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Urbex: è legale l’esplorazione di luoghi abbandonati?

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(@mariano-acquaviva)
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Quando c’è violazione di domicilio? Cos’è il reato di invasione di terreni o di edifici? Quando si può entrare in un immobile fatiscente e disabitato?

A volte il fascino misterioso di un edificio abbandonato può lasciare senza fiato, al pari dello spettacolo che generalmente offrono le bellezze della natura. Proprio per catturare questi momenti di incanto molte persone si introducono in costruzioni fatiscenti con lo scopo di scattare fotografie o registrare filmati. Questo fenomeno prende il nome di “Urbex”, unione dei vocaboli inglesi “Urban” e “Exploration”. Cosa dice la legge a tal proposito? È legale l’esplorazione di luoghi abbandonati?

In effetti, introdursi in luoghi (almeno apparentemente) abbandonati può far andare incontro a due reati diversi: quello di violazione di domicilio e di invasione di terreni o di edifici. È il caso allora di spiegare quando si integrano questi due delitti e se coloro che si dedicano all’esplorazione di luoghi desolati rischiano di commetterli realmente.

Esplorare un edificio abbandonato è violazione di domicilio?

Secondo la legge [1], il reato di violazione di domicilio scatta a carico di chi si introduce o si trattiene, contro la volontà del proprietario (o di altra persona che ha il diritto di escluderlo, come ad esempio l’inquilino):

  • in un’abitazione, per tale dovendosi intendere l’immobile in cui si vive abitualmente. In questa nozione è ricompresa anche la casa al mare o in montagna, cioè dove ci si reca solo in determinati periodi dell’anno;
  • in un luogo di privata dimora, cioè un posto dove il legittimo titolare può svolgere un atto della vita privata senza che qualcuno possa entrare o assistere. È il caso del retro del negozio, dello spogliatoio o della camera d’albergo, ad esempio;
  • in una delle appartenenze dei luoghi sopra indicati, come ad esempio la cantina, il box, il giardino e perfino il pianerottolo condominiale antistante la porta dell’abitazione.

Alla luce di ciò, entrare in un edificio abbandonato è reato di violazione di domicilio solo se il luogo è abitato o anche solo potenzialmente frequentabile da qualcuno.

Ad esempio, entrare in una baita in montagna costituisce violazione di domicilio, anche se il posto è visitato dai proprietari solo un paio di settimane all’anno. Lo stesso dicasi se la struttura è malandata e il lucchetto alla porta è rotto, cosicché sarebbe molto facile entrare, oppure se i vetri delle finestre sono completamente infranti, sicché è facile pensare che nessuno possa compiervi all’interno alcun atto della vita privata.

Al contrario, introdursi in una casa palesemente abbandonata, cioè lasciata al proprio destino in modo evidente per l’assenza di qualsiasi tipo di ostacolo all’ingresso e per la palese fatiscenza complessiva della struttura, non farebbe scattare il reato di violazione di domicilio.

L’urbex, cioè l’esplorazione di luoghi abbandonati, è quindi legale se ci si introduce in un edificio che è stato definitivamente abbandonato dal proprietario, ciò dovendosi evincere:

  • dall’assenza di qualsiasi impedimento all’ingresso (un cancello, per quanto basso e malandato; uno steccato intorno al cortile esterno, ecc.);
  • dalle condizioni strutturali dell’edificio stesso, dalle quali deve comprendersi chiaramente il degrado del luogo.

Queste due condizioni devono sussistere contemporaneamente: costituirebbe infatti reato entrare in una normale abitazione priva, però, di misure di sicurezza (si pensi al proprietario che, uscendo, ha lasciato cancello e porta d’ingresso completamente spalancati), oppure introdursi in un fabbricato abbandonato delimitato però da adeguata recinzione e da cartelli che proibiscono l’ingresso.

Esplorare un luogo abbandonato è invasione di edifici?

La legge [2] punisce chiunque invade arbitrariamente terreni o edifici altrui, pubblici o privati, al fine di occuparli o di trarne in qualche modo profitto.

La norma è pensata per punire coloro che non si limitano a entrare in casa altrui per un breve periodo di tempo (si pensi al ladro, ad esempio) ma che “mettono le tende” nell’immobile altrui al fine di occuparlo stabilmente.

Si pensi al fenomeno dell’occupazione abusiva, cioè a coloro che, approfittando dell’assenza dei proprietari, si introducono nell’abitazione altrui, cambiano la serratura e decidono di non andarsene più.

La permanenza per un significativo periodo di tempo è la caratteristica del reato di invasione di edifici e terreni, che consente pertanto di escludere in modo certo che possa integrarsi tale illecito in presenza del fenomeno dell’Urbex, consistente nell’esplorare luoghi abbandonati solamente per il tempo necessario ad apprezzarne il fascino e il mistero.

Urbex: quando è illegale?

Tirando le fila di quanto detto sinora, possiamo affermare che l’Urbex costituisce reato solamente quando i luoghi esplorati non siano realmente abbandonati, ma solo temporaneamente disabitati o lasciati incustoditi.

Pertanto, commette il reato di violazione di domicilio chi, seppur mosso dall’intenzione di scattare solo qualche fotografia, si introduca in una casa disabitata ma comunque potenzialmente frequentabile dal proprietario, come sarebbe facile desumere dalla presenza dell’antenna parabolica sul tetto e dal lucchetto al cancello.

Ugualmente, è reato introdursi in un giardino, per quanto incolto possa essere, se è recintato, così come lo è entrare in una casa fatiscente ma saltuariamente frequentata dal proprietario per depositarvi roba vecchia.

 
Pubblicato : 30 Luglio 2023 10:45