Scopri se è possibile sporgere querela contro chi minaccia di avvelenare un animale o di ucciderlo, secondo il codice penale italiano.

La questione della sicurezza degli animali domestici è sempre più rilevante nella società contemporanea. Molti si chiedono se sia possibile agire legalmente contro chi minaccia di uccidere o fare del male a un cane. È il caso di chi, ad esempio, perché infastidito dall’animale, prometta di utilizzare la classica “polpetta avvelenata” o altro sistema per nuocere gravemente alla bestiola.

Ebbene, la legge italiana offre degli strumenti per proteggere anche gli animali da comportamenti illeciti quali, soprattutto, i reati.

In questo articolo, esamineremo le possibilità legali di denunciare le minacce contro gli animali domestici.

È legale denunciare chi minaccia un cane?

La minaccia punibile penalmente non è solo quella nei confronti delle persone. Secondo infatti la giurisprudenza, è possibile sporgere una querela per minaccia anche se l’oggetto su cui viene preannunciata l’azione illecita è un animale come un cane o un gatto (abbiamo scritto “oggetto” perché, per legge, gli animali sono ancora considerati delle “cose”).

L’articolo 612 del codice penale prevede infatti la multa fino a 1.032 euro per “chiunque minacci ad altri un danno ingiusto”. Per «danno ingiusto» deve intendersi qualsiasi comportamento ritenuto illecito dalla legge civile o penale. Pertanto, poiché tanto l’uccisione di animale quanto il maltrattamento sono puniti dal codice penale (art 544 bis e ter cod. pen.), la minaccia punibile penalmente è anche quella nei confronti di un cane o di qualsiasi altro animale.

La denuncia contro chi minaccia un animale è possibile anche se questi si limita a proferire semplici parole, senza poi farle seguire dai fatti. Il reato di minaccia infatti è punibile a prescindere dal fatto che l’azione paventata sia poi concretamente eseguita.

Cosa fare per denunciare una minaccia contro un animale?

Per punire chi manifesta l’intenzione di far del male a un animale è necessario presentare una querelapresso le autorità competenti, come la polizia, i carabinieri o la Procura della Repubblica. Bisognerà fornire tutte le informazioni e le prove disponibili sulle minacce ricevute. In ogni caso la dichiarazione della vittima ha valore di prova testimoniale.

La querela può essere depositata anche direttamente dall’interessato, senza bisogno di un avvocato.

Il termine per la proposizione della querela è di 3 mesi dal fatto.

Quali sono le possibili conseguenze legali per chi minaccia un animale?

Chi viene ritenuto colpevole di aver minacciato un animale dovrà affrontare una prima fase di indagini preliminari volte ad accertare la sussistenza del reato e, in caso di esito a lui sfavorevole, il relativo processo dinanzi al giudice di pace.

Oltre a ciò, la vittima – nella persona del padrone dell’animale – potrà chiedere un risarcimento del danno.

È sufficiente la testimonianza del proprietario dell’animale per procedere legalmente?

La testimonianza del proprietario dell’animale può essere fondamentale visto che, nel processo penale, le dichiarazioni della vittima hanno valore di prova; ma è spesso necessario fornire ulteriori prove, come testimoni o registrazioni, per supportare la denuncia.