Si può segnalare un avvocato che non rilascia fattura?
Risvolti legali e le possibili conseguenze per un avvocato che evade le tasse perché, pur ricevendo un pagamento da parte del cliente, non gli rilascia la fattura. Il caso del palmario.
Tra gli obblighi deontologici degli avvocati vi è quello di comportarsi in modo decoroso, tale da non ledere l’immagine della professione e della toga. Ed è per questa ragione che, tempo fa, il CNF ha sanzionato un avvocato che non pagava da diversi mesi l’affitto. Se ciò è vero nei confronti dei privati, si può ben immaginare quali possano essere i risvolti per un avvocato che non paga le tasse e che trattiene i soldi del cliente, in nero, senza rilasciare ricevute o altri documenti fiscali. Di qui la domanda a cui, di recente, la Cassazione ha dovuto fornire una risposta: si può segnalare un avvocato che non rilascia fattura? Nel caso di specie, il legale aveva omesso di fatturare il cosiddetto “palmario” – ossia il compenso, ulteriore rispetto alla parcella, che il cliente paga al proprio difensore per aver vinto la causa – sostenendo che si trattasse di un “regalo” e, come tale, esente da tassazione.
Un avvocato è obbligato a rilasciare una fattura per il palmario?
Sia la legge quanto il codice deontologico forense impongono all’avvocato di rilasciare una fattura per ogni pagamento ricevuto, incluso il palmario. È quanto confermato dalla Sentenza 16252 del 08.06.2023 della Cassazione a Sezioni Unite.
Ricordiamo che il palmario è un premio o compenso aggiuntivo riconosciuto all’avvocato dal cliente in caso di un risultato favorevole della causa o per la particolare difficoltà della prestazione. Questa ricompensa è ulteriore rispetto alla parcella ordinaria.
Quali sono le conseguenze se un avvocato non rilascia una fattura per il palmario?
Se un avvocato non rilascia la fattura per le somme ricevute a titolo di palmario, può essere segnalato al Consiglio dell’Ordine e da questo deferito al Consiglio Distrettuale di Disciplina cha applicherà sanzioni disciplinari, come la censura. L’illecito commesso è la violazione degli articoli 9 e 29, comma 3, del nuovo codice deontologico forense. Quest’ultima norma stabilisce infatti che « L’avvocato deve emettere il prescritto documento fiscale per ogni pagamento ricevuto».
Resta anche la possibilità di segnalare l’avvocato alla Finanza o all’Agenzia delle Entrate ma è bene sapere che, tramite il ravvedimento operoso, il legale può sempre emettere la fattura tardiva riducendo le sanzioni. In ogni caso, la segnalazione al fisco può solo comportare sanzioni di tipo economico e nient’altro.
Si può evitare di pagare l’avvocato che non fattura gli acconti?
Di certo il cliente non può rifiutarsi di pagare il compenso all’avvocato solo perché questi non gli ha fatturato gli acconti ricevuti. Una cosa infatti è il rapporto (civilistico) tra assistito e difensore e un’altra è il rapporto (pubblicistico) tra il professionista e l’erario.
Esempio pratico
Prendiamo il caso di un avvocato che ha ricevuto un premio palmario per aver vinto una causa, ma ha omesso di rilasciare la fattura per questa somma. Il cliente, non vedendo la fattura, decide di segnalare la questione all’Ordine degli Avvocati. Il Consiglio distrettuale di disciplina apre un procedimento e decide che l’avvocato ha violato gli articoli 9 e 29, comma 3, del nuovo codice deontologico forense, infliggendogli la sanzione della censura.
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