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Tirare sassi contro un cane: cosa si rischia

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(@raffaella-mari)
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Condanna penale per maltrattamento di animali e risarcimento del danno al padrone se il cane non è randagio.

Tirare sassi contro un cane è un comportamento crudele e inaccettabile che può portare a gravi conseguenze legali. In questo articolo, esamineremo un caso recente che ha visto imputato un uomo per aver lanciato sassi contro cani presenti su un terrazzo, e discuteremo delle possibili ripercussioni di tali azioni. Nello stabilire cosa si rischia a tirare sassi contro un cane ci riferiremo sia all’ipotesi di cani randagi che a un cane di proprietà altrui. 

Il reato di maltrattamento di animali 

Chi tira sassi a un cane, sia questo randagio o meno, commette una reato e può essere denunciato da chiunque: quello di maltrattamento di animali. Per questa condotta viene punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro.

In una recente vicenda analizzata di recente dalla Cassazione [1], un uomo è stato condannato per maltrattamento di animali dopo aver lanciato sassi contro alcuni cani presenti sul terrazzo di una casa nella provincia di Brescia. Ma la cosa più interessante di questa pronuncia è il fatto che, a detta dei giudici, la condanna scatta a prescindere dall’aver colpito l’animale. Quindi anche chi sbaglia mira può essere ugualmente denunciato.

Importanza delle prove video

Le riprese video in questo caso sono state cruciali per determinare la colpevolezza dell’uomo. I giudici hanno chiarito che le riprese video non sono soggette alla disciplina delle intercettazioni, ma costituiscono invece prove documentali legittimamente acquisibili. La tutela della riservatezza non è assoluta e deve essere bilanciata con l’esigenza di acquisizione probatoria nel processo penale.

Dolo diretto e intenzionale

Il tribunale ha sottolineato l’importanza del dolo diretto e intenzionale nella condotta delittuosa dell’uomo. Grazie alle riprese video, è stato possibile individuare i lanci di sassi contro i cani e ricostruire la volontà dell’uomo di colpire gli animali. Questo elemento è fondamentale per stabilire la responsabilità penale dell’individuo nel caso di maltrattamento di animali: a rilevare infatti è solo la volontà, a prescindere dal fatto che il cane sia stato ferito.

Risarcimento dei danni

Oltre alla condanna penale, chi tira sassi a un cane deve risarcire il padrone dei cani per i danni causati. Ciò evidentemente non succede per i cani randagi che non hanno un padrone.

I giudici hanno affermato che, ai fini della condanna generica al risarcimento dei danni, non è necessaria la prova della concreta esistenza di danni risarcibili, essendo sufficiente l’accertamento della potenziale capacità lesiva del fatto dannoso e dell’esistenza di un nesso di causalità tra questo e il pregiudizio lamentato, desumibile anche presuntivamente.

Conclusioni

Tirare sassi contro un cane può avere gravi conseguenze legali e morali. Il caso presentato in questo articolo dimostra che le autorità sono pronte a perseguire coloro che maltrattano gli animali e a proteggere i diritti degli animali e dei loro proprietari. È importante ricordare che il rispetto e la protezione degli animali sono responsabilità di tutti e che il maltrattamento di animali non deve essere tollerato.

 
Pubblicato : 24 Marzo 2023 14:00