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Si può denunciare un reato non ancora commesso?

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(@mariano-acquaviva)
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È possibile sporgere una denuncia preventiva o cautelativa per consentire alla polizia di sventare la realizzazione di un futuro crimine?

Con la denuncia qualsiasi cittadino può segnalare la commissione di un illecito all’autorità pubblica competente. Si pensi ad esempio alla denuncia di un abuso edilizio all’ufficio tecnico del Comune oppure alla denuncia di un furto alla polizia. Con il presente articolo cercheremo di rispondere alla seguente domanda: si può denunciare un reato non ancora commesso?

Mettiamo il caso che una persona, venuta a sapere del piano criminoso di alcuni ladri, decida di avvertire le forze dell’ordine prim’ancora che venga commesso, al fine di sventare il delitto. Una denuncia di questo tipo sarebbe valida? Vediamo cosa dice la legge a tal proposito.

Qual è il contenuto di una denuncia penale?

Secondo la legge [1], la denuncia penale deve contenere l’esposizione degli elementi essenziali del fatto e le fonti di prova già note, come ad esempio documenti e filmati.

La denuncia, inoltre, deve contenere, quando è possibile, le generalità, il domicilio e quant’altro possa servire per l’identificazione della persona alla quale il fatto è attribuito, della persona offesa e di coloro che siano in grado di riferire su circostanze rilevanti per la ricostruzione dei fatti (i testimoni, in pratica).

Affinché possa essere valida, infine, la denuncia penale deve essere sottoscritta da colui che l’ha sporta: una denuncia anonima non potrebbe infatti essere presa in considerazione.

Si può denunciare un reato che verrà commesso in futuro?

Come si evince da quanto ricordato nel precedente paragrafo, la denuncia penale contiene sempre la descrizione del fatto che, almeno apparentemente, presenta i connotati del reato.

Da tanto si evince che la denuncia, così come la querela, può essere presentata alle autorità solamente dopo che un fatto sia accaduto, non prima.

Se una denuncia venisse sporta prima della commissione di un reato la polizia non sarebbe tenuta a prenderla in considerazione né a trasmetterla agli uffici della Procura della Repubblica per l’iscrizione nel registro delle notizie di reato.

Ciò, però, non significa che la “denuncia preventiva” sia totalmente inutile. Vediamo perché.

Denuncia preventiva: a cosa può servire?

Quando si parla di “denuncia preventiva” si fa solitamente riferimento alla segnalazione, in ambito civile, riguardante un fatto apparentemente illecito da cui però non è derivata alcuna conseguenza degna di rilievo giuridico.

Tipico esempio è la denuncia cautelativa dei sinistri stradali dai quali non è derivato alcun danno. Essa viene inviata alla propria compagnia assicuratrice per segnalare che è avvenuto un incidente che ha coinvolto alcune vetture ma, al contempo, che lo stesso non ha prodotto alcun pregiudizio.

La denuncia cautelativa è quindi un atto prudenziale.

La denuncia cautelativa in ambito penale potrebbe servire per allertare le autorità circa un crimine che verrà commesso.

In buona sostanza, si tratta di una sorta di “soffiata” che consente alle autorità di giocare d’anticipo per sventare un delitto da tempo pianificato.

La denuncia penale prima che il reato sia commesso, quindi, può essere definita come un atto atipico, che la polizia non è obbligata a prendere in considerazione né a trasmettere alla Procura della Repubblica, ma che può comunque utilizzare nell’ambito della propria attività volte alla prevenzione dei crimini.

Da questo punto di vista, la denuncia penale preventiva è molto simile alle informazioni riservate che le forze dell’ordine ricevono dai propri “confidenti”. A tal proposito, si legga l’articolo dal titolo Chi sono gli informatori di polizia?

È reato organizzare un reato?

Secondo la legge [2], mettersi d’accordo per commettere un crimine non costituisce reato.

In pratica, non si può condannare una persona solamente perché, insieme ad altre, aveva avuto il proposito, poi non realizzato, di compiere un crimine.

Carlo, Giorgio e Andrea si incontrano nottetempo per mettere a punto un accurato piano per svaligiare l’appartamento di un noto imprenditore. Nonostante gli appuntamenti, gli acquisti compiuti e le ore di lavoro, alla fine decidono di abbandonare il loro progetto.

Insomma: progettare di commettere un crimine e poi non realizzarlo non è un reato.

Ciò significa che non è possibile denunciare penalmente alcune persone solo perché stanno organizzando un reato.

Questo tipo di segnalazione potrà al massimo essere qualificata come “denunciata preventiva o cautelativa”, con tutte le conseguenze spiegate in precedenza.

 
Pubblicato : 3 Febbraio 2024 16:30