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Scatta il reato di violenza sessuale anche senza contatto fisico?

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(@mariano-acquaviva)
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Quando c’è stupro secondo il codice penale? Si può essere condannati per violenza sessuale anche a distanza, senza nemmeno sfiorare la vittima?

La violenza sessuale è un reato gravissimo, punito con la reclusione da sei a dodici anni. Perché si configuri non occorre che il reo consumi un rapporto completo (cioè, un amplesso): è sufficiente qualsiasi tipo di atto sessuale, come ad esempio uno sfregamento, un palpeggiamento oppure un bacio.

Il delitto può integrarsi anche nell’ipotesi in cui ci sia il consenso della vittima, se però questo è estorto con la minaccia oppure se è carpito con l’inganno. Scatta il reato di violenza sessuale anche senza contatto fisico? Vediamo cosa ne pensa la giurisprudenza.

Quando c’è violenza sessuale?

Come anticipato in apertura, costituisce reato ogni violazione della libertà sessuale altrui, da intendersi come libertà di condividere la propria sfera più intima con chi si voglia.

È per tale ragione che qualsiasi atto sessuale idoneo a coinvolgere una sfera erogena (sedere, cosce, seno, labbra, ecc.) di un’altra persona è sufficiente a integrare il reato di violenza sessuale.

Ma non solo. Secondo la legge [1], va punito anche chi induce taluno a compiere o subire atti sessuali:

  • abusando delle condizioni di inferiorità fisica-psichica della persona offesa;
  • traendo in inganno la vittima mediante sostituzione con altra persona.

Insomma: per aversi violenza sessuale non occorre necessariamente la violenza o la minaccia, potendo essere sufficiente anche l’abuso della condizione di particolare vulnerabilità in cui si trova la vittima (si pensi alla donna affetta da disturbi psicologici o ubriaca) oppure l’inganno idoneo a ottenere il consenso al compimento di atti sessuali.

C’è poi violenza sessuale anche se la donna, inizialmente consenziente, ritiene poi di non voler andare fino in fondo: per pacifica giurisprudenza, infatti, il consenso ad avere un rapporto sessuale (oppure a compire atti sessuali) deve sussistere dall’inizio alla fine.

Come spiegato nell’articolo Violenza sessuale: quando non c’è consenso, c’è stupro anche se la donna acconsente ad avere un rapporto ma solo per timore delle ripercussioni nel caso avesse rifiutato [2].

C’è violenza sessuale anche a distanza?

Secondo il pacifico insegnamento della Corte di Cassazione [3], la violenza sessuale può consumarsi anche a distanza, cioè senza contatto fisico tra reo e vittima.

Ciò accade quando la persona offesa è costretta a compiere atti sessuali contro la sua volontà, ad esempio dietro minaccia telefonica.

Carlo chiede a una ragazza collegata tramite webcam di spogliarsi, minacciandola di diffondere alcune sue immagini compromettenti nel caso in cui rifiuti.

Secondo la Corte di Cassazione, ogni azione diretta a forzare la libertà sessuale della vittima e ad indurla a consumare atti sessuali costituisce una violenza sessuale, anche se avviene a distanza e, quindi, senza contatto fisico.

Se poi la vittima non dovesse cedere alle pressioni e alle minacce, allora si configurerebbe la violenza sessuale sotto forma di reato tentato, con pena ridotta.

Esempi di violenza sessuale senza contatto fisico

Esistono molte altre sentenze della Corte di Cassazione che confermano la possibilità di rispondere del reato di violenza sessuale anche a distanza, senza contatto fisico tra le parti.

È il caso, ad esempio, della vittima costretta a compiere atti sessuali su sé stessa perché minacciata per telefono oppure tramite webcam [4].

Sempre secondo la Suprema Corte, anche l’invio di foto hard configura il reato di violenza sessuale, se la vittima è stata costretta a scattare selfie erotici solo per soddisfare o eccitare l’istinto sessuale di chi l’ha minacciata [5].

 
Pubblicato : 14 Gennaio 2024 17:15