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Se vengo accusato di furto sono obbligato a farmi perquisire?

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(@paolo-florio)
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Furto in negozio o al supermercato: in assenza di prove la polizia può effettuare una perquisizione senza mandato del giudice? Quali sono i poteri della vigilanza privata e degli addetti del supermercato?

Un nostro lettore, all’uscita del supermercato, è stato fermato da una guardia giurata. Questa gli avrebbe chiesto di svuotare lo zaino poiché, a suo dire, all’interno vi sarebbe stata della merce sottratta indebitamente dagli scaffali senza essere pagata. Al comando, questi si è rifiutato, ritenendo di non dover dar conto a un privato di un eventuale furto. Al quel punto la guardia ha minacciato di chiamare immediatamente la polizia e che, perciò, lo avrebbe denunciato per furto atteso che proprio la sua mancata collaborazione sarebbe stata una forma di tacita ammissione di colpevolezza. 

Ci vengono quindi poste le seguenti domande: se vengo accusato di furto sono obbligato a farmi perquisire? E se non sono disposto a svuotare lo zaino può questo comportamento costituire una prova – in assenza di altri elementi (come i filmati delle telecamere di videosorveglianza) – per una querela per furto? Non in ultimo, se anche dovesse sopraggiungere la polizia potrebbe questa, senza mandato del giudice, procedere a una perquisizione? Cerchiamo di fare il punto della situazione.

Si può essere accusati di furto senza prove?

Chiaramente la guardia giurata che sospetti di furto una persona non può accusarla davanti a tutti gli altri clienti, costituendo tale comportamento un attentato all’altrui integrità morale: l’offesa all’onore e alla reputazione integra gli estremi di una ingiuria che, pur non costituendo più reato dal 2016, è un illecito civile che dà diritto – all’esito di una causa – al risarcimento del danno.

Non si può peraltro accusare di furto una persona senza prove, senza ad esempio che vi sia la dichiarazione di un testimone oculare che abbia assistito alla scena del furto o che una telecamera abbia filmato la scena. Il semplice fatto di non voler svuotare lo zaino non può essere considerato come una tacita ammissione di colpevolezza. 

È legittimo rifiutarsi di svuotare lo zaino e di farsi perquisire?

La guardia giurata del supermercato non è un pubblico ufficiale: è un privato come chiunque altro il cui compito è solo quello di garantire la sicurezza dei beni mobili e immobili del proprio cliente e, perciò, è autorizzato a portare l’arma (la pistola). In quanto privato cittadino, l’addetto al supermercato o la vigilanza non hanno i poteri di un poliziotto: ragion per cui non possono né perquisire i clienti, benché sospettati di furto, né ordinare loro di svuotare le borse. Solo «gli ufficiali di polizia giudiziaria possono procedere a perquisizione personale, quando hanno fondato motivo di ritenere che sulla persona si trovino occultate cose o tracce pertinenti al reato».

Quindi non commette alcun illecito, né civile né penale, chi rifiuta di farsi perquisire da una guardia privata o chi dichiara che non intende farsi perquisire dalla stessa.

Accusato di furto: si è obbligati a farsi perquisire senza mandato?

Se, al posto della guardia giurata, dovesse intervenire un poliziotto, potrebbe il cliente rifiutare di farsi perquisire se l’agente è senza mandato del giudice? L’agente potrebbe procedere alla perquisizione solo se vi siano fondati sospetti di ritenere che potrebbe trovare la refurtiva. Non può quindi trattarsi di un controllo random, fatto per finalità preventive. Se non c’è l’indizio del furto, non ci potrà neanche essere la perquisizione, non almeno senza la preventiva autorizzazione del magistrato. 

Se le forze dell’ordine hanno il fondato sospetto che nella borsa vi sia il corpo del reato o una cosa pertinente al reato possono procedere alla perquisizione senza l’autorizzazione del magistrato.

In pratica, una perquisizione personale compiuta per strada che abbia ad oggetto anche borse e zaini è legittima solamente in flagranza di reato o, comunque, nei casi d’urgenza, quando la polizia non può perdere tempo perché, altrimenti, le indagini verrebbero vanificate.

Si ricorda comunque che il furto è un reato perseguibile a querela di parte: ragion per cui la perquisizione dell’agente può scattare solo se a chiederla è il titolare del supermercato o suo delegato facente funzioni. Se infatti questi non chiede di agire contro il presunto ladro, il poliziotto non potrebbe, da sé, effettuare la perquisizione. 

Cosa rischia chi si rifiuta di farsi perquisire

Il privato cittadino che rifiuti di farsi perquisire può essere accompagnato in questura e lì interrogato o perquisito, anche con la forza. L’eventuale resistenza fisica, che si traduca in un atto di forza contrario a quello degli agenti, può integrare il reato di resistenza a pubblico ufficiale e determinare una denuncia ulteriore.

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Pubblicato : 13 Ottobre 2022 06:00