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Trucchi per togliere fermo amministrativo auto

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(@angelo-greco)
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Come togliere il fermo auto senza pagare: trucchi e strategie per chi non ha pagato una cartella esattoriale.

Tutti sono esposti al rischio di un fermo amministrativo sul proprio veicolo se trascurano gli avvisi di accertamento, le cartelle esattoriali e i solleciti di pagamento inviati dagli enti pubblici come il Comune, l’Agenzia delle Entrate, l’INPS, la Regione, ecc.

Per sottrarsi alle cosiddette “ganasce fiscali” è fondamentale intervenire tempestivamente, agendo prima che il provvedimento venga registrato al PRA. Scopriamo quindi se esistono trucchi per togliere il fermo amministrativo sull’auto, quali sono e come si possono attuare.

Come fare ricorso contro il fermo amministrativo?

Il primo trucco per togliere il fermo amministrativo è verificare se lo stesso è avvenuto nel rispetto delle norme di legge. Norme che impongono una procedura molto rigorosa:

  • notifica dell’avviso di accertamento;
  • successiva notifica della cartella esattoriale;
  • decorso di 60 giorni;
  • notifica del preavviso di fermo;
  • decorso di 30 giorni;
  • iscrizione del fermo al PRA.

Pertanto, se non hai mai ricevuto la cartella esattoriale o il preavviso di fermo puoi impugnare tale provvedimento.

Un altro frequente motivo di ricorso è la prescrizione del debito che varia a seconda della sua natura:

  • 10 anni per le imposte dovute allo Stato (Irpef, Iva, Ires, ecc.);
  • 5 anni per le imposte dovute agli enti locali (Imu, Tari, Tosap, ecc.);
  • 5 anni per le sanzioni amministrative (come le multe stradali), per le sanzioni fiscali (applicate in caso di omesso o ritardato versamento dei tributi), per le sanzioni penali;
  • 5 anni per i contributi dovuti a Inps e Inail;
  • 3 anni per il bollo auto.

È bene però ricordare che la notifica della cartella esattoriale e, dopo di essa, dei successivi solleciti (le cosiddette “intimazioni di pagamento”), interrompono il termine di prescrizione e lo fanno decorrere nuovamente da capo, a partire dal giorno successivo alla notifica stessa.

Si può prendere conoscenza del debito alla base del fermo tramite il preavviso di fermo oppure chiedendo un estratto di ruolo all’Esattore o, in ultimo, presentando un’istanza di accesso agli atti amministrativi allo stesso Esattore (obbligato a rispondere).

Per fare ricorso bisogna presentare un atto di impugnazione nel rispetto dei seguenti termini:

  • entro 30 giorni al Giudice di Pace se il fermo si riferisce alle multe stradali e ad altre sanzioni amministrative;
  • entro 60 giorni alla Corte di Giustizia Tributaria di primo grado se il fermo si riferisce a imposte o tasse;
  • entro 40 giorni al tribunale ordinario, sezione lavoro e previdenza, se il fermo si riferisce a contributi Inps e Inail.

Contestazione fermo per l’auto necessaria al lavoro

Se l’auto è essenziale per svolgere l’attività professionale o imprenditoriale, come nel caso di un rappresentante di commercio o di una ditta di trasporti, è possibile richiedere un’esenzione dal fermo all’Agente della Riscossione dopo la notifica del preavviso. È necessario dimostrare la natura strumentale del veicolo rispetto all’attività lavorativa; a tal fine è opportuno che l’auto sia registrata come bene ammortizzabile.

È esclusa tale esenzione per coloro che appartengono ad altre categorie lavorative (ad esempio dipendenti) o che non lavorano (ad esempio casalinghe, disoccupati, pensionati) per quanto il veicolo possa essere indispensabile per svolgere attività fondamentali della vita quotidiana (fare la spesa, recarsi al lavoro, prendere i bambini da scuola, ecc.).

Intestare l’auto a un disabile

Uno dei trucchi più comunemente usati per evitare il fermo è intestare l’auto a un disabile a cui siano stati riconosciuti i benefici della legge 104 del 1992. Il portatore di handicap infatti non può essere soggetto al fermo amministrativo anche se non ha pagato le cartelle esattoriali.

Secondo alcune sentenze è sufficiente anche la semplice cointestazione del veicolo ma sul punto non c’è ancora uniformità di vedute.

Intestare l’auto a un familiare

Una strategia per evitare il fermo su un veicolo è intestarlo a un’altra persona, preferibilmente un familiare o una persona fidata, che non abbia debiti con il fisco o la pubblica amministrazione. Il passaggio di proprietà deve avvenire prima della notifica del preavviso di fermo.

Secondo alcune sentenze, un veicolo cointestato con una persona diversa dal debitore potrebbe non essere soggetto a fermo amministrativo. Tuttavia, anche su tale aspetto non si registra ancora un indirizzo giurisprudenziale unanime.

Chiedere una dilazione del debito col fisco

Chi ha ricevuto il preavviso di fermo può chiedere una rateazione della cartella esattoriale. L’accoglimento dell’istanza impedisce l’attuazione del fermo stesso.

La medesima richiesta può essere presentata anche da chi ha già subito il fermo amministrativo; tuttavia, in questo caso, per ottenere la sospensione del fermo è necessario pagare la prima rata, chiedere una quietanza di pagamento all’Agente della Riscossione e poi depositarla al PRA affinché blocchi gli effetti del provvedimento. Da tale momento è possibile tornare a circolare, ma il fermo verrà cancellato definitivamente solo con il pagamento dell’ultima rata.

Rottamare l’auto

La rottamazione dell’auto con il fermo non è ammessa dalla legge, a meno che il veicolo non sia diventato un rifiuto pericoloso.

Si può certamente vendere l’auto ma, in questo caso, l’acquirente “eredita” il fermo ed è tenuto a rispettarlo. Sicché è necessario informarlo di ciò prima dell’atto di acquisto. Egli potrà liberare l’auto dal fermo pagando il debito; potrà anche farlo il venditore con la somma ricevuta dalla vendita.

Acquisto di auto nuova

Acquistare un nuovo veicolo può sembrare una via d’uscita, dato che il fermo non si estende automaticamente al nuovo mezzo. Tuttavia, se il debito persiste, nulla esclude che l’Agente di riscossione decida di emettere un ulteriore fermo anche sul nuovo veicolo.

Non vi è un limite al numero di fermi che possono essere applicati ai veicoli di una stessa persona. Pertanto, acquistare un nuovo veicolo non garantisce l’immunità da futuri fermi amministrativi.

 
Pubblicato : 28 Dicembre 2023 07:45