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Suonare il pianoforte in condominio: orari e regole

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(@angelo-greco)
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L’amministratore può impedire di suonare in casa? Come gestire i conflitti con i vicini per il rumore?

Se ami suonare uno strumento musicale e allo stesso tempo risiedi in un condominio, devi bilanciare la tua passione con le esigenze di quiete dei tuoi vicini. Anche durante gli orari non strettamente dedicati al riposo, questi ultimi potrebbero desiderare di godere della serenità e della quiete delle proprie abitazioni. Ecco perché è necessario sapere come comportarsi e cosa dice la legge in ipotesi del genere. In questa guida vedremo quali sono gli orari e le regole per chi vuole suonare il pianoforte in condominio, ma è chiaro che gli stessi principi valgono per qualsiasi altro strumento musicale (a meno che non sia elettronico e collegato ad un paio di cuffie).

Si può vietare il pianoforte in condominio?

Solo un regolamento condominiale approvato all’unanimità potrebbe vietare di suonare uno strumento in condominio. Si parla, a riguardo, di “regolamento contrattuale”.

L’unanimità si raggiunge in due modi:

  • quando il regolamento, redatto dall’originario costruttore, viene allegato a tutti gli atti di compravendita delle unità immobiliari;
  • quando il regolamento viene discusso e votato in assemblea da tutti i condomini.

Si ritiene, infatti, che solo un regolamento di tale tipo possa determinare limiti così stringenti all’uso della proprietà privata.

Ad avviso tuttavia di chi scrive, nessun regolamento – anche se unanime – potrebbe vietare di suonare il pianoforte o qualsiasi altro strumento in casa. Si tratterebbe di un’eccessiva limitazione nei diritti costituzionali. La libertà di parola e di espressione include anche quella artistica e, pertanto, si può esprimere anche attraverso la musica.

Tutt’al più il regolamento contrattuale può fissare dei limiti di orario, oltre i quali sarà completamente vietato fare chiasso e quindi suonare.

Affinché il regolamento sia valido anche nei confronti dei successivi condomini, la clausola limitativa deve essere annotata nei registri immobiliari o deve essere citata nei successivi atti di trasferimento degli appartamenti.

Orari in cui si può suonare in condominio

Se il regolamento non fissa degli orari specifici in cui non è consentito suonare, questi saranno da individuare sulla base delle convenzioni sociali che fissano gli orari del riposo (non necessariamente coincidenti con quelli del sonno):

  • tra le 19 di sera e le 8 del mattino successivo;
  • tra le 13 e le 15 del pomeriggio.

Naturalmente, nei giorni festivi tali forbici subiscono un’ulteriore dilatazione per consentire ai condomini di dormire di più.

Il regolamento comunale può fissare ulteriori limiti, anche con specifico riferimento all’uso degli strumenti. Succede, ad esempio, a Milano dove il regolamento locale vieta di suonare dalle 22 alle 8. La violazione di tale disposizione implica sanzioni amministrative di tipo pecuniario (da 18 a 180 euro).

Qual è il limite del rumore consentito?

Non ci sono decibel fissati dalla legge per l’uso degli strumenti in condominio. L’articolo 844 del Codice civile stabilisce solo che non si può impedire al vicino di far rumore, se questo non eccede la normale tollerabilità. Tale concetto viene interpretato dal giudice in relazione agli orari e allo stato dei luoghi (in un centro urbano caratterizzato da maggiori rumori di fondo, non sarà certo un’ora di esercizi al pianoforte a rompere la tranquillità dei vicini).

Spesso le aule dei Tribunali fanno riferimento al criterio dei decibel per definire i limiti di rumore (per quanto non trovi consacrazione in alcuna norma di legge). Tale criterio si basa sul differenziale tra i decibel di rumore prodotti e quelli provenienti dall’esterno. In particolare:

  • se si superano di oltre 5 decibel i rumori di fondo dalle 06:00 del mattino alle 22:00 o di oltre 3 decibel nelle ore notturne, il rumore si considera illegale;
  • se invece si rimane al di sotto di tali soglie di decibel, si rispettano i limiti di tollerabilità e quindi il rumore deve considerarsi consentito.

Leggi anche “A cosa corrispondono 3 decibel?“.

L’amministratore può vietare di suonare?

L’amministratore non è un arbitro delle liti tra vicini e quindi, di norma, non può fare da paciere o da giudice. Egli tuttavia ha il dovere di far rispettare il regolamento di condominio. Sicché, se in tale documento dovesse essere inclusa una specifica clausola che fissa l’orario entro cui suonare, l’amministratore avrebbe il potere di agire in giudizio contro il responsabile per chiedere di attenersi alle restrizioni regolamentari.

Cosa succede a chi suona in condominio?

Se si violano i limiti di normale tollerabilità dei rumori, il condomino molestato (di norma quello dell’appartamento confinante) può agire in giudizio per chiedere una condanna del giudice a cessare le molestie acustiche. Si tratta di una causa civile.

Il reato di disturbo alla quiete pubblica scatterebbe, infatti, solo se ad essere molestati sono un numero indeterminato di persone come, ad esempio, tutti i condomini o gli abitanti del quartiere: cosa improbabile per un semplice pianoforte.

Il giudice può anche condannare il condomino a insonorizzare la camera ove svolge gli esercizi e prevedere una sanzione pecuniaria per ogni giorno in cui violerà il precetto fissato nella sentenza.

Infine il magistrato potrebbe condannare il responsabile a risarcire i danni alla controparte processuale, danni tuttavia che non sono presunti ma devono essere puntualmente dimostrati (non per forza con certificati medici).

 
Pubblicato : 27 Giugno 2024 10:30