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Rimborso dei buoni postali prescritti: come avere il rimborso

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(@raffaella-mari)
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Scopri l’importanza del Foglio Informativo Analitico per i Buoni Fruttiferi Postali e cosa succede in caso di mancata consegna, anche se i buoni sono prescritti.

Ti sei mai chiesto cosa succede se i tuoi Buoni Fruttiferi Postali sono prescritti e non hai ricevuto il Foglio Informativo Analitico? Sei nel posto giusto per scoprirlo! Recentemente, un caso specifico ha portato alla luce una questione cruciale: è possibile richiedere il rimborso dei buoni e degli interessi maturati, anche se è trascorso il decennio della prescrizione, qualora non si dimostri la consegna del Foglio Informativo Analitico. Ma quali sono le implicazioni di questa situazione? Analizziamole insieme.

Lo faremo alla luce della sentenza del giudice di pace di Penne n. 33 del 30 novembre 2022 che ha rigettato l’opposizione di Poste Italiane a un decreto ingiuntivo. La questione riguardava il mancato rimborso di due Buoni Fruttiferi Postali emessi nel 2006, nonostante la presunta prescrizione. Il punto chiave è stata la mancata consegna del Foglio Informativo Analitico (FIA).

Poste Italiane sosteneva l’avvenuta prescrizione dell’investimento, dato che era trascorso più di 10 anni dalla scadenza. Tuttavia, il Giudice di Pace ha rilevato che non era stata fornita prova della consegna del FIA, elemento fondamentale per l’investitore.

Dopo quanto va in prescrizione il diritto al rimborso dei buoni fruttiferi?

I buoni fruttiferi postali sono obbligazioni che conferiscono un diritto di credito verso Poste Italiane. Come ogni diritto di credito, anche questo segue una regola universale: si prescrive dopo 10 anni. Tradotto in termini semplici, significa che dopo 10 anni dalla scadenza del buono, Poste Italiane ha validi argomenti per non liquidarti né il capitale né gli interessi accumulati. In questo scenario, il Fondo Depositi Dormienti non gioca alcun ruolo e non esiste un meccanismo equivalente a quello per i conti bancari tramite Consap per recuperare le somme.

Se un funzionario postale ti ha detto che i tuoi buoni fruttiferi postali sono prescritti, potresti chiederti cosa significhi veramente e quali siano le implicazioni di tale termine. Un diritto si considera prescritto quando non viene esercitato entro il termine fissato dalla legge. Ciò implica che hai perso quel diritto, o in termini legali, che un evento estintivo del tuo diritto si è verificato. Tuttavia, la prescrizione non elimina sempre completamente la possibilità di ottenere un risarcimento, come esamineremo più avanti in questo articolo.

La scadenza dei Buoni Fruttiferi Postali

I buoni fruttiferi postali esauriscono la loro validità nella data ultima in cui generano interessi. In altre parole, se il buono è trentennale, dal trentunesimo anno in poi diventa sterile, non producendo più alcun interesse. È dunque fondamentale che tu proceda a riscuoterlo, poiché ha smesso di essere produttivo. Se non lo fai, dopo 10 anni dalla scadenza, il buono si prescrive e non sarà più possibile chiedere il rimborso. Quindi, se il tuo buono postale è scaduto oggi, non preoccuparti troppo, hai ancora 10 anni per andare all’Ufficio Postale e riscuoterlo, ma affrettati, perché ha smesso di generare interessi.

 Cosa rappresenta il Foglio Informativo Analitico (FIA)?

Il FIA è un documento che deve accompagnare i buoni e deve essere consegnato al sottoscrittore. Esso contiene informazioni cruciali riguardo alle caratteristiche e alla scadenza dell’investimento. In questo caso, mancava la prova della consegna di tale foglio.

Ma perché è importante il FIA nel contratto di sottoscrizione dei titoli? Secondo la sentenza in commento, la sottoscrizione dei buoni postali rappresenta un contratto di sottoscrizione titoli a scopo di investimento. Di conseguenza, le condizioni del contratto devono essere contenute o nei buoni fruttiferi o nel FIA. Non è quindi legittimo che il sottoscrittore debba cercare queste informazioni nella Gazzetta Ufficiale.

Pertanto Poste Italiane è tenuta al risarcimento in caso di omessa consegna del foglio informativo analitico e quindi per la carente informazione del cliente. E ciò anche se i buoni sono caduti in prescrizione. Ma in tal caso sarà necessario fare causa a Poste in Tribunale.

Immaginiamo un investitore, Mario, che sottoscrive due Buoni Fruttiferi Postali nel 2006. Dopo 16 anni, Mario chiede il rimborso dei suoi buoni e degli interessi maturati. Poste Italiane sostiene che l’investimento sia prescritto. Tuttavia, Mario non ha mai ricevuto il FIA. Secondo la sentenza del Giudice di Pace di Penne, Poste Italiane è obbligata a rimborsare Mario, non avendo fornito la prova della consegna del FIA al momento della sottoscrizione.

Nel caso di specie, dato atto che i buoni fruttiferi postali in questione non riportavano descrizione alcuna delle relative qualità, né indicavano la scadenza e poiché al momento della sottoscrizione non era stato consegnato al cliente il FIA, il Giudice di Pace ha tratto la conseguenza che il sottoscrittore non è stato posto in condizione di conoscere condizioni e scadenza dei buoni, osservando, al contempo, che non si poteva pretendere che lo stesso andasse a consultare la Gazzetta Ufficiale. Risultato: Poste Italiane deve rimborsare i Buoni Fruttiferi Postali, e i relativi interessi maturati, anche se è spirato il decennio della prescrizione, se non dimostra di aver consegnato, alla sottoscrizione, il Foglio Informativo Analitico, recante caratteristiche e scadenza dell’investimento.

 

 
Pubblicato : 31 Maggio 2023 15:15