Ecco i dettagli della riforma fiscale che prevede incentivi fiscali per i lavoratori qualificati che rientrano in Italia.

La recente riforma fiscale sul rientro dei cervelli introduce significative novità per i lavoratori che decidono di ritornare in Italia dall’estero, offrendo loro vantaggi in termini di pagamento delle imposte. Analizziamo le principali disposizioni di questa riforma e le sue implicazioni per i professionisti qualificati.

In cosa consistono gli incentivi fiscali per il rientro dei cervelli?

I lavoratori che rientrano dall’estero a partire dal prossimo anno beneficeranno di una riduzione del 50% delle imposte sui redditi per quattro anni, fino a un massimo di 600mila euro.

Questo beneficio è riservato ai lavoratori con almeno una laurea che li qualifica come «altamente specializzati».

Quali condizioni devono essere soddisfatte?

Per accedere a questi sconti fiscali, il lavoratore deve mantenere la residenza in Italia per almeno sei anni, oppure sette anni se ha già lavorato per la stessa azienda prima del trasferimento all’estero.

Le nuove regole stabiliscono che per l’applicazione delle tasse in Italia conta la «residenza ai sensi del Codice civile» o il domicilio, per contrastare le finte residenze all’estero.

C’è un bonus per chi ha figli o ha acquistato un’abitazione?

Sì, l’alleggerimento fiscale aumenta al 60% per chi ha figli. Inoltre, per chi ha acquistato un’abitazione nel 2023 e si trasferisce entro dodici mesi dall’acquisto, il bonus si estende a sette anni, sempre con una riduzione del 50% negli ultimi tre anni.

La riforma vale anche per le imprese?

Le imprese che riportano attività in Italia (reshoring) beneficiano anch’esse del dimezzamento delle imposte per quattro anni. Questo incentivo è legato al mantenimento della residenza in Italia.

Il testo finale conferma le misure per il reshoring e introduce una Minimum Tax del 15% per le grandi imprese, oltre a regolamentare in modo più dettagliato le questioni relative alla residenza fiscale.

Qual è l’obiettivo della riforma 2024 sul rientro dei cervelli?

L’obiettivo dichiarato della riforma è attrarre i lavoratori più qualificati, ovvero i «cervelli», riducendo gli utilizzi estesi e talvolta elusivi delle precedenti normative.

Chi sarà escluso dagli sconti fiscali per il rientro dei cervelli?

Il tetto di 600mila euro esclude dallo sconto i top manager con retribuzioni elevate, non considerate bisognose di aiuto fiscale.

Conclusioni

La riforma rappresenta un passo significativo nella direzione di incentivare il rientro in Italia di lavoratori altamente qualificati e il reshoring delle imprese, attraverso misure fiscali mirate e regolamentazioni più chiare sulle questioni di residenza fiscale.