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Scatti di anzianità: cosa sono e come si maturano?

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(@valentina-azzini)
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L’anzianità di servizio deve essere periodicamente remunerata mediante un incremento della retribuzione, detto scatto di anzianità

Sono diversi anni che lavori presso la stessa azienda e hai notato periodicamente un leggero incremento della tua retribuzione. In particolare, hai notato una voce inserita nella parte alta della busta paga denominata “aumento periodico di anzianità”, cui corrisponde un certo importo in denaro o un numero che progressivamente aumenta con cadenza biennale o triennale. Si tratta degli scatti di anzianità: ma, cosa sono e come si maturano? Cerchiamo di capirlo in questa breve guida.

Scatti di anzianità: cosa sono e come funzionano?

Gli scatti di anzianità sono incrementi della retribuzione che maturano periodicamente in ragione dell’anzianità di servizio del dipendente presso la stessa azienda.
Tali aumenti periodici sono previsti e determinati dal CCNL di categoria applicato al rapporto, che indica condizioni e numero massimo degli scatti cui il lavoratore ha diritto nel corso del rapporto di lavoro con l’azienda.

Gli scatti di anzianità hanno la funzione di gratificare il dipendente, che viene così incentivato a rimanere per molto tempo presso la stessa azienda, migliorando le proprie competenze e la propria professionalità.

Gli scatti di anzianità variano in base al settore produttivo in cui si lavora e alle norme del CCNL applicato al rapporto di lavoro.

Generalmente, gli scatti di anzianità possono essere, nel corso del medesimo rapporto di lavoro, al massimo sette o dieci e maturano, a seconda del settore produttivo del tipo di contratto, ogni due o tre anni.

L’aumento periodico di anzianità può essere espresso in percentuale o in cifra fissa, con l’obiettivo di premiare l’anzianità e l’impegno del dipendente, nonché il suo livello sempre più elevato di professionalità.

Hanno diritto agli scatti di anzianità coloro che hanno un contratto, a tempo indeterminato o determinato, di carattere subordinato, indipendentemente dalla modalità di prestazione del lavoro, full time o part-time. Tuttavia, in quest’ultimo caso, vale il principio di proporzionalità secondo cui gli scatti stipendiarli vengono calcolati sulla base della prestazione lavorativa effettivamente resa.

Per contro, non hanno diritto agli scatti di anzianità:

  • i collaboratori coordinati e continuativi
  • i lavoratori autonomi i
  • tirocinanti e gli stagisti

È importante ricordare che gli scatti di anzianità maturano solamente se vi è continuità nel rapporto di lavoro presso lo stesso datore.

Diversamente, in caso di riassunzione presso la stessa azienda, o qualora si inizi un nuovo rapporto di lavoro presso altro datore, anche per mansioni analoghe, gli scatti precedentemente maturati verranno azzerati.

Infine, in caso di passaggio ad un livello superiore, con riferimento agli scatti di anzianità maturati, si potranno verificare due ipotesi, a seconda delle previsioni contenute nel CCNL applicato al rapporto di lavoro:

  • lo scatto di anzianità viene assorbito nell’aumento connesso al passaggio alla qualifica superiore e, in questo caso, si perde lo scatto di anzianità maturato. Qualora, tuttavia, in questo modo si determinasse una retribuzione complessivamente minore, si dovrà necessariamente attribuire un superminimo.
  • gli scatti maturati sono calcolati continuativamente fino al passaggio di qualifica; in questo caso il nuovo scatto viene calcolato sommando il valore totale degli scatti ottenuti e dividendo per l’importo del nuovo scatto.

Assenza e scatti di anzianità

In virtù del principio secondo il quale, in caso di assenza del lavoratore matura comunque l’anzianità di servizio, analogamente maturerà il diritto agli scatti di anzianità.
Di conseguenza, in caso di assenze per malattia, infortunio, congedo, aspettativa non retribuita, chiamata a funzioni pubbliche elettive o a ricoprire cariche sindacali provinciali o nazionali,, chiamata in servizio militare e periodi di cassa integrazione guadagni, matureranno sia l’anzianità di servizio che il diritto agli scatti periodici.

Come si calcolano gli scatti di anzianità?

Gli scatti di anzianità vengono calcolati in base ai criteri stabiliti a dal CCNL di categoria applicato al rapporto di lavoro.

Che siano stabiliti in cifra fissa oppure in percentuale, generalmente l’ammontare dello scatto corrisponde 4% della paga base contrattuale e viene calcolato a partire dalla data di assunzione indicata sul contratto di lavoro.

 
Pubblicato : 30 Dicembre 2023 09:15