forum

Si può ridurre il m...
 
Notifiche
Cancella tutti

Si può ridurre il mantenimento del figlio se sta più tempo col padre?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
60 Visualizzazioni
(@angelo-greco)
Post: 3141
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Gli alimenti ai figli non possono essere negati o ridotti durante i mesi dell’anno in cui questi vanno a stare dal papà. 

Ipotizziamo il caso di una coppia separata o divorziata, con figli. I ragazzi vengono affidati ad entrambi i genitori ma vanno a vivere dalla madre. Ciò nonostante, per via dei buoni rapporti tra questi e il padre, finiscono spesso a stare da quest’ultimo, specie nei periodi estivi e di vacanza. La madre vorrebbe comunque che l’ex marito le versasse gli alimenti per i figli per come imposto dal giudice, anche durante i mesi in cui questi ultimi stanno da lui. Ma l’uomo si oppone e pretende uno sconto visto che, per una buona parte dell’anno, provvede personalmente alle loro esigenze. Chi ha ragione tra i due? Si può ridurre il mantenimento del figlio che sta più tempo col padre? Sul punto si sono più volte espressi i giudici della Cassazione [1]. Ecco cosa ne pensa la giurisprudenza.

La soluzione al caso appena prospettato passa da una considerazione fondamentale. L’assegno di mantenimento per i figli viene determinato dal giudice sulla base di quelle che sono le esigenze della prole, calcolate su base annuale. Solo per una questione di comodità la somma determinata dal giudice viene divisa in 12 mensilità e quindi versata “a rate”. L’importo invece è da considerarsi unitario. 

Questo comporta che non è possibile pretendere una riduzione dell’assegno per una o più mensilità solo perché, in tali periodi dell’anno, i figli vanno a stare dal padre o dai nonni paterni. Ciò che conta, nel fissare la misura degli “alimenti” per i figli minorenni o, se maggiorenni, non ancora autosufficienti è il collocamento ossia il luogo ove questi hanno la residenza. Ragion per cui, se il giudice decide che il collocamento debba essere presso la madre, quest’ultima ha diritto a percepire l’assegno per il loro mantenimento a prescindere dal tempo che i ragazzi vanno a stare dal papà.

Risultato: secondo la Cassazione il mantenimento non può essere ridotto anche se il figlio, collocato presso la madre, passa molto più tempo a casa del padre o dei nonni paterni. È irrilevante il fatto che quest’ultimo, durante l’anno, provveda personalmente a comprare quanto necessario ai bambini. Ed è altresì irrilevante il supporto finanziario e i regali dei nonni che i bambini ricevono. Si tratta infatti di “donazioni” che non possono intaccare la misura del contributo mensile dovuto invece alla madre per le spese quotidiane e abituali da affrontare durante l’intero anno (come ad esempio l’abbigliamento) e che vengono sostenute una tantum, pertanto non possono essere “parcellizzate” in proporzione al tempo in cui i minori vanno a stare dal genitore non collocatario.

Ad avviso della Suprema Corte, il dovere di mantenere, istruire ed educare la prole, stabilito dall’art. 147 cod. civ., obbliga entrambi i genitori a provvedere al mantenimento dei figli in misura proporzionale al proprio reddito. Gli elementi da tenere in conto nella determinazione dell’assegno, oltre alle esigenze del figlio, sono chiaramente le risorse economiche dei genitori, nonché i tempi di permanenza presso ciascuno di essi e la valenza economica dei compiti domestici e di cura da loro assunti.

Se quindi il giudice motiva in modo puntuale le ragioni che lo hanno portato a quantificare l’assegno di mantenimento in un determinato modo, non è possibile revocare o ridurre l’assegno stesso a carico del padre in considerazione del tempo trascorso dal bambino presso di lui o presso i nonni paterni.

The post Si può ridurre il mantenimento del figlio se sta più tempo col padre? first appeared on La Legge per tutti.

 
Pubblicato : 18 Ottobre 2022 10:30