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Un dentista può rifiutare un paziente con Hiv?

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(@mariano-acquaviva)
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Un medico privato può rifiutarsi di assistere un malato? Quando scatta il reato di omissione di soccorso? Obiezione di coscienza: cos’è?

La sanità pubblica italiana è al servizio di tutte le persone che ne hanno bisogno. Ciò significa che non è possibile rifiutare di prestare assistenza a chi ne ha necessità. Ad esempio, non si può mandar via il paziente che è giunto in pronto soccorso, pena la denuncia ai carabinieri. Con questo articolo ci occuperemo di un caso particolare: vedremo cioè se un dentista può rifiutare un paziente con hiv.

Il quesito ci rimanda a un altro argomento, ugualmente importante: un medico privato può rifiutarsi di assistere un paziente? In altre parole, a prescindere da una motivazione più o meno plausibile, un dottore che non esercita in ospedale può decidere di non assumersi la responsabilità di curare un malato? Se l’argomento t’interessa, prosegui nella lettura: vedremo insieme se un dentista può rifiutare un paziente con hiv.

Medico può rifiutare di assistere un paziente?

Un medico può rifiutare un paziente? Dipende:

  • se il medico esercita la professione in ospedale o comunque in convenzione con il servizio sanitario nazionale, non può rifiutare di prestare assistenza a un malato;
  • se il medico esercita la professione nel proprio studio privato, allora non è obbligato ad assistere il paziente che si è rivolto a lui. Trattandosi di una prestazione privata, il dottore è libero di stipulare o meno il contratto con il cliente che si è rivolto a lui.

Medico può rifiutare di assistere un malato grave?

Nessun medico può invece mai rifiutare di prestare soccorso a un malato in gravi condizioni: in un’ipotesi del genere, il medico deve sempre assistere il paziente, nei limiti delle proprie competenze e in attesa di soccorsi specializzati.

Ad esempio, se il paziente di un dentista, mentre è in sala d’attesa, viene colto da un improvviso malore, dovrà essere tempestivamente assistito dal dentista stesso, non potendosi questo rifiutare solamente perché si tratta di cure che non riguardano la propria specializzazione.

Questo obbligo è sancito direttamente dal codice deontologico dei medici, secondo cui “Il medico, indipendentemente dalla sua abituale attività, non può mai rifiutarsi di prestare soccorso o cure d’urgenza e deve tempestivamente attivarsi per assicurare ogni specifica e adeguata assistenza” [1].

Anche il giuramento d’Ippocrate proclamato ad inizio professione da ogni medico recita così “…giuro… di prestare soccorso nei casi d’urgenza e di mettermi a disposizione dell’autorità competente, in caso di pubblica calamità”.

Pertanto, che eserciti in una struttura pubblica o in una privata, tutti i medici sono tenuti a prestare il primo soccorso alla persona che ne abbia urgente bisogno.

Medico rifiuta paziente: è reato?

Il medico che esercita in ospedale o in altra struttura convenzionata con il servizio sanitario nazionale non può rifiutare i pazienti: se lo facesse, incorrerebbe nel reato di rifiuto di atti d’ufficio, punito con la reclusione da sei mesi a due anni [2].

Se invece un medico rifiuta di prestare soccorso a una persona che ne ha urgente bisogno, allora scatta il reato di omissione di soccorso [3], punito con la reclusione fino a un anno o con la multa fino a duemilacinquecento euro.

Secondo la Cassazione, commette questo tipo di delitto il medico che, anche se fuori dal servizio, omette di prestare il soccorso adducendo di non aver avuto a disposizione gli idonei strumenti di soccorso [4].

Medico: quando c’è obiezione di coscienza?

Eccezionalmente, la legge consente al medico di rifiutare un determinato trattamento sanitario nel caso in cui questo contrasti con la sua morale, sempreché questo atteggiamento non comporti un grave e immediato danno al paziente.

Classico esempio di obiezione di coscienza è quello riguardante l’aborto.

Dentista può rifiutare un paziente con hiv?

Quanto detto sinora si applica anche al caso del dentista che rifiuta un paziente con hiv. Bisogna quindi distinguere:

  • se il dentista esercita in una struttura pubblica o convenzionata con il servizio sanitario nazionale, non potrà assolutamente rifiutarsi di assistere un paziente con hiv;
  • se il dentista esercita come libero professionista, allora potrà rifiutare la persona sieropositiva, in quanto in capo al medico privato sussiste solamente l’obbligo di intervenire in caso d’urgenza.

In effetti, ogni studio dentistico deve essere dotato di tutte quelle precauzioni per prevenire qualsiasi forma di contagio o di trasmissione d’infezione (quindi anche hiv).

Ecco perché il dentista che lavora nel settore pubblico non potrebbe rifiutare legittimamente di curare una persona che si sia dichiarata sieropositiva: se lo facesse compirebbe una discriminazione intollerabile, punita penalmente.

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Pubblicato : 11 Dicembre 2022 17:24