forum

Segnalazioni di san...
 
Notifiche
Cancella tutti

Segnalazioni di sanità pubblica: quando vanno fatte?

1 Post
1 Utenti
0 Reactions
66 Visualizzazioni
(@mariano-acquaviva)
Post: 2324
Illustrious Member Registered
Topic starter
 

Cosa si intende per sanità pubblica? A chi denunciare le situazioni di potenziale pericolo per la salute dei cittadini? Si può fare un esposto anonimo?

I cittadini possono collaborare con lo Stato per tutelare non solo l’ordine pubblico ma anche la salute pubblica. Ad esempio, una persona che segnala alle forze dell’ordine un presunto reato assolve al suo dovere di buon cittadino pur non essendo tecnicamente obbligato a sporgere denuncia. Lo stesso accade quando le segnalazioni sono fatte all’Asl per una situazione che potrebbe essere pericolosa per la salute delle persone o anche solo di piante e/o animali. Con questo articolo parleremo proprio di ciò: quando vanno fatte le segnalazioni di sanità pubblica?

Come vedremo, generalmente non sussiste alcun obbligo di effettuare segnalazioni all’autorità pubblica, di qualsiasi tipo esse siano. Ciononostante, aiutare la pubblica amministrazione a intervenire in casi di cui, diversamente, non avrebbe conoscenza, può essere un bene per tutti, soprattutto quando in gioco c’è la salute di ognuno di noi. Se l’argomento t’interessa e vuoi saperne di più, prosegui nella lettura: vedremo insieme quando vanno fatte le segnalazioni di sanità pubblica.

Sanità pubblica: che cos’è?

Per “sanità pubblica” si intende la salute collettiva, riferita cioè a un gruppo indeterminato di persone facenti parte di una determinata area geografica (una regione, uno Stato, ecc.).

Sanità pubblica: di cosa si occupa?

Da un punto di vista più tecnico, nel concetto di “sanità pubblica” rientrano tutte le attività e le prestazioni volte a tutelare la salute e la sicurezza della comunità da rischi infettivi, ambientali, legati alle condizioni di lavoro o agli stili di vita.

Ciò significa che quel ramo della pubblica amministrazione che si occupa della sanità pubblica pone in essere ogni attività necessaria a tutelare la salute delle persone dai rischi che possono derivare non solo dalle malattie causate da virus o batteri, ma anche da altre situazioni in grado di incidere negativamente sulla salute degli individui, come ad esempio l’inquinamento, le sostanze pericolose negli ambienti chiusi (amianto, ecc.) e perfino la scorretta alimentazione che è causa di patologie e di obesità.

In sintesi, alla sanità pubblica (intesa come ramo pubblica amministrazione) competono funzioni di promozione della salute, di prevenzione delle malattie e di miglioramento della qualità della vita, nonché funzioni tecniche specifiche finalizzate a garantire l’assistenza sanitaria collettiva.

Sanità pubblica: chi se ne occupa?

La tutela della sanità pubblica è rimessa alle Asl presenti sul territorio e ai dipartimenti di cui è composta.

Per la precisione, il Servizio igiene e sanità pubblica (in acronimo “Sisp”) è la struttura organizzativa del Dipartimento di prevenzione dell’Asl che si occupa della promozione e della tutela della salute dei cittadini, della salubrità degli ambienti di vita e della promozione di corretti stili di vita.

Sanità pubblica: quando bisogna fare segnalazione?

Le segnalazioni di sanità pubblica vanno fatte in tutti i casi in cui c’è il rischio che la salute di più persone sia messa in pericolo.

I casi in cui è possibile effettuare una segnalazione di sanità pubblica sono molteplici; di seguito alcuni esempi:

  • presenza di amianto in un fabbricato, non necessariamente pubblico, in quanto l’eternit è in grado di produrre conseguenze nocive sulla salute anche di persone che non vivono nell’edificio;
  • casi di malattia sospetta che si diffonde velocemente all’interno di un ambiente. Lo scopo della segnalazione è di prevenire un’epidemia;
  • scarse condizioni igieniche in un locale aperto al pubblico, come ad esempio un bar o un ristorante;
  • scarse condizioni igieniche in mezzi di trasporto pubblico oppure sul posto di lavoro (pubblico o privato che sia);
  • scarse condizioni igieniche all’interno di un’abitazione privata, in quanto potenzialmente in grado di nuocere alla salute di persone che vivono nelle vicinanze (ad esempio, sullo stesso pianerottolo. Si pensi al vicino di casa dal cui appartamento giungono forti odori di urina e di escrementi);
  • ristagni d’acqua, che provocano la diffusione di insetti e anche di malattie (basti pensare che una scarsa qualità dell’acqua può causare la diffusione di colera, tifo, dissenteria, epatite, ecc.);
  • presenza di insetti pericolosi per le piante e per gli animali. Si pensi alla segnalazione dei nidi di processionaria, quell’insetto che distrugge le piante (soprattutto conifere) e causa forti dermatiti al solo contatto;
  • diffusione di malattie tra animali.

Segnalazione di sanità pubblica: come si fa?

La segnalazione di sanità pubblica si fa presentando un esposto in carta semplice presso l’Asl presente sul territorio.

All’interno del documento bisogna solamente indicare la situazione che, a proprio parere, può essere un rischio per la sanità pubblica. Saranno poi le autorità competenti a verificare se, in effetti, la segnalazione era giustificata o meno.

Ad esempio, se dall’appartamento del vicino giunge un odore nauseabondo, la segnalazione all’Asl potrebbe essere opportuna per evitare che all’interno dell’intero palazzo si possa diffondere una malattia.

Se la segnalazione di sanità pubblica dovesse essere infondata, chi l’ha sporta non rischia nulla. In altre parole, chi ha erroneamente pensato di trovarsi davanti a un caso di pericolo per la sanità pubblica non subisce conseguenze negative, purché abbia agito in buona fede.

Se lo scopo, invece, era quello di infangare pubblicamente la reputazione di una persona, il rischio è di incorrere nel reato di diffamazione.

Si pensi a chi, per screditare un ristoratore, faccia intervenire i Nas con la scusa che sia stato servito cibo avariato, quando in realtà non è così.

Segnalazione di sanità pubblica: può essere anonima?

La segnalazione di sanità pubblica può essere fatta anche in maniera anonima. In questo caso, però, le autorità non hanno alcun obbligo di intervenire.

Segnalazione di sanità pubblica: quando c’è reato?

In alcuni casi, la segnalazione di sanità pubblica potrebbe far emergere la presenza di un reato. Si pensi, ad esempio, al vicino di casa dal cui appartamento provengono odori nauseabondi perché in casa c’è una colonia di cani e di gatti malnutriti, oppure alla persona che, sapendo di aver contratto una malattia altamente infettiva per la quale è stato stabilito l’isolamento (si pensi al Covid-19), continua a ricevere persone, oppure ancora al ristoratore che conserva cibo avariato che poi somministra ai propri clienti.

La segnalazione di sanità pubblica, quindi, potrebbe sfociare perfino in una denuncia penale vera e propria, anche all’insaputa di chi ha fatto la segnalazione. Le autorità dell’Asl, infatti, se ritengono che sussistono gli estremi del reato, sono obbligati a farne immediata denuncia alla Procura della Repubblica affinché intervenga col proprio personale specializzato (i Nas, ad esempio).

Segnalazione di sanità pubblica: è obbligatoria?

In linea di massima, non c’è un obbligo giuridico di effettuare una segnalazione di sanità pubblica.

Pertanto, a meno che per il caso specifico non sussista una determinata legge che ne imponga l’obbligo, davanti a una situazione di potenziale pericolo per la salute pubblica si può anche decidere di non fare segnalazione.

The post Segnalazioni di sanità pubblica: quando vanno fatte? first appeared on La Legge per tutti.

 
Pubblicato : 25 Dicembre 2022 18:52