La prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena stabilita dalla legge. Cosa succede se è previsto l’ergastolo?

Chi è colpevole di un reato rischia di essere condannato al carcere. Perché la sanzione possa essere inflitta, però, occorre che essa venga irrogata tempestivamente: superato un certo limite, infatti, il crimine si estingue. È proprio in questo contesto che si pone il seguente quesito: tutti i reati vanno in prescrizione?

La prescrizione è una causa di estinzione che si applica allorquando, dal momento in cui il reato è stato commesso, è trascorso un eccessivo lasso di tempo senza che sia intervenuta una sentenza. In un certo senso, la prescrizione rappresenta la “scadenza” di un reato. La prescrizione, dunque, salva l’imputato in quanto lo mette al riparo dal possibile giudizio negativo del tribunale. Tutti i reati vanno in prescrizione? Vediamo cosa dice la legge.

Dopo quanto tempo si prescrive un reato?

Secondo la legge [1], la prescrizione estingue il reato decorso il tempo corrispondente al massimo della pena stabilita dalla legge e, comunque, un tempo non inferiore a 6 anni se si tratta di delitto e a 4 anni se si tratta di contravvenzione.

La durata del termine di prescrizione è tanto più lunga quanto più grave è il reato.

Quando per il reato la legge stabilisce congiuntamente o alternativamente la pena detentiva e la pena pecuniaria, per determinare il tempo necessario a prescrivere si ha riguardo soltanto alla pena detentiva.

In buona sostanza, per sapere dopo quanto tempo si prescrive un reato bisogna vedere qual è la pena massima prevista per esso, espressa in anni di reclusione. Facciamo un esempio.

La rapina è punita con la reclusione da 5 a 10 anni. Ciò significa che la rapina si prescrive dopo 10 anni da quando è stata commessa.

In ogni caso, un delitto non può mai prescriversi prima di 6 anni, mentre una contravvenzione (reato minore) mai prima di 4 anni.

La diffamazione è punita con la reclusione fino a 1 anno. Trattandosi di delitto, il reato si prescrive dopo 6 anni.

Esistono però alcune eccezioni alla regola appena spiegata. Secondo la legge, per alcuni reati particolarmente gravi i termini di prescrizione sono maggiori.

Ad esempio, i termini di prescrizione sono raddoppiati per reati come maltrattamenti in famiglia e violenza sessuale.

La violenza sessuale è punita con la reclusione da 6 a 12 anni. il reato si prescrive dopo 24 anni, cioè il doppio del massimo stabilito dalla legge.

Da quando decorre la prescrizione?

Il termine della prescrizione decorre dal giorno della consumazione del reato.

Ciò significa che la prescrizione comincia a maturare anche se la persona offesa non si è ancora accorta di essere stata vittima di un reato. Tale conoscenza rileva ai fini della querela ma non della prescrizione.

Maria è stata truffata: qualcuno le ha fatto credere di essere un operatore bancario e, ottenute le credenziali, è entrata nel suo conto corrente prelevando del denaro. Maria si accorge dell’inganno solo dopo qualche settimana. Il giorno a partire dal quale decorre la prescrizione è quello in cui il truffatore ha sottratto i soldi e non quello in cui la vittima si è resa conto di essere stata raggirata.

I reati si possono prescrivere in appello?

Il corso della prescrizione del reato cessa definitivamente con la pronuncia della sentenza di primo grado, che sia di condanna o di assoluzione [2].

Ciò significa che i reati possono prescriversi solo in primo grado.

Per evitare però che i gradi di giudizio successivi al primo possano avere una durata indefinita, la legge ha previsto che la mancata definizione del giudizio di appello entro il termine di 2 anni costituisca causa di improcedibilità dell’azione penale.

In Cassazione, invece, il procedimento deve concludersi entro il termine di 1 anno, pena l’improcedibilità dell’azione penale.

Tutti i reati si prescrivono?

Non tutti i reati vanno in prescrizione.

Secondo il codice penale, la prescrizione non estingue i reati puniti con l’ergastolo, anche come effetto dell’applicazione di circostanze aggravanti.

Non vanno in prescrizione reati come l’omicidio aggravato, la strage (se dal fatto deriva la morte di una o più persone), il sequestro di persona da cui sia derivata la morte del sequestrato, l’attentato alla vita del Presidente della Repubblica, l’attentato per finalità terroristiche o di eversione (se deriva la morte di una persona).

Dunque, in linea con il principio in ragione del quale la prescrizione è tanto più lunga quanto più elevata è la pena, per i reati puniti con l’ergastolo, e cioè con la pena detentiva perpetua, non è prevista alcuna prescrizione.

Ciò significa che un reato punito con l’ergastolo, anche se commesso molti decenni prima, potrà sempre essere perseguito dalla legge.