Affitti case 2023: cambiano regole per inquilini e proprietari
Nuove norme su tasse, affitti brevi, cedolare secca e bonus per inquilini.
Stai pensando di affittare una casa per le vacanze o sei un proprietario che mette a disposizione la sua proprietà per il turismo? Allora potresti essere interessato a sapere che stanno per arrivare delle novità importanti nel settore degli affitti brevi. Sembra infatti che il 2023 porterà con sé delle nuove regole per l’affitto di case, con effetti sia per inquilini che per proprietari. Ma di che cosa si tratta esattamente? E come potranno influenzare le tue decisioni in fatto di locazioni turistiche? In questo articolo cercheremo di rispondere a queste domande.
Quali sono le nuove norme per gli affitti brevi nel 2023?
Il Ministero del Turismo, in risposta all’aumento del turismo e al rischio di sovradimensionamento rispetto alle potenzialità ricettive locali, vuole introdurre una serie di nuovi obblighi per gli affitti brevi. Tra questi, la durata minima del contratto di locazione turistica sarà di due notti (ad eccezione delle famiglie numerose con almeno un genitore e tre figli) e ogni immobile affittato per finalità turistiche dovrà avere un codice identificativo nazionale (Cin), da esporre all’ingresso dell’immobile e da indicare negli annunci.
Cosa cambia per chi svolge l’attività di locazione in forma imprenditoriale?
Per coloro che svolgono l’attività di locazione in forma imprenditoriale, ovvero per chi gestisce più di quattro appartamenti, entra in vigore l’obbligo di segnalazione certificata di inizio attività (SCIA) presso lo sportello unico per le attività produttive.
Ci sono novità riguardo agli affitti nel 2023?
Nonostante molti rincari stabiliti dai proprietari di casa, gli affitti 2023 saranno ancora ‘mitigati’ dal bonus affitti, prorogato fino al 31 dicembre 2023. Questo bonus prevede uno specifico contributo per aiutare cittadini e famiglie in difficoltà a sostenere la spesa del canone di locazione.
Ad esempio, in Lombardia, il bonus affitto copre 10 mensilità del canone di locazione, fino ad un tetto di spesa massimo di 3.600 euro ad alloggio per richiedenti con Isee entro i 35mila euro e che abbiano sottoscritto il contratto di locazione da almeno sei mesi. L’affittuario deve aver perso il posto di lavoro o aver subito una consistente riduzione dell’orario di lavoro.
Ci sono agevolazioni per i giovani under 31?
Il governo ha confermato il bonus affitto per i giovani under 31, che prevede uno sconto fiscale che può coprire fino al 20% dell’importo del canone di locazione fino a un importo massimo di 2mila euro. Questa agevolazione è valida per quattro anni e non più per tre, ed è usufruibile anche se il contratto vale solo per una porzione dell’unità immobiliare adibita a residenza.
Quali sono le nuove obbligazioni per la registrazione di un contratto?
Dal primo gennaio 2023, per tutti i contratti che prevedono un affitto di breve durata, non superiori a 30 giorni, sarà necessario comunicare all’Agenzia delle Entrate anno di locazione e dati catastali della casa affittata, insieme a tutti gli altri dati già oggi obbligatori per la registrazione di un contratto.
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