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Un condomino può agire in tribunale in difesa del condominio?

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(@raffaella-mari)
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Scopri come un singolo condomino può adire le vie legali in tutela delle parti comuni per difendere i diritti del condominio in caso di inerzia dell’amministratore.

Ti sei mai chiesto se un condomino può agire in tribunale per difendere i diritti del condominio, specialmente quando l’amministratore sembra non fare nulla? Questa è una questione legale intricata che riguarda i diritti dei condomini e la gestione dei beni comuni. Questo articolo esplora questa questione in dettaglio, prendendo in considerazione recenti decisioni della Corte di Cassazione e spiegando in termini semplici ciò che la legge prevede.

Quando può un condomino agire autonomamente?

In alcuni casi, un condomino può agire autonomamente per far valere i diritti sulle parti comuni del condominio. Questa possibilità si manifesta soprattutto quando l’amministratore del condominio mostra inerzia o inattività. Un esempio tipico potrebbe essere l’installazione non autorizzata di un pianerottolo in cima alla scala. Ma lo stesso può valere ad esempio quando un altro condomino realizza una veranda – ossia chiude il balcone – e così deturpa la facciata dell’edificio (difatti il decoro architettonico del fabbricato è un bene comune).

Dunque, quando l’amministratore non interviene, il singolo condomino può ricorrere alla giustizia anche da solo, e senza bisogno di farsi autorizzare dall’assemblea, per tutelare i diritti del condominio.

Chi paga le spese legali?

Il condomino che agisce in difesa del condominio deve però anticipare le spese legali che poi può recuperare dalla parte soccombente nel caso in cui vinca la causa. Non può quindi chiedere il rimborso al condominio. Rimborso che non gli spetta non essendoci stata una delibera che lo abbia autorizzato ad agire.

Cosa dice la Corte di Cassazione?

La Corte di Cassazione, con l’ordinanza n. 16934 della sezione Seconda del 14-06-2023, ha confermato questa possibilità. La Corte ha respinto il ricorso di un proprietario di un appartamento che aveva installato dei pianerottoli sulle scale senza l’autorizzazione dell’assemblea, sottolineando che il condomino può agire da solo per far valere i diritti sulle parti comuni.

Quali sono i diritti del singolo condomino?

Il condomino non solo ha il diritto di difendere i suoi diritti di proprietario esclusivo, ma anche i suoi diritti di comproprietario pro quota delle parti comuni. Questo significa che il condomino può ricorrere all’autorità giudiziaria nel caso di inerzia dell’amministrazione del condominio, come stabilito dall’art. 1105 c.c.

Il condomino può intervenire in un giudizio già iniziato?

Sì, il singolo condomino ha anche il diritto di intervenire in un giudizio in cui la difesa dei diritti dei condomini sulle parti comuni è stata già legittimamente intrapresa dall’amministratore. Questo include anche il diritto di impugnare le decisioni che potrebbero avere effetti sfavorevoli per il condominio.

Conclusione

In sintesi, un singolo condomino ha il diritto di agire in tribunale per difendere i diritti del condominio in caso di inerzia dell’amministratore. Questo rappresenta una tutela importante per garantire un’adeguata gestione dei beni comuni. Ricorda sempre che in caso di questioni legali, è sempre una buona idea consultare un avvocato esperto in diritto condominiale.

 
Pubblicato : 15 Giugno 2023 17:30