È vietato l’uso del computer di bordo se si tocca il display mentre si guida?

La recente modifica legislativa sull’uso del cellulare alla guida ha generato dubbi tra gli automobilisti. Soprattutto, molti si chiedono: cosa succede con i moderni touchscreen presenti sulle auto? Se il conducente li tocca durante la guida rischia la stessa multa, con sospensione della patente, che subisce chi tocca lo smartphone? Scopriamolo insieme.

Quanto costa distrarsi con lo smartphone alla guida?

Guidare usando lo smartphone, salvo si sfrutti la modalità bluetooth, comporta una multa di 422 euro. Se pagata entro 5 giorni, la somma si riduce del 30%. Oltre alla sanzione economica, la patente viene decurtata di 10 punti. L’aspetto che preoccupa di più è la sospensione della patente, che può variare da 15 giorni a due mesi, anche al primo errore. In caso di recidiva (due violazioni nel corso di due anni), la sospensione può arrivare fino a tre mesi.

Quando si può usare lo smartphone?

È permesso l’uso del cellulare soltanto quando il veicolo è fermo, per esempio, durante soste prolungate in coda. La Corte di Cassazione ha chiarito che, se il traffico è talmente congestionato da costringere le auto a fermarsi a lungo, non vi è sanzione. Ma attenzione: se il traffico si muove a scatti, è obbligatorio restare pronti a ripartire e quindi torna il rischio di una multa per uso di cellulare alla guida.

Cosa non si può fare alla guida?

L’articolo 173, comma 2 del codice della strada, elenca dispositivi che sono vietati alla guida:

• smartphone e cuffie;
• computer portatili e notebook;
• tablet;
• altri dispositivi simili che richiedono l’uso delle mani.

L’uso proibito include qualsiasi attività sul dispositivo: telefonate, lettura di notifiche, consultazione di rubriche, mappe o chat. L’unico permesso è l’uso di dispositivi a viva voce o con auricolari, purché attivabili senza l’uso delle mani.

E i touchscreen di bordo?

La questione diventa più complessa. Sebbene i touchscreen siano potenzialmente distrattivi, specialmente con interfacce complesse, la legge non li cita direttamente. Si ritiene che un tocco per pochi secondi sia di difficile contestazione. D’altra parte, alcuni potrebbero argomentare che, così ragionando, non si potrebbero utilizzare neanche i comandi rotativi delle auto che servono per selezionare le voci del computer di bordo. La norma attuale non sembra affrontare esplicitamente la questione, lasciando spazio a interpretazioni e dibattiti.

Si tratta comunque di ragionamenti teorici: in Italia, non essendo ammessi su queste infrazioni controlli automatici (che stanno iniziando in altri Paesi e consentono inquadrature ravvicinate), tutto è rimesso a immagini prese da lontano e alla vista degli agenti, che spesso rinunciano a intervenire anche per non alimentare il contenzioso.