattempo maturati. 

È tenuto al pagamento del bollo auto colui che risulta, al PRA, nell’ultimo giorno del periodo d’imposta (il primo in Lombardia), proprietario o usufruttuario dell’auto. Invece, in caso di leasing annotato al PRA e per tutta la durata del contratto, a pagare il bollo è l’utilizzatore del veicolo.

Quando non va pagato il bollo auto?

Se è vero che più aumenta il ritardo, più alte sono le sanzioni tributarie, è anche vero che, quando il ritardo è particolarmente prolungato, non bisogna più pagare nulla. Per legge infatti non devi pagare i bolli auto di oltre tre anni fa. Questo perché si è compiuta la cosiddetta prescrizione.

Attenzione però: per calcolare la prescrizione devi partire dal 1° gennaio dell’anno successivo a quello in cui il bollo auto era dovuto. Sicché, ad esempio, per il bollo auto del 2021, la prescrizione si compie il 31 dicembre del 2023.

Non devi pagare il bollo auto inoltre se hai venduto l’auto prima della scadenza del pagamento. 

Infine l’imposta non è dovuta dal periodo d’imposta successivo a quello in cui si verifica la radiazione del veicolo dal PRA o, nel caso di furto, fai annotare sempre al PRA la perdita di possesso.  

Quali sono le sanzioni per il pagamento in ritardo del bollo auto?

Entro il primo anno dalla scadenza del bollo auto puoi usufruire del cosiddetto ravvedimento operoso che ti consente di ridurre le sanzioni in modo notevole.

Il ravvedimento operoso di distingue a sua volta in ravvedimento:

  • veloce: se si paga nei primi 14 giorni dalla scadenza;
  • breve: se si paga dal 15° al 30° giorno dalla scadenza; 
  • medio: se si paga dal 31° al 90° giorno dalla scadenza;
  • lungo: se si paga dal 91° alla fine del primo anno dalla scadenza.

Esiste infine il ravvedimento biennale per chi paga dopo il 1° ma entro il 2° anno dalla scadenza.

Quando parliamo di “scadenza” intendiamo la fine del periodo di tolleranza che, come detto, è costituito dal mese successivo a quello di immatricolazione. Dunque il ritardo che determina l’applicazione delle sanzioni è quello che scatta dal secondo mese successivo all’immatricolazione dell’auto.

Come dicevamo le sanzioni aumentano con il crescere del ritardo. Pertanto:

  • se paghi il bollo auto con un ritardo non superiore a 14 giorni dalla scadenza del periodo di tolleranza devi versare una sanzione pari allo 0,1% dell’imposta originariamente dovuta, per ogni giorno di ritardo (ravvedimento veloce);
  • se paghi con un ritardo superiore a 14 ma non oltre 30 giorni, scatta la sanzione pari all’1,5% dell’importo originario dell’imposta (ravvedimento breve);
  • se paghi con un ritardo superiore a 30 giorni ma non oltre 90 giorni, la sanzione è pari all’1,67% (ravvedimento medio);
  • se paghi con un ritardo superiore a 90 giorni ma non oltre 1 anno, la sanzione è pari al 3,75% (ravvedimento lungo);
  • se paghi dopo la scadenza del primo anno ma entro il secondo anno, la sanzione è pari al 4,286% (ravvedimento biennale).
  • se paghi dopo 2 anni dalla scadenza, non potrai più usufruire del ravvedimento operoso e pertanto si applica la sanzione ordinaria pari al 30% della tassa dovuta.

Che succede se non pago il bollo auto?

Dunque, abbiamo appena visto che se paghi il bollo auto con oltre due anni di ritardo rispetto alla scadenza, dovrai versare delle sanzioni pari al 30% dell’importo originario più gli interessi. Ma che succede se non paghi affatto? In tali casi:

  • riceverai prima l’avviso di accertamento da parte della Regione o dell’Agenzia delle Entrate che ti intimerà di pagare l’imposta più le sanzioni del 30% e gli interessi. Come anticipato, se quest’atto arriva dopo tre anni, non sei tenuto a pagare essendo intervenuta la prescrizione;
  • dopo, riceverai la cartella esattoriale da parte dell’Agenzia Entrate Riscossione o della società privata di cui si vale la tua Regione per la riscossione delle entrate;
  • entro 60 giorni dalla notifica della cartella puoi fare ricorso o comunque chiedere una dilazione di pagamento;
  • se non paghi entro 60 giorni la cartella diventa definitiva e l’Esattore può procedere a iscrivere fermo amministrativo su una delle tue auto oppure a pignorarti i beni come il conto corrente, il quinto della pensione o dello stipendio. Non potrà però pignorarti la casa (misura per la quale è richiesto un debito di almeno 120mila euro) o ipotecarla (misura per la quale è richiesto un debito di almeno 20mila euro). 

Per maggiori informazioni su questo argomento leggi:

Se non pago il bollo auto cosa succede

Bollo auto: come verificare se è stato pagato?

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Pubblicato : 10 Febbraio 2023 07:00