Termini appello penale riforma Cartabia
Entro quanto tempo è possibile impugnare la sentenza di condanna penale a seguito della riforma Cartabia? In quali casi l’imputato è assente?
L’imputato che è stato condannato in primo grado può proporre impugnazione sperando che la corte d’appello pronunci sentenza di assoluzione. Per fare ciò, però, occorre rispettare determinate tempistiche. È in questo contesto che si pone il seguente quesito: quali sono i termini per fare appello penale dopo la riforma Cartabia?
Nel 2023 sono state parzialmente modificate le condizioni per poter proporre impugnazione contro la sentenza sfavorevole. Per evitare che la condanna diventi irrevocabile è quindi importante sapere di cosa si tratta e quali sono i termini precisi da rispettare. Approfondiamo l’argomento.
Quali sono i termini per la redazione della sentenza?
I termini per fare appello penale sono strettamente legati a quelli che la legge concede al giudice per redigere le motivazioni della sentenza.
Tra essi sussiste un vero e proprio rapporto proporzionale: più tempo si prende il giudice per depositare in cancelleria la sentenza completa di motivazione, maggiori sono i termini per proporre appello.
La legge [1] dice che, come regola, il giudice dovrebbe redigere la motivazione immediatamente dopo la lettura in udienza del dispositivo (cioè, della parte della sentenza contenente la decisione finale).
Spesso, tuttavia, il giudice non è in grado di assolvere a quest’obbligo, cioè di redigere la motivazione in maniera praticamente contestuale al dispositivo.
In ipotesi del genere, la legge dice che, qualora non sia possibile procedere alla redazione immediata dei motivi in camera di consiglio, vi si provvede non oltre il 15° giorno da quello della pronuncia.
Quando invece la stesura della motivazione è particolarmente complessa per il numero delle parti o per il numero e la gravità delle imputazioni, il giudice, se ritiene di non poter depositare la sentenza entro quindi giorni, può indicare nel dispositivo un termine più lungo, non eccedente comunque il 90° giorno da quello della pronuncia.
Insomma, secondo la legge possono verificarsi tre situazioni diverse:
- il giudice redige le motivazioni immediatamente dopo il dispositivo;
- il giudice si riserva di provvedere entro 15 giorni dalla lettura del dispositivo;
- nei processi più complessi, il giudice si riserva di provvedere entro 90 giorni dalla lettura del dispositivo.
Quali sono i termini per appellare una sentenza penale?
Come ricordato in apertura, i termini per proporre appello contro una sentenza penale di condanna sono direttamente collegati ai termini che sono stati necessari al giudice per redigere le motivazioni.
Secondo la legge [2], il termine per fare impugnazione è di:
- 15 giorni, nel caso di redazione immediata delle motivazioni oppure di provvedimenti emessi in seguito a procedimento in camera di consiglio (come accade, ad esempio, per le udienze del gip e del gup);
- 30 giorni, nell’ipotesi in cu il giudice abbia stabilito di redigere le motivazioni entro quindici giorni;
- 45 giorni nelle altre circostanze, cioè quando il giudice si è riservato un termine superiore a 90 giorni.
Termine redazione motivazioni |
Termine impugnazione |
immediatamente dopo il dispositivo |
15 giorni |
entro 15 giorni dal dispositivo |
30 giorni |
entro 90 giorni dal dispositivo |
45 giorni |
Da quando decorrono i termini di impugnazione?
Il termine per proporre impugnazione decorre non dal giorno in cui è avvenuto il deposito effettivo delle motivazioni bensì allo scadere dei giorni che il giudice si era inizialmente riservato.
Il giudice emette il dispositivo il 1° marzo, riservandosi 60 giorni per le motivazioni. Se queste vengono redatte dopo un solo mese, cioè in anticipo rispetto a quanto inizialmente previsto dal giudice, il giorno da cui decorrono i termini per proporre impugnazione rimane il 60°, cioè il 30 aprile.
Questa regola non si applica se invece il giudice deposita tardivamente le motivazioni, cioè oltre il termine inizialmente fissato.
In un caso del genere, il termine per proporre impugnazione decorre da quando imputato e avvocato sono stati informati del deposito mediante notificazione da parte della cancelleria.
Cartabia: quali sono i termini per appellare una sentenza penale?
A seguito della riforma Cartabia [3] tutti i termini per proporre appello sono stati prorogati di 15 giorni, ma solo nell’ipotesi in cui l’imputato sia stato giudicato in assenza [4]. Cosa significa?
Secondo la legge, l’imputato è assente quando, pur essendo stato regolarmente avvisato del procedimento in corso, egli non è comparso all’udienza.
Il giudice procede in assenza dell’imputato anche quando ritiene altrimenti provato che lo stesso ha effettiva conoscenza della pendenza del processo e che la sua assenza all’udienza è dovuta ad una scelta volontaria e consapevole [5].
È il classico caso dell’imputato che, informato del processo a suo carico, ha nominato un difensore di fiducia ma ha deciso di non comparire mai in udienza.
L’imputato dichiarato assente è rappresentato dal difensore. Se, tuttavia, prima della fine del processo decide di comparire, l’assenza viene revocata.
Orbene, secondo la riforma Cartabia, l’imputato assente ha diritto a un maggior termine per impugnare la sentenza di condanna, pari a 15 giorni in più rispetto a quelli ordinari.
Termine impugnazione |
Termine impugnazione imputato assente |
15 giorni |
15 giorni + 15 giorni |
30 giorni |
30 giorni + 15 giorni |
45 giorni |
45 giorni + 15 giorni |
Il “supplemento” voluto dalla riforma Cartabia tiene conto della maggiore difficoltà per il difensore di munirsi del mandato speciale ad impugnare, necessario per fare appello a pena di inammissibilità dello stesso [6].
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