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Una nuova sanatoria fiscale: opportunità o condono?

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(@angelo-greco)
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Con la nuova legge delega il Governo condona i reati a chi non può pagare per necessità e ai super ricchi. Ecco come la nuova sanatoria fiscale potrebbe influire sui contribuenti e soprattutto sulle piccole imprese.

È possibile creare un equilibrio tra l’equità fiscale e la necessità di facilitare la conformità fiscale per i super ricchi e gli evasori per necessità? Questo è l’enigma che il governo attuale cerca di risolvere con la nuova sanatoria fiscale prevista nella legge delega appena approvata con cui si vuol operare la riforma fiscale.

I super ricchi con grandi patrimoni potrebbero ottenere un sollievo dalle sanzioni penali e amministrative, in cambio della piena trasparenza con l’Agenzia delle Entrate. Ed è prevista inoltre una scappatoia per l’«evasione di necessità», quella cioè di chi non può pagare le imposte per ragioni oggettive, indipendenti dalla propria volontà.

Ma come si inserisce tutto ciò nel più ampio quadro della riforma fiscale? Scopriamolo insieme.

Che cos’è la nuova sanatoria fiscale proposta?

L’idea di una sanatoria fiscale per i super ricchi sta iniziando a prendere forma nel quadro di una delega fiscale che è entrata recentemente nel suo iter in Senato. Questo accordo consentirebbe ai titolari di ingenti patrimoni, sia in Italia che all’estero, di rivelare le loro intricate situazioni finanziarie che potrebbero portare a rischi fiscali o addirittura ad accuse di evasione fiscale.

Quali sono i vantaggi per i super ricchi?

Il concetto alla base della proposta è quello del baratto: i super ricchi vengono incentivati a essere completamente trasparenti con l’Agenzia delle Entrate. In cambio, avrebbero una riduzione delle sanzioni penali e amministrative. In altre parole, l’esecutivo valuta di ampliare un meccanismo di collaborazione già esistente, che attualmente riguarda solo le grandi società, ai super ricchi.

Come funziona l’adempimento collaborativo?

L’adempimento collaborativo non è un concetto nuovo. Esiste già un meccanismo simile per le grandi aziende, sebbene sia raramente utilizzato. L’adesione all’adempimento collaborativo potrebbe rendere meno probabile l’accertamento, nel caso in cui il contribuente dovesse fare una dichiarazione falsa.

Che impatto avrà questo sulla riforma fiscale complessiva?

La sanatoria fiscale proposta è solo una parte di una più ampia riforma fiscale. Per convincere i critici che l’evasione fiscale può essere combattuta in maniera più efficace con un dialogo preventivo tra il Fisco e il contribuente, il governo sta cercando di estendere le maglie dei regimi di favore.

Quali sono le implicazioni per le piccole imprese e gli evasori per necessità?

La proposta include anche un rilassamento delle sanzioni penali per l’evasione fiscale di necessità, ovvero per coloro che non hanno pagato le tasse a causa di “fatti non imputabili” al contribuente. Inoltre, la proposta prevede un concordato preventivo biennale per le imprese di piccole dimensioni e le partite Iva, che bloccerebbe la base imponibile per due anni.

Quali sono le prospettive future?

Il dibattito sulla riforma fiscale è lungi dall’essere concluso. L’attenzione del governo si sta ora spostando su possibili modifiche al meccanismo di adesione e sul superamento degli Isa (Indicatori Sintetici di Affidabilità). Ma il governo è anche sotto pressione per trovare nuove risorse, necessarie sia per la riforma del fisco che per altre promesse della destra.

In conclusione, questa proposta di sanatoria fiscale è un esempio di come il governo sta cercando di bilanciare la necessità di equità fiscale con l’esigenza di facilitare la conformità fiscale per tutti i contribuenti, indipendentemente dalle loro dimensioni o ricchezza. Ma come sempre, solo il tempo dirà se queste misure si tradurranno in un successo a lungo termine.

 
Pubblicato : 17 Luglio 2023 07:21