Assegno di accompagnamento: aumento del 200%
Nasce l’assegno di assistenza: il nuovo decreto legislativo prevede un significativo aumento dell’assegno di accompagnamento per gli anziani, rafforzando il sostegno alla terza età.
Il recente annuncio di un aumento del 200% nell’assegno di accompagnamento per gli anziani segna un passo importante nel rafforzamento del sostegno alla terza età in Italia. Questa misura, contenuta in un decreto legislativo presentato in Consiglio dei ministri, mira a garantire una vita più serena e dignitosa per gli anziani, in linea con le esigenze del patto per la Terza età.
Che cosa prevede il nuovo decreto legislativo?
Il decreto legislativo, atteso da molti e rivolto a circa 14 milioni di anziani italiani, stanzia oltre un miliardo di euro per i primi due anni.
L’obiettivo è garantire agli anziani il diritto di vivere e curarsi nella propria casa, semplificando l’accesso ai servizi e le procedure di valutazione della persona non autosufficiente.
In cosa consiste l’aumento dell’assegno di accompagnamento?
Il punto focale del decreto è l’introduzione di una “prestazione universale graduata” che prevede un aumento del 200% dell’assegno di accompagnamento. Questo aumento è destinato a chi rispetta i seguenti requisiti:
- anziani di almeno 80 anni,
- disabili gravissimi;
- poveri (con un Isee entro i 6.000 euro).
Quando entrerà in vigore questa misura?
La sperimentazione di questa prestazione universale graduata inizierà il 1° gennaio 2025 e si concluderà il 31 dicembre 2026. Durante questo periodo, verranno valutati gli impatti e l’efficacia della misura.
Quali sono le finalità del Patto per la Terza età?
Il Patto per la Terza età, come delineato dalla legge 33 del 2023, si propone di promuovere la vita attiva e l’integrazione delle persone anziane in tutti gli ambienti di vita e di lavoro. Parallelamente, si prepara a gestire diversi gradi di disabilità, fornendo un supporto adeguato.
Chi sarà coinvolto nella gestione e nel monitoraggio delle attività?
La gestione e il monitoraggio delle attività saranno affidati al nuovo Comitato interministeriale per le politiche in favore della popolazione anziana (Cipa). Il Cipa, operando in linea con i Lea e i Leps, stabilirà un Piano nazionale per promuovere la salute e l’invecchiamento attivo.
Come funzionerà la prestazione universale?
La prestazione universale, esente da imposizione fiscale, sarà erogata mensilmente ai beneficiari.
Essa comprende una quota fissa corrispondente all’indennità di accompagnamento e un assegno di assistenza per remunerare il costo del lavoro di cura e assistenza.
-
Vaccino non obbligatorio senza consenso informato: c’è risarcimento?
2 giorni fa
-
Come fa il datore di lavoro a sapere il motivo della malattia?
4 giorni fa
-
Residenza persone fisiche: nuove regole
4 giorni fa
-
Quando è illegittimo il contratto a termine?
5 giorni fa
-
Proposta di acquisto casa legata alla concessione del mutuo
6 giorni fa