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Senza biglietto sul treno: quali conseguenze?

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(@paolo-remer)
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Chi viene sorpreso senza titolo di viaggio e si rifiuta di scendere, bloccando così il convoglio in stazione, commette interruzione di pubblico servizio.

Ci sono cose da non fare troppo alla leggera, perché gli effetti negativi superano il vantaggio del momento e possono provocare una valanga incontrollabile. Uno di questi comportamenti è viaggiare senza biglietto sul treno. Al di là della multa, che è inevitabile se si viene beccati dal controllore, ci sono anche possibili conseguenze penali.

In particolare, si rischia una denuncia per interruzione di pubblico servizio. Questo succede quando il passeggero si rifiuta di fornire le proprie generalità e di scendere dal convoglio. In questi casi, i ferrovieri bloccano il treno in attesa dell’arrivo della Polizia, chiamata per identificare il viaggiatore abusivo. Da questo momento tutti i disguidi e ritardi del viaggio vengono imputati a chi ha ostacolato il funzionamento regolare del servizio di trasporto pubblico.

L’effetto negativo, quindi, è a cascata, perché il blocco di un treno, anche se solo di pochi minuti, può comportare a sua volta la perdita di coincidenze per i viaggiatori, o comunque ritardi e cancellazioni delle partenze successive di altri treni. Questo provoca evidenti danni a tutte le persone coinvolte nella tratta di percorrenza interessata ed anche in quelle che si incrociano con essa. E in ogni caso il malcapitato dovrà difendersi nel processo penale a suo carico, dove rischia la condanna, come ha affermato di recente la Cassazione in una nuova sentenza che esamineremo. Tutto questo, evidentemente, costa molto più del prezzo del biglietto e della eventuale multa che si rischia di ricevere.

Senza biglietto sul treno: la multa

La multa di Trenitalia per mancato biglietto è un mix tra una penale contrattuale e una sanzione amministrativa. La giurisprudenza si è affaticata a lungo per chiarire la distinzione, ma questo non cambia la sostanza delle cose: al di là del nome, si paga comunque una sovrattassa molto salata, stabilita dai regolamenti nazionali [1] o dalle leggi regionali e dalle condizioni di trasporto.

L’importo varia a seconda del tipo del treno (Frecciarossa, Intercity, regionale o locale) e può arrivare a una maggiorazione pari al triplo dell’importo del biglietto base, con un minimo di 200 euro. Se il pagamento è effettuato entro 15 giorni dalla notifica l’importo è ridotto a 100 euro; se il viaggiatore paga immediatamente al personale del treno, la sanzione è ridotta a 50 euro. Tutto ciò, ovviamente, oltre al prezzo del biglietto.

Per evitare queste pesanti conseguenze, è preferibile avvisare il personale ferroviario (prima di arrivare nella stazione successiva) e pagare il prezzo del biglietto a bordo treno, con un sovrapprezzo minimo di 5 euro, che non viene neppure applicato se nella stazione di partenza manca la biglietteria e le macchinette automatiche non ci sono o non sono funzionanti.

Se il biglietto non viene pagato senza valida ragione dal passeggero, Trenitalia è legittimata ad emettere un’ingiunzione per riscuotere coattivamente il dovuto, applicando anche la sopratassa prevista dalle condizioni generali di contratto vigenti alla data di esecuzione del trasporto: lo ha affermato recentemente la Cassazione [2].

Senza biglietto sul treno: ti fanno scendere?

Il controllore non può bloccare il passeggero senza biglietto trattenendolo a bordo, ma può imporgli di scendere alla prima stazione utile; dunque prima del completamento del suo viaggio, che così verrà bruscamente interrotto. Il malcapitato rimasto a piedi dovrà proseguire con altri mezzi autonomi. Si badi, però, che il controllore, come anche il capo treno, può soltanto invitare a voce il viaggiatore a scendere, ma non può usare mezzi di coercizione fisica, altrimenti commetterebbe il reato di violenza privata.

Attenzione: mentire sui propri dati personali e reato. Chi dichiara false generalità al controllore commette il reato di false dichiarazioni a pubblico ufficiale. Il controllore riveste tale qualifica, come ha riconosciuto la giurisprudenza della Corte di Cassazione [3].

Senza biglietto sul treno: quando è reato?

Una recente sentenza della Cassazione [4] ha confermato la condanna ad 8 mesi di reclusione per il reato di interruzione di pubblico servizio (art. 340 Cod. pen.) inflitta a un viaggiatore che, sprovvisto di biglietto, si era rifiutato di dare le proprie generalità e di scendere dal treno. A causa di questo comportamento, il convoglio era stato costretto ad un’imprevista sosta, durata 42 minuti. In ciò la Suprema Corte ha ravvisato l’interruzione del pubblico servizio ferroviario. Il Collegio ha ricordato, richiamando i propri precedenti, che l’interruzione di pubblico servizio si configura non soltanto quando c’è un impedimento assoluto, ma anche quando si verifica «una parziale compromissione del regolare svolgimento» del servizio di trasporto ferroviario.

Inutile la difesa del viaggiatore, secondo cui il ritardo non era stato significativo e che l’interruzione del viaggio era stata soltanto «temporanea e breve»: i giudici di piazza Cavour hanno obiettato che il disservizio non si era limitato al ritardo di quel solo treno, ma si era esteso «a cascata sulla tratta con la soppressione di altri treni», compreso il convoglio di ritorno. E ad aggravare le conseguenze c’era il fatto che il treno in questione era stato bloccato «alle ore 08.40 del mattino di un giorno lavorativo», con pesanti disagi per tutti gli altri viaggiatori della tratta interessata.

Conseguenza ulteriore dell’inammissibilità del ricorso in Cassazione: l’imputato è stato condannato, oltre al consueto pagamento delle spese processuali, anche a versare la somma di 3.000 euro in favore della Cassa delle Ammende, e ad ulteriori 3.015 euro di rifusione di spese legali alla società ferroviaria, che si era costituita parte civile nel giudizio. In totale, più di 6mila euro (cui forse bisogna aggiungere la parcella dell’avvocato difensore): insomma, il costo della giustizia penale è stato molto più caro di quello del biglietto risparmiato.

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Pubblicato : 17 Febbraio 2023 11:15