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Riscaldamento condominiale: chi decide la durata?

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(@mariano-acquaviva)
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Impianto centralizzato in condominio: chi decide gli orari di accensione dei termosifoni? Cosa sono le valvole termostatiche e i contabilizzatori di calore?

La legge italiana [1] pone dei limiti all’impiego del riscaldamento all’interno delle abitazioni private. Con l’obiettivo di ridurre i consumi di energia, l’ordinamento ha da tempo previsto regole specifiche per l’accensione e lo spegnimento degli impianti e il numero di ore giornaliere in base alla zona climatica. Tutti i Comuni italiani sono infatti suddivisi in sei zone climatiche definite in base alla temperatura media registrata durante l’anno.

All’interno di questi limiti si è liberi di regolare il riscaldamento, sia per ciò che concerne la durata che per quanto riguarda la gradazione. Con il presente articolo ci occuperemo di una questione particolare: vedremo cioè chi decide la durata del riscaldamento condominiale, ovviamente quando l’edificio è dotato di impianto centralizzato.

Riscaldamento centralizzato: cos’è e come funziona?

Un impianto di riscaldamento centralizzato è un sistema per la climatizzazione degli edifici che ricorre all’energia prodotta da un unico generatore di calore, come una caldaia o una pompa di calore, per scaldare tutte le singole unità immobiliari in esso presenti.

L’energia prodotta dalla fonte centrale viene trasportata in ogni unità immobiliare tramite apposite tubazioni e poi utilizzata per riscaldare gli ambienti singoli, dove viene “rilasciata” mediante sistemi quali i radiatori.

Riscaldamento centralizzato: chi regola la gradazione?

Secondo la legge, ciascuna unità immobiliare deve avere la possibilità gestire in autonomia l’apporto di calore all’interno degli ambienti privati.

Anche in caso di impianti centralizzati, quindi, è obbligatoria l’installazione delle valvole termostatiche e di contabilizzatori di calore. Grazie a ciò, ognuno potrà modulare il calore in base alle proprie necessità.

In passato, invece, il calore veniva a priori erogato in egual modo in ogni appartamento, senza possibilità di modifiche o spegnimenti.

Di conseguenza, molti appartamenti erano riscaldati anche quando non era necessario e per qualcuno la temperatura era sempre troppo elevata.

Oggi, invece, grazie ai contabilizzatori, la spesa del riscaldamento è calcolata in base ai consumi effettivi di ciascun appartamento.

Riscaldamento centralizzato: chi stabilisce la durata?

L’accensione del riscaldamento condominiale non dipende dai singoli condòmini bensì da ciò che è stato stabilito dall’assemblea o dall’amministratore.

In altre parole, in caso di impianto centralizzato, mentre è possibile che ciascun proprietario regoli la temperatura al suo interno grazie alle valvole termostatiche, non è possibile anticiparne l’accensione e lo spegnimento, che sono invece automatizzati e dipendono dalla scelta della compagine.

Ma chi, in concreto, decide la durata del riscaldamento condominiale?

Se il regolamento non prevede nulla e l’assemblea non ha adottato alcuna decisione, l’amministratore può stabilire, in totale autonomia, quale debba essere la durata di accensione del riscaldamento condominiale, in linea ovviamente con i limiti imposti dalla legge.

L’assemblea è sempre libera di modificare le decisioni dell’amministratore stabilendo un diverso orario.

Per fare ciò, occorre (in seconda convocazione) la maggioranza degli intervenuti che rappresenti almeno un terzo del valore dell’edificio.

In buona sostanza, l’accensione dei termosifoni in condominio è decisa:

  • dall’assemblea, con maggioranza semplice, non trattandosi di decisione straordinaria;
  • dall’amministratore, in assenza di una decisione assembleare.

Se invece esiste un regolamento che stabilisce la durata dell’accensione del riscaldamento condominiale, questo prevarrà sia sull’assemblea che sull’amministratore, a meno che i condòmini non decidano di modificare la disposizione.

Una volta decisi gli orari, come detto, bisognerà sempre tenere in considerazione i limiti imposti dalla legge in base alla zona climatica di appartenenza.

 
Pubblicato : 25 Dicembre 2023 10:45