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Artigiano senza partita IVA e non iscritto all’albo: va pagato?

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(@paolo-florio)
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Retribuzione del meccanico non iscritto a un albo e senza partita IVA: diritti e responsabilità.

Nell’ambito del lavoro autonomo, esiste una differenza significativa tra professionisti iscritti a un albo o elenco e coloro che svolgono attività manuali o artigianali senza essere iscritti a un albo o possedere una partita IVA. In questo articolo, analizzeremo in dettaglio il caso di un artigiano (ad esempio un meccanico) che lavora in queste condizioni e parleremo del suo diritto a ricevere un compenso per il lavoro svolto, nonostante eventuali violazioni di carattere tributario. Proprio di recente infatti è stata posta alla Cassazione la seguente domanda: l’artigiano senza partita IVA e non iscritto all’albo va pagato? Ecco qual è stata la risposta dei giudici supremi.

Il contratto di lavoro autonomo e la libertà di lavoro autonomo

Per un lavoratore autonomo, come un meccanico, ciò che conta ai fini del riconoscimento del compenso per il lavoro svolto è la conclusione del contratto di lavoro autonomo, anche in forma tacita o verbale (non essendo prevista, dalla legge, la forma scritta). 

La Corte di Cassazione, con una recente ordinanza [1], ha chiarito che al di fuori delle attività riservate in via esclusiva a una determinata categoria professionale, il cui esercizio sia subordinato per legge all’iscrizione in apposito albo o ad abilitazione (ad esempio medici, avvocati, ingegneri), vige il principio generale di libertà di lavoro autonomo o di libertà di impresa di servizi, a seconda del contenuto delle prestazioni e della relativa organizzazione.

L’applicazione dell’articolo 2231 del codice civile

In base al’articolo 2231 del codice civile è nullo il contratto quando la prestazione svolta dal professionista rientra tra quelle riservate in via esclusiva a una determinata categoria professionale, il cui esercizio sia subordinato per legge all’iscrizione in apposito albo o ad abilitazione (come detto sopra è tipicamente l’ipotesi del medico, dell’avvocato, del commercialista, ecc.). Tuttavia, la Cassazione ha precisato che tale disposizione si applica solo a chi svolge professioni intellettuali e non riguarda le attività manuali o artigianali come quella del meccanico.

Il diritto al compenso del meccanico non iscritto a un albo e senza partita IVA

Nel caso in esame, trattandosi di opera artigiana, non vi è norma di legge che subordina il diritto al compenso del meccanico all’iscrizione in albi. Pertanto, il lavoratore autonomo ha diritto di richiedere il pagamento per l’opera svolta, anche se privo di partita IVA, in quanto le eventuali violazioni di carattere tributario non incidono sugli aspetti civilistici ossia non determinano la nullità del contratto e non pregiudicano il diritto a ottenere il pagamento del compenso. 

Esempi e considerazioni pratiche

Immaginiamo il caso di un meccanico che ripara un’automobile senza essere iscritto a un albo e senza possedere una partita IVA. Una volta completato il lavoro, il meccanico ha il diritto di richiedere il pagamento per il servizio reso, nonostante la mancanza di iscrizione o partita IVA. Tuttavia, è importante sottolineare che il meccanico potrebbe essere soggetto a sanzioni tributarie per la mancata registrazione fiscale e l’assenza di una partita IVA. Queste violazioni non impediscono al meccanico di ricevere il pagamento per il lavoro svolto, ma possono comportare conseguenze legali e fiscali separate.

Consigli per il cliente e il meccanico

Per i clienti che si rivolgono a un meccanico non iscritto a un albo e senza partita IVA, è fondamentale essere consapevoli dei potenziali rischi associati a queste situazioni, come ad esempio la difficoltà nel garantire la qualità del lavoro svolto e la mancanza di garanzie legali. È sempre consigliabile verificare le credenziali e le qualifiche del meccanico prima di commissionare un lavoro.

Per i meccanici che operano in queste condizioni, è importante valutare attentamente i rischi e le responsabilità associate alla mancanza di registrazione fiscale e di una partita IVA. Essere in regola con le normative fiscali e professionali non solo garantisce una maggiore protezione legale, ma contribuisce anche a stabilire una reputazione di affidabilità e professionalità nel settore.

Conclusione

In conclusione, un meccanico non iscritto a un albo e senza partita IVA ha il diritto di ricevere un compenso per il lavoro svolto, in quanto le eventuali violazioni di carattere tributario non incidono sugli aspetti civilistici. Tuttavia, è fondamentale per il meccanico e il cliente essere consapevoli dei rischi e delle responsabilità associate a queste situazioni e agire in modo responsabile per garantire la qualità del lavoro e il rispetto delle leggi fiscali e professionali.

 
Pubblicato : 28 Marzo 2023 09:45