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Separazione con minori: il giudice è obbligato ad ascoltare il bambino?

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(@angelo-greco)
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La sentenza di un giudice sulla custodia dei figli tiene conto della volontà del bambino? Esploriamo la questione alla luce del diritto italiano.

Durante un processo di separazione, è legittimo chiedersi: il giudice è obbligato ad ascoltare il bambino?La sua volontà potrebbe influire sulla sentenza e, in particolare, sulla decisione relativa alla collocazione e all’affidamento?

Questa domanda si pone spesso quando si tratta di decidere la custodia dei minori e può generare molte incertezze. È noto che il Codice Civile prevede il diritto del minore ad essere ascoltato, ma a partire da quale età? E in quali circostanze? Cercheremo di rispondere a queste domande in questo articolo, basandoci sulla sentenza n. 15710 della Corte di Cassazione.

A partire da quale età il parere del minore viene preso in considerazione in un processo di separazione?

La Corte di Cassazione ha chiarito che, in una controversia sulla custodia dei figli tra genitori separati, il minore deve essere obbligatoriamente ascoltato se ha 12 anni. Se non si procede all’audizione del figlio, la sentenza è nulla e quindi impugnabile. Ma non è tutto. Secondo la giurisprudenza il minore va tenuto in conto anche prima di 12 anni se il giudice lo ritiene capace di discernimento. Quindi, se il bambino ha almeno 9 anni, la sua volontà dovrebbe essere considerata nel processo di separazione.

Cosa succede se il giudice ignora la volontà del minore?

La volontà del minore non è vincolante, ma il giudice deve motivare in modo molto preciso e puntuale le ragioni per cui ritiene di disattendere i desideri del bambino. La decisione del tribunale infatti deve essere sempre improntata al superiore interesse del minore e questo interesse può essere ricostruito anche a prescindere dalle sue dichiarazioni che, a volte, potrebbero essere il frutto di condizionamenti esterni (si pensi al figlio che voglia stare col padre solo perché non lo fa studiare e non lo sgrida mai).

La Corte di Cassazione ha stabilito che ignorare la volontà del minore nel processo decisionale può comportare l’annullamento della decisione se il giudice non fornisce una adeguata motivazione della sentenza.

Il giudice è obbligato ad ascoltare il bambino in tutti i casi?

L’ascolto del minore è un adempimento necessario, come previsto dall’art. 315 bis del codice civile, in tutte le questioni e procedure che lo riguardano. Questa disposizione è in linea con l’art. 12 della Convenzione di New York sui diritti del fanciullo.

Immaginiamo una situazione in cui una madre desidera trasferirsi in Brasile con il figlio dopo la separazione. Il padre, nonostante le difficoltà economiche, si oppone a tale decisione perché il figlio ha espresso il desiderio di rimanere in Italia con lui e i suoi compagni di scuola. Il giudice, senza considerare la volontà del bambino, autorizza il trasferimento. In questo caso, secondo la sentenza della Corte di Cassazione, tale decisione potrebbe essere annullata in quanto non tiene conto del parere del minore.

Cosa dice la Convenzione Europea dei diritti dell’Uomo?

All’art. 8 CEDU si legge che «costituisce necessario corollario del diritto del minore a essere ascoltato, la regola secondo la quale l’autorità giudiziaria, chiamata a pronunciarsi su decisioni che lo riguardano, debba esaminare in maniera dettagliata e analitica le dichiarazioni rese, in sede di ascolto, dal minore dotato di capacità di discernimento, sicché, in caso di opposizione di quest’ultimo al trasferimento all’estero è obbligatoria la considerazione di tale volontà e anche la verifica di tutte le circostanze fattuali che la giustifichino, al fine di pervenire a conclusioni che tengano in considerazione il suo miglior interesse per come si atteggia nello specifico caso in esame».

Anche quindi un bambino di nove anni può essere ritenuto capace di fornire il suo contributo alla decisione del giudice e quindi deve essere ascoltato. Nove anni che normalmente si accompagna ad una certa capacità di discernimento, compatibile con la possibilità di fornire elementi utili ai fini della decisione sul mutamento del contesto di vita.

 
Pubblicato : 7 Giugno 2023 16:00