Si mette le lenti a contatto colorate e lo assolvono per insufficienza di prove
Un uomo di 43 anni ha usato un paio di lenti a contatto azzurre per ingannare i giudici e sfuggire alla prigione. Invece di vedere un uomo con gli occhi marroni, come segnalato dai carabinieri, i giudici del tribunale del Riesame si sono trovati di fronte un imputato con occhi azzurri.
Uno degli elementi essenziali per far cadere le accuse nei confronti di un imputato è il controinterrogatorio dei testimoni. «Lei è sicuro di aver visto l’odierno imputato quel giorno?» «Sì, vostro onore». «Lo saprebbe riconoscere?» «Sì vostro onore, è il sig. Rossi che è dietro la sbarra. Lo ricordo bene perché aveva questi baffi alla Salvador Dalì». Ecco come un elemento fisico può essere essenziale per arrivare al giudizio di colpevolezza di una persona. Ma se questo elemento fisico sfumasse, si modificasse, con un colpo di bisturi l’estetica del reo dovesse mutare? Lo sapeva bene Diabolik che per ogni colpo indossava una maschera diversa.
Ecco, una cosa alla Diabolik l’ha fatta Gerti Mesuti, un uomo di 43 anni di nazionalità albanese che era stato tratto in arresto per un furto in una villa. Senonché, nel verbale dei carabinieri che lo avevano arrestato, era stato descritto come un uomo con gli occhi marroni. E così appariva infatti in tutte le foto pubblicate sui social: uomo di mezza età con occhi marroni. E lì l’idea, il colpo di genio degno di un attore oscarizzato, il Mesuti si è presentato dinanzi al giudice del Riesame con le lentine colorate “azzurro ghiaccio” far cadere nel dubbio i testimoni, smontare l’accusa e strappare l’innocenza. E così è stato. Gerti Mesuti, l’esperto trasformista, è stato liberato, nonostante le accuse di furto pendenti. Poi è sparito come un ninja, solo per essere riacciuffato per un’impresa simile. Il lupo perde il pelo ma non il vizio. Chi nasce tondo può morire al massimo ovale, o può morire, il chè è già una gran cosa. E lì, dopo il secondo arresto, il giudice si è accorto dell’errore che aveva commesso il precedente. Alla fine del processo, nonostante il mistero del colore degli occhi non fosse stato risolto, la giudice Giulia Casalegno ha condannato Mesuti a due anni e otto mesi di reclusione.
La giudice ha superato la questione, definendo illogico basare la decisione di annullamento sul colore degli occhi, considerato un elemento incerto. Ha inoltre sottolineato che Mesuti era stato fotografato con occhi marroni il 22 dicembre 2022, mentre è stato visto più volte con occhi azzurri durante il processo.
Alla fine, il trucco degli occhi blu non ha più funzionato. E l’unico colore che Mesuti vedrà per i prossimi anni sarà il bianco e nero del suo pigiama da carcerato e il grigio della cella Che insegnamento per tutti: l’oculistica può essere affascinante, ma la giustizia ha una vista acuta!»
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