Pago l’IMU per un soppalco di immobile commerciale non utilizzato e non utilizzabile. Posso evitare di pagarla?

La normativa attualmente in vigore relativamente all’Imu è contenuta nei commi da 738 a 783 dell’articolo 1 della legge n. 160 del 2019.

Per quello che riguarda direttamente il suo quesito, l’unica possibilità per ottenere una riduzione dell’importo da pagare a titolo di Imu per il soppalco individuato nel suo allegato, è quella a cui fa riferimento il comma 747, lettera b), dell’articolo 1 della legge n. 160 del 2019.

Questa norma stabilisce che:

• la base imponibile per il calcolo Imu è ridotta del 50% per i fabbricati dichiarati inagibili o inabitabili e di fatto non utilizzati;
• l’inagibilità o inabitabilità è accertata dall’ufficio tecnico comunale con perizia a carico del proprietario che allega idonea documentazione alla dichiarazione;
• in alternativa alla perizia eseguita dall’ufficio tecnico comunale, il proprietario può presentare una dichiarazione sostitutiva (ai sensi del d.p.r. n. 445 del 2000) in cui si attesti l’inagibilità o inabitabilità del fabbricato da parte di un tecnico abilitato;
• i comuni hanno facoltà di disciplinare le caratteristiche di fatiscenza sopravvenuta del fabbricato (non superabile con opere di manutenzione) che danno diritto alla riduzione della base imponibile.

Pertanto, la legge consente soltanto di ottenere la riduzione del 50% della base imponibile ai fini Imu se il proprietario (lei nel nostro caso) dimostra, attraverso una perizia svolta dall’ufficio tecnico comunale o da un tecnico abilitato, che il fabbricato (cioè, nel suo caso, il soppalco) risulti essere inagibile o inabitabile (ed ogni Comune può stabilire nel proprio regolamento, quali sono le condizioni di fatiscenza tali da non poter essere superate da opere di manutenzione e che danno diritto alla riduzione della base imponibile).

Il Comune nel cui territorio è ubicato il suo immobile nel suo regolamento Imu (approvato con delibera del Consiglio comunale del 26 maggio 2020 e modificato, poi, con delibera del Consiglio comunale del 12 aprile 2021) all’articolo 5, comma 2, stabilisce che per poter fruire della riduzione del 50% della base imponibile Imu è necessario che il fabbricato (e, quindi, eventualmente anche una sola parte di esso):

• sia caratterizzato da degrado fisico sopravvenuto (fabbricati diroccati, pericolanti) per il cui riuso non siano sufficienti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria
• e che presenti una delle seguenti caratteristiche:

• strutture orizzontali (solai e tetto di copertura) con gravi lesioni che possano costituire pericolo a cose o persone, con rischi di crollo;
• strutture verticali (muri perimetrali o di confine) con gravi lesioni che possano costituire pericolo e possano far presagire danni a cose o persone, con rischi di crollo parziale o totale;
• edifici per i quali è stato emesso provvedimento dell’Amministrazione comunale o di altre amministrazioni competenti, di demolizione o ripristino atto ad evitare danni a cose o persone.

Pertanto, in base alla legge ed al regolamento Imu del suo Comune, lei potrebbe richiedere ed ottenere per il soppalco una riduzione della base imponibile Imu del 50% solo se dimostrasse (con perizia eseguita, a sue spese, dall’ufficio tecnico comunale o da tecnico abilitato ed allegata a dichiarazione sostitutiva):

• che il soppalco sia caratterizzato da degrado fisico e che per poter essere riutilizzato non sarebbero sufficienti lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria

• che il soppalco presenti anche almeno una delle tre caratteristiche sopra indicate.

La legge ed il regolamento del Comune in cui l’immobile è situato consentono solo questo tipo di riduzione e non ammettono, invece, altre tipologie di esenzioni o riduzioni per casi simili al suo.

Articolo tratto dalla consulenza resa dall’avv. Angelo Forte

The post Si paga l’Imu per un soppalco non usato? first appeared on La Legge per tutti.