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Termine di prescrizione di un decreto ingiuntivo

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(@angelo-greco)
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Esploriamo la prescrizione del diritto all’azione di recupero del credito dopo un decreto ingiuntivo non contestato. Scopriamo i tempi, le leggi e le eccezioni in un linguaggio semplice.

Hai mai sentito parlare di decreto ingiuntivo e di precetto, ma non sei sicuro di cosa significhino e come funzionino? Oppure sei un creditore che ha ottenuto un decreto ingiuntivo e ti stai chiedendo quanto tempo hai per notificare un precetto? Non sei solo. Questi termini legali possono sembrare complicati, ma sono fondamentali quando si tratta di recupero crediti. In questo articolo spiegheremo qual è il termine di prescrizione di un decreto ingiuntivo, entro quanto tempo si può notificare l’atto di precetto e avviare il successivo pignoramento contro il debitore.  Andiamo ad analizzare questi concetti passo dopo passo, semplificando il linguaggio legale e rendendolo accessibile a tutti. 

Cos’è un decreto ingiuntivo e un precetto?

Per capire meglio, immaginiamo il caso di Tizio. Tizio ha prestato una somma di denaro a Caio, ma Caio non l’ha restituita nel tempo stabilito. Tizio, quindi, si è rivolto al giudice per far condannare Caio al pagamento. In presenza di una prova scritta del proprio credito (che potrebbe anche essere una fattura), Tizio non ha bisogno di fare causa a Caio ma può chiedere al giudice l’emissione di un decreto ingiuntivo, un atto con cui il magistrato ordina al debitore di pagare il debito. Chiaramente, il decreto ingiuntivo deve essere notificato al debitore. La notifica deve essere fatta entro massimo 60 giorni, altrimenti il decreto ingiuntivo diventa inefficace. 

Caio ha 40 giorni di tempo dalla notifica del decreto ingiuntivo per presentare opposizione ossia per proporre una causa ordinaria nel corso della quale spetterà al creditore Tizio dimostrare l’esistenza del proprio credito. Invece se Caio non si oppone al decreto entro quaranta giorni, il decreto diventa definitivo e non più impugnabile.

A questo punto, Tizio può procedere con la notificazione del precetto, ovvero un atto che mette in guardia Caio: se non paga entro 10 giorni, Tizio può iniziare la procedura di esecuzione forzata, per esempio pignorando i beni di Caio.

Quanto tempo ha il creditore per notificare il precetto dopo un decreto ingiuntivo definitivo?

Ma quanto tempo ha Tizio per notificare il precetto a Caio, una volta che il decreto ingiuntivo è diventato definitivo? Secondo l’articolo 2946 del Codice civile, il diritto di Tizio di agire per riscuotere il suo credito si prescrive in dieci anni. La prescrizione inizia a decorrere dal giorno in cui il decreto ingiuntivo è divenuto definitivo, quindi alla scadenza dei quaranta giorni per l’opposizione.

Cosa succede quindi dopo il decorso dei 10 anni? Il decreto ingiuntivo non può più essere portato in esecuzione: non può cioè più fondare alcun pignoramento nei confronti del debitore il quale è definitivamente libero e non rischia alcuna conseguenza. 

Il creditore non potrebbe però presentare una nuova richiesta di decreto ingiuntivo in quanto anche il suo originario credito è orma caduto in prescrizione.

Che succede se il creditore notifica il precetto?

Invece la notifica di un precetto interrompe la prescrizione e la fa decorrere nuovamente da capo. Con il risultato che il termine di prescrizione di 10 anni del decreto ingiuntivo non decorre più da quando questo è differito definitivo (ossia dal 41mo giorno successivo alla sua notifica) ma dalla data della notifica dell’ultimo atto di precetto.

Il creditore può notificare anche più atti di precetto. Difatti il precetto “scade” dopo 90 giorni dalla sua notifica e, per avviare il pignoramento, è necessaria una ulteriore notifica del precetto. 

Dunque, ogni notifica del precetto interrompe il termine di prescrizione del decreto ingiuntivo e fa nuovamente iniziare da capo il calcolo del termine di 10 anni.

Ma cosa succede se Tizio supera il termine di dieci anni dall’ultimo atto di precetto? Anche in questo caso, Tizio non può più agire per riscuotere il suo credito attraverso la procedura di esecuzione forzata. Questo significa che, anche se Caio deve ancora il denaro a Tizio, la legge non permette più a Tizio di esercitare i suoi diritti di creditore in questo modo.

 
Pubblicato : 16 Maggio 2023 18:00