forum

Vigile in borghese:...
 
Notifiche
Cancella tutti

Vigile in borghese: è valida la multa?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
41 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Una guida sui limiti dei poliziotti fuori servizio e in borghese: possono elevare contestazioni?

La validità delle multe fatte da agenti della polizia municipale fuori servizio o in borghese è un argomento di grande interesse e dibattito. Recentemente, la giurisprudenza ha fornito chiarimenti importanti su questa tematica, definendo così i diritti e i doveri dei cittadini e degli agenti. In questo articolo, esploreremo il contesto legale e le decisioni della Cassazione per capire meglio se è valida la multa di un vigile in borghese.

Si dice vigile o poliziotto?

Iniziamo subito con una precisazione che i più esperti del settore reclameranno immancabilmente: non si chiamano più «vigili» bensì «polizia municipale» (qualcuno dice anche «agenti della polizia locale»).

Per quanto tuttavia obsoleto, il termine vigile è ancora utilizzato di frequente proprio per distinguere gli agenti della municipale da quelli della polizia di Stato, che operano cioè in tutto il territorio nazionale e non in uno specifico Comune. Proprio questo aspetto è la chiave per comprendere se è valida la multa fatta da un vigile fuori servizio e quindi in borghese.

Quali sono i limiti territoriali e temporali per i vigili urbani?

I vigili urbani – o meglio, gli addetti alla polizia municipale – hanno il potere di agire come agenti di polizia giudiziaria solo all’interno del territorio del proprio ente locale e unicamente durante l’orario di servizio. Questo significa che al di fuori di questi limiti, le loro azioni, inclusa l’elevazione di contravvenzioni stradali, sono considerate illegittime.

La multa di un vigile in borghese è legale?

Secondo la giurisprudenza italiana, le multe fatte da agenti della polizia municipale in borghese e fuori servizio non sono valide e possono essere contestate.

La Cassazione ha firmato numero sentenze che delineano chiaramente la situazione. In particolare, la sentenza n. 2748 del 30 gennaio 2019 ha annullato una multa effettuata da un comandante dei vigili fuori servizio e in abiti civili, stabilendo un importante precedente.

Dove e quando può agire un vigile per elevare una multa?

La Cassazione ha specificato che la qualifica di agenti di polizia giudiziaria attribuita ai vigili urbani è limitata nel tempo (ossia «quando sono in servizio») e nello spazio («nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza»), a differenza di altri corpi (Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza eccetera) i cui appartenenti operano su tutto il territorio nazionale e sono sempre in servizio.

I vigili possono accertare tutte le violazioni in materia di sanzioni amministrative purché si trovino nell’ambito territoriale dell’ente di appartenenza e alla condizione che siano effettivamente in servizio.

Anche la Cassazione penale, con sentenza n. 35099/2015, ha dichiarato nullo l’arresto eseguito dalla polizia municipale al di fuori della propria giurisdizione territoriale.

Quali sono i precedenti della Cassazione sulle multe fatte dai vigili fuori servizio?

La giurisprudenza, incluso il giudice di pace di Trento, si è allineata alla Corte di Cassazione, che con la sentenza n. 5771 del 3 marzo 2008, ha chiarito ulteriormente l’ambito di legittimità delle azioni degli agenti della polizia municipale. Secondo tale sentenza, un verbale di contestazione redatto da un agente in abiti civili e fuori servizio è nullo.

La polizia municipale ha innanzitutto il potere di accertare le violazioni amministrative e quindi di comminare le relative sanzioni. Come anticipato, queste competenze sono limitate all’ambito territoriale del Comune di appartenenza e solo quando gli agenti sono effettivamente in servizio.

Inoltre, l’articolo 57 del Codice di Procedura Penale attribuisce agli agenti della polizia municipale anche la qualifica di agenti di polizia giudiziaria, ma specifica che la loro competenza si limita al territorio del Comune di appartenenza. Quindi, in alcune circostanze, essi possono anche procedere alle denunce penali e all’arresto. Si pensi ai numerosi reati commessi con infrazione del codice della strada (ad esempio la guida in stato di ebbrezza o sotto l’effetto di droghe, gli abusi edilizi, ecc.).

Qual è il territorio di competenza della polizia municipale?

Il territorio di competenza della polizia municipale è l’intero territorio comunale, come stabilito dall’art. 4 della L. n. 65/1986. Tuttavia, la loro qualifica di agenti di polizia giudiziaria è valida solo quando sono effettivamente in servizio.

Si può contestare una multa fatta da un vigile in borghese?

Se una sanzione viene comminata da un agente della polizia municipale in abiti civili e fuori dal servizio, questa viene considerata illegittima perché, in quel momento, l’agente non detiene la qualifica necessaria per esercitare atti amministrativi legittimi in quel contesto. Pertanto il trasgressore può impugnarla:

  • entro 30 giorni al Giudice di Pace;
  • entro 60 giorni al Prefetto.
 
Pubblicato : 27 Dicembre 2023 10:45