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Assegno sociale: si possono avere altri redditi?

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(@mariano-acquaviva)
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Ho pubblicato un libro. Usufruisco di assegno sociale, pertanto ogni euro guadagnato dalla vendita delle copie mi viene detratto, così in pratica fallisce il mio scopo di avere grazie ai libri un introito che integri la bassa pensione sociale (non ho altri redditi). La mia domanda: ci sono soluzioni a questo problema? Ci sono modalità che mi consentano qualche introito dalla vendita dei libri, senza intaccare o addirittura azzerare l’assegno sociale?

Purtroppo la legge non consente di superare il limite annuo previsto dalla legge per poter beneficiare dell’assegno sociale (pari, per il 2023, a 6.542,51 euro annui per una persona sola o a 13.085,02 euro annui per una persona coniugata).

Ciò significa che ogni introito viene decurtato dall’importo attribuito a titolo di assegno sociale.

Non vengono invece considerati ai fini della concessione dell’assegno sociale:

  • i trattamenti di fine rapporto e loro eventuali anticipazioni;
  • le competenze arretrate soggette a tassazione separata;
  • il proprio assegno sociale;
  • la casa di proprietà in cui si abita;
  • la pensione liquidata, secondo il sistema contributivo, per un importo pari ad 1/3 della pensione stessa e comunque non oltre 1/3 dell’assegno sociale;
  • i trattamenti di famiglia;
  • le indennità di accompagnamento di ogni tipo, gli assegni per l’assistenza personale continuativa erogati dall’Inail nei casi di invalidità permanente assoluta, gli assegni per l’assistenza personale e continuativa pagati dall’Inps ai pensionati per inabilità;
  • l’indennità di comunicazione per i sordomuti;
  • l’assegno vitalizio pagato agli ex combattenti della guerra 1915-1918 e precedenti;
  • l’indennizzo previsto in favore dei soggetti danneggiati da complicanze di tipo irreversibile a causa di vaccinazioni obbligatorie, trasfusioni e somministrazione di emoderivati.

Nel caso di specie, quindi, non è possibile ottenere un reddito dalla vendita dei propri libri o dalla relativa cessione dei diritti d’autore, in quanto il guadagno dovrebbe sempre essere decurtato da quanto percepito a titolo di assegno sociale.

L’unico modo per cercare di avere un maggior introito senza intaccare l’importo della pensione è quello di non dichiarare quanto guadagnato, cioè percepire in nero quanto ricavato dalla vendita dei libri o dalla cessione dei diritti.

Tale obiettivo potrebbe essere raggiunto mettendosi d’accordo con la casa editrice al fine di essere pagato in nero, ovvero di utilizzare un prestanome che sia disposto a pubblicare l’opera al posto del reale autore, a cui poi versare una parte di quanto guadagnato dalle vendite.

Ovviamente, trattandosi di pagamenti non dichiarati, si tratterebbe di un illecito sanzionato dalla legge.

 
Pubblicato : 30 Dicembre 2023 07:00