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Ubriaco in bicicletta: scatta la sanzione penale?

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(@mariano-acquaviva)
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La guida in stato di ebbrezza scatta anche quando si è in sella a una bici? Quali sono le sanzioni previste? Cosa succede se si investe un ciclista ubriaco?

La bicicletta è comoda e salutare. Quando non bisogna compiere lunghi tragitti, è l’ideale per andare a lavoro, soprattutto se le temperature sono miti. I vantaggi sono notevoli: basti solo pensare al risparmio di carburante e di tempo per trovare parcheggio. Anche la bicicletta è però un veicolo e come tale, nasconde le sue insidie. Nello specifico, per chi è ubriaco in bicicletta scatta la sanzione penale?

In genere il problema non si pone perché una “sbandata” in bici raramente ha delle conseguenze: di solito si rischia al massimo di cadere rovinosamente a terra. Non è detto però che sia sempre così: guidare pericolosamente un velocipede potrebbe avere ripercussioni serie, ad esempio per il pedone investito. Cosa dice la legge a riguardo? Scatta la sanzione penale per chi è ubriaco in bicicletta?

Quando c’è guida in stato di ebbrezza?

Secondo la legge [1] c’è guida in stato di ebbrezza quando il conducente si pone alla guida con un tasso alcolemico (cioè, con un quantitativo di alcool nel sangue) superiore a 0,5 grammi per litro (g/l): oltrepassato questo limite, scatta l’illecito amministrativo consistente nel pagamento di una somma da 543 a 2.170 euro. Al di sotto di detta soglia, invece, la guida è perfettamente legale.

Guida in stato di ebbrezza: quando c’è reato?

Guidare in stato di ebbrezza costituisce reato solamente se il tasso alcolemico supera gli 0,8 grammi per litro (g/l). In questa circostanza le sanzioni sono:

  • ammenda da ottocento a 3.200 euro;
  • arresto fino a sei mesi;
  • sospensione della patente da sei mesi a un anno.

Se il tasso alcolemico è superiore a 1,5 g/l, le sanzioni sono:

  • ammenda da 1.500 a 6.000 euro;
  • arresto da sei mesi a un anno;
  • sospensione della patente di guida da uno a due anni.

C’è guida in stato di ebbrezza anche in bicicletta?

Secondo la legge è vietato guidare in stato di ebbrezza; nessuna specificazione è prevista riguardo al tipo di veicolo che non bisognerebbe condurre.

Per tale ragione, la giurisprudenza ritiene pacificamente che l’illecito possa scattare anche se si è alla guida di una bicicletta.

Nello specifico, secondo la Cassazione [2], il reato di guida in stato di ebbrezza può essere commesso anche mediante la conduzione di una bicicletta, in ragione della concreta idoneità del mezzo usato ad interferire sulle generali condizioni di regolarità e di sicurezza della circolazione stradale.

Ad esempio, la Suprema Corte [3] ha punito con un mese e quindi giorni di arresto, oltre a un’ammenda di mille euro, un ciclista che spingeva i pedali sotto i fumi dell’alcol, portando a bordo con sé, peraltro, anche il figlio minore.

L’uomo avanzava in equilibrio precario, cadendo continuamente e attentando così alla incolumità propria, del bambino e a quella degli altri utenti della strada.

Andare in bici da ubriachi: c’è sospensione della patente?

L’uomo beccato a guidare la bicicletta mentre si trova in stato di ebbrezza non rischia la sospensione della patente di guida, visto che per guidare il velocipede non occorre alcun titolo.

La Suprema Corte [4] ha infatti precisato che nei confronti di chi conduca in stato di ebrezza da bevande alcooliche una bicicletta, veicolo per la guida del quale non è prevista patente alcuna, non può esser applicata la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida, che presuppone un abuso dell’autorizzazione amministrativa.

Stesso discorso vale ovviamente per la decurtazione dei punti: il ciclista ubriaco non rischia nemmeno questo tipo di sanzione.

Per ulteriori approfondimenti su questo specifico tema, si legga l’articolo dal titolo Guida in stato di ebbrezza in bicicletta: conseguenze.

Ciclista ubriaco: cosa succede se causa un incidente?

Chi va in bici mentre è ubriaco risponde della propria condotta anche se dovesse causare un sinistro. Ciò significa che si applica anche al ciclista ebbro la norma secondo cui, se il conducente in stato di ebbrezza provoca un incidente stradale, le sanzioni sono raddoppiate ed è disposto il fermo amministrativo del veicolo, salvo che appartenga a persona estranea all’illecito.

Inoltre, il ciclista ubriaco risponde dei danni causati alle altre persone (ad esempio, ai pedoni investiti), che dovrà quindi risarcire.

Infine, il giudice potrebbe applicare il concorso di colpa al ciclista che si è fatto investire in quanto ubriaco. Ad esempio, se un uomo in bici viene investito da un’auto e, a seguito di accertamenti, si scopre che il ciclista si è improvvisamente lanciato in strada senza alcun preavviso perché brillo, allora il giudice potrà diminuire il risarcimento spettantegli in virtù della sua condotta colpevole.

Il contributo colposo del ciclista ubriaco nella causazione dell’incidente va però rigorosamente dimostrato, soprattutto se il conducente del veicolo che l’ha investito ha a propria volta violato le regole del Codice della strada.

In altre parole, al ciclista ubriaco che viene investito non bisogna necessariamente attribuire un certo grado di colpa.

Secondo la Cassazione [5], l’automobilista che procede a velocità sostenuta ampiamente oltre i limiti consentiti (nella fattispecie, 120 km/h dove il limite era 50 km/h) risponde sia in sede civile che penale della propria condotta, anche se la vittima era ubriaca alla guida del proprio velocipede.

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Pubblicato : 5 Dicembre 2022 11:30