Cosa fanno le forze dell’ordine? Che cos’è la polizia giudiziaria? In cosa consiste il pattugliamento? Cosa può fare la polizia in servizio di pattuglia?

Le forze dell’ordine garantiscono la sicurezza dei cittadini attraverso un servizio che non conosce praticamente sosta. Carabinieri e poliziotti, infatti, non intervengono solamente quando il reato è già stato commesso (cioè, dopo aver ricevuto la denuncia della vittima) ma anche anticipatamente per prevenire la commissione di crimini. È in questo contesto che si inserisce il servizio di pattuglia. Cos’è?

Per rispondere a questa domanda dobbiamo necessariamente spiegare, seppur brevemente, quali sono i compiti principali delle forze dell’ordine. Sin da subito va detto che carabinieri e poliziotti fanno parte della polizia giudiziaria, la quale quindi non è un organo a sé stante bensì una funzione svolta da determinati soggetti nell’ambito della lotta alla criminalità. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme cos’è il servizio di pattuglia.

Cosa fanno le forze dell’ordine?

Le forze dell’ordine si occupano di perseguire i crimini già commessi e di prevenire quelli che potranno essere realizzati in futuro.

Tecnicamente si dice che le forze dell’ordine svolgono la duplice funzione di reprimere i crimini già commessi, assicurando i colpevoli alla giustizia, e di prevenire quelli che potrebbero essere compiuti.

Nel primo caso, quando cioè si svolge attività di repressione criminale, le forze dell’ordine svolgono funzione di polizia giudiziaria e lavorano alle dipendenze dell’autorità giudiziaria. Vediamo di cosa si tratta.

Che cos’è la polizia giudiziaria?

Per “polizia giudiziaria” si intende fare riferimento alla specifica veste che assumono le forze dell’ordine (carabinieri, polizia, guardia di finanza, ecc.) ogni volta che intervengono in presenza di un reato.

Perfino la polizia municipale svolge funzioni di polizia giudiziaria allorquando agisce per la repressione dei reati (abusi edilizi, ecc.), autonomamente oppure su delega del pubblico ministero.

Secondo la legge [1], la polizia giudiziaria deve, anche di propria iniziativa: prendere notizia dei reati, impedire che vengano portati a conseguenze ulteriori e ricercarne gli autori; compiere gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccogliere quant’altro possa servire per l’applicazione della legge; svolgere ogni indagine e attività disposta o delegata dall’autorità giudiziaria (giudice o pubblico ministero).

In poche parole, la polizia giudiziaria indica l’attività delle forze dell’ordine quando:

• ricerca le fonti di prova e raccoglie ogni elemento utile per la ricostruzione del fatto costituente reato e per l’individuazione del colpevole (funzione investigativa);
• impedisce che i reati vengano portati a conseguenze ulteriori e interrompe l’iter criminoso e le conseguenze che possono derivare da un fatto costituente reato (funzione repressiva).

Cos’è il servizio di pattuglia?

Il servizio di pattuglia consiste in un piccolo nucleo di forze dell’ordine incaricato di andare in giro per sorvegliare e mantenere l’ordine oppure inviato in perlustrazione con il compito di osservare e di riferire.

Il servizio di pattuglia svolto delle forze dell’ordine rientra quindi a pieno diritto all’interno dell’attività sia di prevenzione che di repressione, in quanto con il pattugliamento è possibile:

• controllare l’ordine pubblico, scoraggiando la commissione di crimini (la sola presenza delle autorità, infatti, tende a sconfortare i malviventi);
• indagare, nel caso in cui un reato sia già stato commesso.

Cosa può fare la polizia durante il servizio di pattuglia?

Durante il servizio di pattuglia le forze dell’ordine possono compiere qualsiasi attività necessaria alla repressione e alla prevenzione dei reati. Facciamo degli esempi.

Se la polizia, durante un pattugliamento, dovesse accorgersi che, all’interno di un appartamento al pianterreno, è in corso un furto in abitazione, potrebbe intervenire e arrestare in flagranza il ladro.

Se i carabinieri, durante il servizio di pattuglia, notano un tipo sospetto all’angolo della strada che ha appena ceduto qualcosa a una persona in cambio di denaro, possono fermare il presunto pusher e perquisirlo per scoprire se nasconde della droga.

Se la polizia, mentre è in pattugliamento, assiste a un’aggressione o a un tentativo di violenza sessuale, può intervenire e prontamente arrestare il malvivente.

Se, durante il servizio di pattuglia, i carabinieri di imbattono casualmente in una persona che potrebbe fornire informazioni utili a un caso che stanno seguendo in caserma, possono fermarsi e decidere di sentirlo a sommarie informazioni.

Insomma: durante il servizio di pattuglia le forze dell’ordine possono compiere tutti gli atti tipici del proprio ufficio, volti sia a perseguire reati già commessi che a prevenirli.

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