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Abuso di dipendenza economica

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(@mariano-acquaviva)
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Quali sono le condotte abusive sul mercato e come possono influenzare le imprese deboli? Qual è la differenza con l’abuso di posizione dominante?

La legge sanziona condotte che, apparentemente, potrebbero sembrare del tutto legali ma che, in realtà, possono essere gravemente lesive dei diritti altrui. Si parla in questi casi di “abusi”, cioè di azioni che, pur rispettando formalmente la legge, in realtà celano un intento illegittimo.

È il classico caso del creditore che, solo per mettere in difficoltà il debitore, fraziona il suo diritto in tanti crediti minori, azionando ognuno di essi in giudizio con ricorsi separati, in modo da lucrare sulle spese legali. È in questo conteso di apparente legittimità che si pone il tema dell’abuso di dipendenza economica che, come vedremo, riguarda i rapporti tra società. Approfondiamo l’argomento.

Che cos’è l’abuso di dipendenza economica?

L’abuso di dipendenza economica si verifica quando un’impresa con un significativo potere di mercato sfrutta tale condizione per imporre condizioni ingiuste o per interrompere arbitrariamente le relazioni commerciali con un’impresa più debole.

Questo comportamento viene considerato una condotta abusiva e, pertanto, è vietata dalla legge [1].

Poniamo il caso di un’impresa che detiene il controllo sul mercato dei fornitori di un determinato prodotto. Questa impresa potrebbe abusare della sua posizione per imporre prezzi e condizioni di vendita sfavorevoli ai fornitori più deboli, creando una situazione di dipendenza economica.

Abuso di dipendenza economica: quali sono le condotte illecite?

Le condotte abusive possono assumere diverse forme: il rifiuto di vendere o comprare, l’imposizione di condizioni gravose, l’interruzione arbitraria delle relazioni commerciali in atto, ecc.

Tutte queste azioni mirano a sfruttare la posizione di potere per ottenere vantaggi ingiusti a discapito delle imprese economicamente deboli.

Immaginiamo che un’impresa dominante interrompa bruscamente i rapporti di fornitura con un’impresa più piccola, senza giustificazioni valide o preavviso. Questo comportamento mette l’impresa più debole in una situazione difficile, minacciando la sua sopravvivenza economica.

Abuso di dipendenza economica e abuso di posizione dominante: differenza

L’abuso di dipendenza economica e l’abuso di posizione dominante [2] sono due concetti simili, ma differiscono per l’entità del potere di mercato detenuto dalle imprese coinvolte.

Nel caso dell’abuso di dipendenza economica, l’impresa esercita un potere significativo, ma non al livello di indipendenza totale rispetto ai concorrenti, clienti e consumatori come nel caso dell’abuso di posizione dominante.

Per intenderci, l’abuso di posizione dominante è quello esercitato dal monopolista, il quale sfrutta la propria posizione di predominio per imporsi sulle altre in modo illecito.

In altre parole, mentre l’abuso di posizione dominante comporta la necessità d’individuare anzitutto il mercato rilevante all’interno del quale l’impresa opera, l’abuso di dipendenza economica attribuisce rilievo non alla posizione dominante di un’impresa sul mercato, ma all’abuso e allo squilibrio delle imprese nell’ambito di un rapporto negoziale.

Insomma: mentre l’abuso di dipendenza economica sanziona l’egemonia nella relazione tra imprese, l’abuso di posizione dominante sanziona l’egemonia all’interno di un certo settore del mercato.

Ciò significa che la disciplina sull’abuso di dipendenza economica può coesistere con quella sull’abuso di posizione dominante, poiché le due forme di illecito possono applicarsi alla stessa situazione.

Immaginiamo che un’impresa monopolista abbia comportamenti abusivi sia nei confronti dei propri concorrenti sia di un’impresa più piccola dipendente economicamente da essa. In questa situazione, entrambe le discipline potrebbero trovare applicazione.

Abuso di dipendenza economica: com’è sanzionato?

L’abuso di dipendenza economica è un fenomeno che può causare gravi danni alle imprese deboli nel contesto commerciale. La normativa vigente mira a prevenire tali condotte abusive e garantire condizioni eque per tutte le imprese coinvolte.

I rimedi civili espressamente previsti contro l’abuso di dipendenza economica sono: la nullità del patto attraverso il quale si realizza l’abuso, il risarcimento dei danni e l’eventuale inibitoria, cioè il divieto sancito dal giudice di reiterare la propria condotta illecita. Competente è il giudice ordinario secondo le regole generali.

Sul versante amministrativo è invece attribuita all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (AGCM – comunemente definita come “Autorità antitrust”) la competenza a conoscere dell’abuso di dipendenza economica nel quale essa ravvisi una rilevanza per la tutela della concorrenza e del mercato.

Le sanzioni amministrative che può comminare l’Antitrust sono di tipo pecuniarie: si tratta, in pratica, di multe salatissime comminate alle imprese che violano la normativa che combatte l’abuso di dipendenza economica.

 
Pubblicato : 27 Ottobre 2023 15:00