Si può togliere il passo carrabile?
Codice della strada e soste delle autovetture: diritti, doveri, autorizzazioni, competenze. Sintesi delle condotte imposte agli automobilisti.
Sei proprietario di un garage e la via di ingresso è sempre bloccata dalla sosta selvaggia delle macchine? Hai un negozio e ti serve il passaggio libero per scaricare e caricare la merce? Se hai queste necessità forse non sai che puoi chiedere alla tua amministrazione comunale di concederti l’utilizzo esclusivo di un tratto di strada. Ovviamente, come spesso accade, un’autorizzazione di questo tipo non è gratis: è necessario pagare una specifica imposta. Ma che cosa accade se, nel frattempo, le tue esigenze cambiano? Poniamo il caso che tu abbia pagato e ottenuto il passo carrabile, ma dopo un po’ di tempo non ti serve più: hai, ad esempio, trasferito la tua residenza in un’altra casa. Come puoi risolvere il problema? Sei vincolato a mantenere l’impegno assunto con il Comune? Si può togliere il passo carrabile?
Occorre prendere in considerazione tre diverse circostanze, ossia:
- l’autorizzazione scaduta e non rinnovata: l’occupazione del suolo pubblico ha durata limitata nel tempo e non può mai eccedere i ventinove anni. Alla scadenza del termine previsto nell’atto comunale è possibile chiedere un rinnovo, ma, laddove la reiterazione non venga riconosciuta, il passo carrabile deve essere rimosso in quanto sprovvisto di titolo giustificativo;
- il passo carrabile falso o non regolare: adottare una segnaletica non autorizzata corrisponde a commettere un atto illecito e, pertanto, deve essere immediatamente rimossa;
- la concessione in corso di validità: se il cittadino non ha più interesse a utilizzare il passo carraio e, quindi, non vuole più sostenere i costi annuali, deve farne apposita richiesta al Comune; quest’ultimo revoca l’autorizzazione e acconsente a realizzare i lavori di ripristino delle condizioni del marciapiede.
Che cos’è il passo carrabile?
Secondo il Codice della strada, il passo carrabile è l’accesso a un’area laterale idonea alla sosta e al parcheggio di più veicoli e, dunque, al loro stazionamento prolungato nel tempo. Per accesso delle autovetture si intende, poi, la loro immissione da una zona privata a una strada pubblica.
Luca è il dirigente del reparto di medicina di urgenza di un policlinico universitario; vive in una grande città e, per custodire la sua automobile, ha acquistato un appartamento con garage. Il suo lavoro lo costringe a uscire spesso di casa, soprattutto quando si verificano necessità impellenti in reparto. Tuttavia, trova sempre la via di accesso bloccata da altre vetture. In tal caso, chiede all’amministrazione comunale di riconoscergli il diritto a mantenere libero l’ingresso della propria autorimessa.
La presenza di un passo carrabile deve essere indicata da un’apposita segnaletica: in tal caso, si ricorre al classico simbolo del divieto di sosta, ossia al cerchio bordato di rosso con contenuto blu, che deve riportare il numero di autorizzazione e il simbolo del Comune concedente.
Per ottenere l’autorizzazione è necessario farne richiesta: il legislatore, infatti, vieta al privato cittadino di occupare indebitamente le vie di accesso già esistenti o di crearne di nuove.
La violazione delle disposizioni legislative è punita con una sanzione amministrativa da 41 a 168 euro.
Iter per ottenere l’autorizzazione comunale
Il regolamento di attuazione delle disposizioni del Codice della strada individua i requisiti necessari per chiedere il passo carrabile e stabilisce quali sono le ipotesi in cui l’ente proprietario della via può opporre un rifiuto. In particolare, l’amministrazione deve considerare i seguenti fattori, in quanto il passo carrabile deve:
- essere visibile e distante almeno 12 metri dalle zone di intersezione;
- consentire l’accesso a un’area laterale destinata allo stazionamento di veicoli;
- prevedere una separazione tra l’area privata e il passaggio pedonale se quest’ultimo è destinato al transito di molte persone.
Il cittadino che intende accedere alla proprietà privata passando in via esclusiva per il suolo pubblico deve presentare un’apposita domanda all’ente proprietario della strada (ossia al Comune in cui si trova l’accesso). Nell’istanza, che può essere compilata utilizzando i modelli scaricabili da Internet o dal portale amministrativo, occorre indicare:
- il luogo in cui si trova la strada (e, quindi, sostanzialmente l’indirizzo);
- le generalità del richiedente;
- le caratteristiche del manto stradale (accesso tramite marciapiede o raso terra);
- l’impegno a corrispondere la tassa calcolata dall’Ufficio tributi per gli anni interessati.
La domanda deve essere accompagnata dalle marche da bollo e dai documenti richiesti dai dirigenti comunali e può essere consegnata personalmente all’Ufficio protocollo oppure trasmessa per pec o raccomandata A/R.
Concessione del passo carraio e obblighi del cittadino
Se sussistono i requisiti previsti dalla legge, l’amministrazione concede l’apertura di un nuovo passo carrabile e impone al cittadino di eseguire a sue spese i lavori di modifica del marciapiede che consentono l’agevole passaggio dell’autovettura.
Di solito, i termini previsti per evadere la pratica e fornire una risposta alla domanda sono piuttosto esigui: si tratta di un periodo massimo di 90 giorni.
La presenza di divieto di sosta per passo carrabile impedisce ai cittadini non titolari dell’autorizzazione di stazionare nella zona riservata: la violazione del divieto è soggetta a una multa che può andare da 24 a 98 euro.
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